Un appello urgente al ministero degli Esteri volto a favorire l’uscita da Gaza del piccolo Adam Haytham Abed è stato inoltrato dall’avvocato della famiglia, Alba Ferretti. Adam è un bambino di un anno e mezzo e si trova intrappolato nella Striscia di Gaza insieme alla madre e ai fratellini. Suo padre, Haytham, vive a Firenze con il figlio maggiore Mohammad, entrambi giunti in Italia a febbraio scorso grazie a un corridoio sanitario. Tuttavia, la famiglia è ora divisa e Adam è in condizioni critiche: nel luglio scorso, durante un bombardamento a Gaza, Adam è stato gravemente ferito alla testa. L’esplosione gli

“Il mare è così bello, ma il mare è anche brutto”. Un nostro giovane corsista, originario del Senegal, ha commentato così questa foto, ieri in classe. Ha alle spalle un lungo viaggio… (f ℎ ℎ)

French version below – “Ci sentiamo verso le 21, subito dopo la première”. L’orario per l’intervista è piuttosto insolito, anche per uno come Enrico Melozzi, ma le sue indicazioni solleticano la curiosità: con la première in questione, lanciata venerdì alle 20 dal suo canale YouTube, il maestro teramano ha proposto per la prima volta il suo Concerto in Mi, opera per chitarra e orchestra da lui composta con l’intento dichiarato di “cancellare tutto ciò che è venuto dopo il Concerto d’Aranjuez di Joaquín Rodrigo”, un modo per prendere le distanze dall’avanguardia contemporanea che avrebbe, a suo avviso “allontanato il pubblico

Si può tremare ed essere felici? Chiedetelo a Giovanni Allevi e alle sue mani che portano i segni di una dura battaglia contro un mieloma: davanti a un pianoforte le sue dita sono capaci di meraviglie. Quelle stesse dita che si trovano a muoversi involontariamente. “Quando succede”, si è trovato a dire il maestro, “mi piace ricorrere all’auto-inganno del cervello. Se mi tremano le dita penso che è bello, in fondo, che sta andando in scena la mia fragilità, che sono autentico, sono io”. Ieri Allevi ha incontrato la città nell’ambito della settima edizione di Semi (Storie di eccellenza, merito e innovazione). Un’iniziativa promossa dall’associazione

“Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare”. Tra le ‘stories’ Instagram e Facebook di Vasco Rossi è comparso ieri un frammento video della canzone ‘I soliti’, che il cantautore di Zocca ha lanciato nel 2011, in una versione originale e partecipata registrata all’Aquila in occasione della Giornata mondiale della Salute mentale. Il video è stato registrato all’Aquila nell’ambito di un laboratorio ospitato dal Centro di salute mentale e dal Centro diurno psichiatrico che fa capo alla Asl 1. Un’iniziativa a cura di Stefano Ventruto, musicoterapeuta oltre che tecnico della riabilitazione psichiatrica e psicosociale. Già nel mese di marzo, l’attività di

>Quando le luci del palco allestito al Circo Massimo finalmente si abbassano, l’umidità in platea e sulle tribune laterali contrasta con le temperature ancora miti di una domenica di inizio autunno.  Una domenica in cui anche l’attesa dentro e fuori l’area concerto ha un suo perché. Tra Colosseo e Aventino, tanto ricorda i Pink Floyd, dalle t-shirt griffate ai disegni degli artisti in strada che immaginano il lato oscuro della luna. Anche le jam in strada segnano l’attesa, tra una “Wish You Were Here” voce e chitarra e una “Another Brick in the Wall” dalla lunga coda funky, con terzetto

Il 12 agosto 1984 moriva Fulvio Muzi. L’artista aquilano, protagonista della scena artistica e culturale abruzzese del Novecento, aveva da poco terminato il murale per l’aula del Consiglio Comunale che gli era stato commissionato per commemorare il 40esimo anno della Liberazione della città dall’occupazione nazista. Da quel 1984 altri quarant’anni sono passati. La ricorrenza ha spinto il Museo nazionale d’Abruzzo a omaggiare l’artista con una mostra realizzata proprio in collaborazione con l’associazione “ArteImmagine Fulvio Muzi” che porta il suo nome. La piccola ma significativa esposizione si sviluppa sui tre dipinti del pittore presenti nelle collezioni del Museo posti in dialogo

Migliaia di persone hanno partecipato anche quest’anno alla Notte europea dei ricercatori, in contemporanea in 15 città italiane. Ma a fare irruzione nella giornata di festa è stata la delicatissima situazione internazionale. Sulle pareti dei vicoli del centro sono comparse varie locandine molto simili a quelle ufficiali della manifestazione, recanti però didascalie polemiche su Leonardo, la società produttrice di armi contro cui studenti da tutta Italia hanno animato proteste fin dall’inizio della guerra a Gaza. La scelta di puntare il dito su Leonardo alla berlina non è certo casuale: la società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e

Tornerà nella sua città, lì dove tutto è cominciato, nel seminterrato di un palazzo del centro storico. Allora c’erano i Souleloquy, uno dei primi riconosciuti progetti di rap all’Aquila e lui si faceva chiamare StabbyoBoy. Il loro demotape di esordio era stato ribattezzato Ju Demo negli anni Novanta. Da allora StabbyoBoy, ossia Stefano Tartaglini, ne ha fatta di strada. Oggi un sempre maggiore numero di persone lo conoscono come Stabber ed è un produttore di riferimento per la scena pop e hip hop, con base a Milano. Tornerà all’Aquila come protagonista del Graduation Day Univaq, la giornata dedicata alla consegna delle pergamene