>Quando le luci del palco allestito al Circo Massimo finalmente si abbassano, l’umidità in platea e sulle tribune laterali contrasta con le temperature ancora miti di una domenica di inizio autunno.  Una domenica in cui anche l’attesa dentro e fuori l’area concerto ha un suo perché. Tra Colosseo e Aventino, tanto ricorda i Pink Floyd, dalle t-shirt griffate ai disegni degli artisti in strada che immaginano il lato oscuro della luna. Anche le jam in strada segnano l’attesa, tra una “Wish You Were Here” voce e chitarra e una “Another Brick in the Wall” dalla lunga coda funky, con terzetto

Il 12 agosto 1984 moriva Fulvio Muzi. L’artista aquilano, protagonista della scena artistica e culturale abruzzese del Novecento, aveva da poco terminato il murale per l’aula del Consiglio Comunale che gli era stato commissionato per commemorare il 40esimo anno della Liberazione della città dall’occupazione nazista. Da quel 1984 altri quarant’anni sono passati. La ricorrenza ha spinto il Museo nazionale d’Abruzzo a omaggiare l’artista con una mostra realizzata proprio in collaborazione con l’associazione “ArteImmagine Fulvio Muzi” che porta il suo nome. La piccola ma significativa esposizione si sviluppa sui tre dipinti del pittore presenti nelle collezioni del Museo posti in dialogo

Migliaia di persone hanno partecipato anche quest’anno alla Notte europea dei ricercatori, in contemporanea in 15 città italiane. Ma a fare irruzione nella giornata di festa è stata la delicatissima situazione internazionale. Sulle pareti dei vicoli del centro sono comparse varie locandine molto simili a quelle ufficiali della manifestazione, recanti però didascalie polemiche su Leonardo, la società produttrice di armi contro cui studenti da tutta Italia hanno animato proteste fin dall’inizio della guerra a Gaza. La scelta di puntare il dito su Leonardo alla berlina non è certo casuale: la società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e

Tornerà nella sua città, lì dove tutto è cominciato, nel seminterrato di un palazzo del centro storico. Allora c’erano i Souleloquy, uno dei primi riconosciuti progetti di rap all’Aquila e lui si faceva chiamare StabbyoBoy. Il loro demotape di esordio era stato ribattezzato Ju Demo negli anni Novanta. Da allora StabbyoBoy, ossia Stefano Tartaglini, ne ha fatta di strada. Oggi un sempre maggiore numero di persone lo conoscono come Stabber ed è un produttore di riferimento per la scena pop e hip hop, con base a Milano. Tornerà all’Aquila come protagonista del Graduation Day Univaq, la giornata dedicata alla consegna delle pergamene

Partiamo dalla notizia: c’è stato un Rockin’1000 Portugal 2024 e ci sarà un Rockin’1000 Portugal 2025. Ad annunciarlo, dal palco centrale, è stato Fabio Zaffagnini, fondatore del gruppo rock più grande al mondo che ieri sera si è esibito a Leiria. Un concerto denso di sensazioni e contenuti, nello stile consolidato del marchio di fabbrica, tra ballate e classici rock a riempire due ore tirate e dense. In avvio, “Enter Sandman” dei Metallica ad accompagnare l’ingresso in campo dai due lati corrispondenti alle tribune sold out dello stadio metropolitano. Subito “Highway to Hell” e “Smells Like Teen Spirit” a definire la serata. A

Rockin’1000 – la più grande rock band al mondo – farà il suo debutto in Portogallo questo weekend con un concerto in programma sabato 14 settembre all’Estádio Municipal di Leiria. Sul palco ci sarà anche Nic Cester, entrato nella storia della musica internazionale con i suoi Jet. È atteso per un tributo al singolo ‘Are You Gonna Be My Girl’. “Abbiamo già collaborato con Nic per la composizione del nostro singolo ‘How We Roll’ ed è scattata da subito un’intesa che va oltre la musica – ha dichiarato Fabio Zaffagnini, fondatore del supergruppo -. Averlo in concerto con noi è

Sarà lo spettacolo L’anatra all’arancia a inaugurare, sabato 16 novembre (ore 21), la stagione di prosa al Teatro Maria Caniglia il cui cartellone è stato allestito, per la quinta annualità consecutiva, da Meta Aps, con la direzione di Patrizio Maria D’Artista. Spettacoli, incontri e approfondimenti con la partecipazione di grandi protagonisti del panorama teatrale e culturale. La stagione, i cui abbonamenti sono andati a ruba ieri, debutta dunque con un classico feuilleton in cui i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Lo spettacolo porta la firma di Williams Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon

Torna il Samara Festival nella terza edizione in programma da oggi sino a domenica a Trasacco. Si parte con le arti figurative. Tra gli artisti coinvolti, spiccano i nomi di Alessandra Condello, responsabile della sezione arti visive del festival, Diletta De Santis, Iva Passalacqua, Rossana Di Felice, Anna De Fulviis, Silvana Altigondo, Niccolò Guarraci e Alessandro Maurizi (sessantasettezerocinquantuno). Novità di questa edizione è la piccola sezione dedicata alla fotografia, che permetterà ai visitatori di esplorare nuove prospettive attraverso le lenti dei fotografi Marco Giori, Francesco Scipioni e Marco Di Natale. Sempre il 6 settembre, il festival ospiterà “Panchine d’Autore,” una serie di

Si chiama The (R)evolution of Third Stream, il festival inaugurato oggi a Capestrano (L’Aquila) dalla società cooperativa Il Bosso, in collaborazione con la Chicago Jazz Philharmonic. Una rassegna di laboratori, incontri e concerti che ricadono all’interno del progetto ‘Le terre del Guerriero’,  finanziato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), volto a trasformare il borgo in un parco turistico all’avanguardia, capace di fondere tradizione, arte e innovazione tecnologica. La direzione musicale è  affidata al trombettista e direttore d’orchestra Orbert Davis, in sinergia con il Conservatorio ‘Alfredo Casella’ dell’Aquila. Proprio al Conservatorio del capoluogo c’è stata la presentazione ufficiale