Ciao Ste’

Ci sono voluti giorni per capire cosa e come scrivere per dire qualcosa che mai avremmo voluto dire. Stefano non c’è più. Amava scrivere e descrivere le realtà che viveva, e come le viveva. Lo faceva anche attraverso il blog

Arredi urbani fatti di plastica riciclata rimodellata con la stampa 3D per cominciare quella “rivoluzione” culturale e salvare i nostri oceani e il nostro pianeta; 200mila euro a fondo perduto messi a disposizione dall’Europa con il Ledger Project per promuovere

L’antico telaio di nonna Assunta, ora nelle mani della nipote che ha ereditato il suo nome e l’arte della tessitura. Le tante battaglie di Antonietta per dar voce a chi l’ha persa quella notte maledetta di nove anni fa. Patrizia

di Luca Dini – fonte Vanityfair.it Quando non si ha niente da aggiungere a un dibattito, meglio stare zitti. Ma aggiungere qualcosa allo strampalato dibattito che ha generato negli ultimi due giorni due trending topic di Twitter, forse, si può.

Cambiano i tempi, cambiano i volti e i nomi dei protagonisti ma la storia è sempre la stessa. C’è chi sposta missili convinto di avere Dio dalla sua parte. That’s evolution baby #Siria

Gli attentati di Parigi e Bruxelles, più di altri, più di quello alla sede di Charlie Hebdo – avvenuto all’inizio del 2015 – più delle atroci decapitazioni sul web, hanno puntato l’attenzione sulla rapida ascesa del califfato che in poco

Immergersi nella rete globale di relazioni tra istituzioni, organizzazioni e soggetti economici da un lato all’altro del pianeta. Interagire con fonti aperte, accessibili ai canali di comunicazione più comuni (giornali, televisioni, social media), ma anche con canali che conducono a

Up here in my tree

Cosimo guardava il mondo dall’albero: ogni cosa, vista di lassù era diversa, e questo era già un divertimento. Il viale aveva tutt’un’altra prospettiva, e le aiuole, le ortensie, le camelie, il tavolino di ferro per prendere il caffè in giardino.