STORIE DALL’AQUILA CHE RINASCE /3
24 Aprile 2009 Condividi

STORIE DALL’AQUILA CHE RINASCE /3

TERREMOTO: LA CITTA’ DEI GIOVANI RIPARTE DALLA TENDA SEI
CONNESSIONI WIRELESS E INIZIATIVE CULTURALI NEI CAMPI

(ANSA) – L’AQUILA, 22 Apr – Il futuro delle nuove generazioni
dell’Aquila parte dalla tenda 6 del piazzale di Collemaggio. Una
tensostruttura che nel giro di pochi giorni e’ diventata il
punto di riferimento per molte associazioni giovanili, riunite
in un unico grande gruppo dopo il sisma che il 6 aprile ha
scoinvolto l’area metropolitana. Aquilani, sfollati, eta’ media
25-30anni: questo l’identikit delle persone che frequentano ogni
giorno questo spazio in cui vengono organizzati corsi e
attivita’ culturali. Ma la tenda 6 e’ soprattutto lo spazio dove
sono state pianificate le coperture wireless nelle varie
tendopoli cittadine.

Oltre a Collemaggio, tra le altre, Centi
Colella, Globo, Paganica. ”E’ un modo per tenerci in contatto
con i ragazzi che sono dislocati nei vari campi – commenta il
giovane dottorando Enrico Stagnini dal prato di Collemaggio –
stiamo cercando di spingere i giovani nelle tendopoli a
ricostruire il tessuto sociale, attraverso l’utlizzo dei
principali social network”. Nella tenda ci sono tre computer
fissi piu’ una serie imprecisata di portatili lap-top a
disposizione di chiunque abbia bisogno di controllare e.mail,
navigare su Facebook o di utilizzare servizi di messenger.
”Stiamo organizzando anche un sito che recensisca tutte le
nostre attivita”’, spiega ancora Enrico indicando una pagina in
allestimento, dall’indirizzo www.3e32.com. ”Abbiamo scelto
questo nome – commenta – indicando l’ora e in punto che ha
cambiato la vita a tutti gli abitanti di questa citta’ che
ancora faticano ad avere una consapevolezza di quello che sta
succendendo”. Ma dietro a quella che sembra un’idea
estemporanea, sta venendo fuori un’organizzazione capillare,
divisa in gruppi e comitati. Salima Cure coordina le attivita’
di mappatura e contatto fra i campi, che presto completeranno un
censimento dei giovani nelle varie tendopoli. Patrizia Di
Cristofaro, forte dell’esperienza vissuta in prima persona in
Irpinia, coordina il monitoraggio fondi e appalti Alessandro
Tettamanti guidera’ il settore Informazione e comunicazione,
mentre Sara Vegni si occupera’ di raccolta fondi e progetti.
Saranno molte le proposte nel campo dell’organizzazione eventi e
della promozione culturale, nell’obiettivo di creare punti di
aggregazione, considerando anche il fatto che l’accesso ai campi
e’ strettamente controllato nelle ore notturne e per molti
giovani e’ difficie incontrarsi. Lezioni e iniziative culturali
sono a cura di Emiliano Dante. Il coordinamento dei comitati e
delle associazioni _ tra cui La Ciudad e Architetti senza
frontiere _ tornera’ a riunirsi in via Strinella al Parco
Unicef, dove prendera’ vita l’infrastruttura con tanto di gazebo
e tendone. ”Sara’ prima di tutto un luogo d’incontro fuori dai
campi – ha spiegato Federico Bologna – con l’obiettivo di
ricreare socialita’ e partecipare attivamente alla ricostruzione
della nostra citta”’. E intanto, domani, il gruppo presentera’
le proprie richieste in un intervento programmato durante la
seduta Consiglio dei ministri.