I Pearl Jam e le onde di Barcellona
Interessante notare che nel main set la band ha suonato due pezzi raramente proposti negli ultimi tempi, Ghost e Nothing As It Seems. Prima di Setting Forth, Ed ha parlato di quanto sia bello che i fan girino il mondo per vedere la band e ha dedicato la canzone a Sergei, un fan russo. Even Flow è stata introdotta come “la prossima canzone che suoneremo si chiama Tiny Penis Orange Man", una presa in giro di Donald Trump. Oceans è stata dedicata a Israel Barrales, un fan messicano che avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno proprio al concerto ma che purtroppo è scomparso poche settimane fa a seguito di un’operazione al cuore.
Tpi: le conseguenze della chiusura dei porti
Sono quasi mille i migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Secondo gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal primo gennaio 2018 al 27 giugno scorso, 972 uomini, donne e bambini hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare. Di questi 653 sono deceduti sulla rotta del Mediterraneo centrale tra l’Africa del nord e l’Italia. Un bilancio destinato ad aggravarsi, con l’ultimo naufragio al largo della Libia. Qui l’intervista al ministro Toninelli “Non ho mai ordinato alla Guardia Costiera di non intervenire in mare, le Ong fanno
L’Aquila, l’arte sulle ferite del centro
Due busti di donna ricavati da manichini a sostenere un vassoio di bottiglie vuote che di sera si illuminano. Gianluca Strinella racconta così “La vita nelle piazzette”, un’installazione inaugurata davanti al suo locale Hysteria, a palazzo Cappelli, tra largo Silvestro dell’Aquila – meglio conosciuto come piazzetta del Sole – e corso Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico. Un locale “salad e pizza” in cui Strinella porta avanti le sue passioni di una vita: l’arte e la ristorazione. Nell’elegante cortile del palazzo settecentesco di proprietà della famiglia Cappa, restaurato dopo il sisma del 2009, si trova infatti anche la galleria
Nati con la camicia (di forza)
di Giuseppe Tomei – Esistono dei non luoghi, degli spazi in apparenza vuoti che non sono quasi mai baciati dall’attenzione e dall’ascolto comune. Delle intercapedini dell’essere che non appartengono al vivere quotidiano, che ogni tanto si agitano per attirare i sensi comuni ma che spaventano, dai quali si fugge per paura che ciò che nascondono possa svelare una inattesa, straordinaria, allettante novità. “Matto: Che ha perso l’uso della ragione ; matto da legare, completamente pazzo; fossi matto!; ma sei matto?; bizzarro, eccentrico, privo di buon senso; essere una testa matta, cioè una persona stravagante e molto volubile; ti comporti come
Raccontami l’Abruzzo, le sue strade, le sue piazze, i suoi borghi distesi come vecchi addormentati. I colori dell’estate che arriva, gli odori e i sapori di una volta. Il montepulciano, il liquore Corfinio, il piatto della strega a base di peperoncino Capsicum, li buttije de pummarole, le pagnotte per la festa di Santa Gemma, “Cuore, pupe e cavalli”, una vecchia ricetta dal quaderno di famiglia passato di madre in figlia. L’Abruzzo della sua gente così simile e così diversa. L’Abruzzo delle sue tradizioni e delle sue feste comandate. L’Abruzzo, una regione fatta di tante piccole comunità ciascuna con una propria,
Cara Rita, possiamo parlare dei Pearl Jam?
Quando non si ha niente da aggiungere a un dibattito, meglio stare zitti. Ma aggiungere qualcosa allo strampalato dibattito che ha generato negli ultimi due giorni due trending topic di Twitter, forse, si può. Ieri ho visto «Rita Pavone» in tendenza e, cliccando, ho scoperto che la grintosissima artista aveva avuto da ridire sulla scelta di Eddie Vedder dei Pearl Jam di cantare, durante il concerto di martedì sera a Roma, Imagine di John Lennon proiettando sullo schermo l’hashtag #apriteiporti.
Pearl Jam, a Roma con Imagine per #apriteiporti
Lo stadio Olimpico illuminato da smartphone e accendini. I Pearl Jam sul palco, sui maxischermi il disegno di una ciambella di salvataggio con scritto #apriteiporti e #saveisnotacrime. «Siamo via da casa e quando torneremo il nostro paese sarà cambiato. Pace», dice Eddie Vedder prima di attaccare Imagine di John Lennon. L’immagine proiettata sui maxischermi è un volantino virtuale che da giorni circola in rete, un appello al salvataggio dei migranti abbandonati in mare che viene inviato alla Guardia Costiera insieme a un testo: “Facciamo appello al rispetto delle Convenzioni di diritto del mare, ma anche al profondo senso di umanità
A Collemaggio va in scena Follie d’Estate
«I matti sono gli eccetera degli altri», scrive Mariaester Graziano nel suo libro intitolato “In nome del rosa” (Arkhé edizioni) che solo qualche giorno fa, insieme alla giovane attrice Diletta De Santis e alla fotografa Marianna Coccia (sue le foto di questo post), ha realizzato un servizio fotografico all’interno del complesso del parco dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Proprio questi luoghi, a partire da domani, ospiteranno la seconda edizione del nuovo corso del festival Follie d’Estate, tre giorni di spettacoli e convegni, momenti di cultura e di approfondimento sul tema della salute mentale. Per undici anni (dal 1990 al 2001)
Pinewood: a testa in giù, un elastico per amico
Dicono che è questione di quattro secondi e mezzo. E questa informazione deve bastarti. Del resto, quando sei in volo è già tardi. Non devi fare più niente, pensa a tutto l’elastico. Al massimo conti i rimbalzi e cerchi di rimettere su la testa, per non guardare la gru al rovescio e soffrire le vertigini al contrario. Il difficile viene prima quando devi trovare il coraggio per metterti in posizione di lancio e fare i conti con il fatto di dover inevitabilmente guardare in basso. Quando, soprattutto, devi trovare l’equilibrio giusto per levare la mano destra dal supporto e allargare