Due chitarre, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi qui declinati in acustico. Questi sono gli Y.A.W.P. che tornano dal vivo martedì 18 agosto ai Due Magi, locale diffuso che si affaccia in piazza Duomo all’Aquila. Un progetto, un esperimento, nato nell’hinterland aquilano, nella zona commerciale ovest a due passi dal centro storico. L’influenza degli Y.A.W.P. è quella del rock americano, ma sono diversi i brani di produzione propria che includono anche alcune poesie di Federico García Lorca, elaborate con arrangiamenti originali. La band è stata fondata da Piero Pozzi alla batteria, insieme a

Raccontare il lockdown attraverso le varie forme dell’arte: musica, letteratura, cinema, teatro, dance, pittura, scultura, tv, radio, web. Questo è il tema portante del primo lavoro editoriale realizzato da The Walk of Fame, magazine specializzato nel campo dell’immaginario collettivo. Black Out – dietro le quinte del lockdown è una testimonianza dell’impatto avuto dalla pandemia di Covid-19 sull’universo culturale italiano, e non solo. Con riferimento al periodo clou, avutosi tra febbraio e giugno 2020, propone al suo interno interviste esclusive, riflessioni e articoli pubblicati dalla redazione di The Walk Of Fame durante quei giorni. Questi ultimi sono rimasti invariati nei tempi verbali affinché, nel

Racconti di viaggio zaino a spalla. Un crocevia nel deserto, babele di culture, etnie, spiritualità, arti e mestieri. Tensioni costanti in Nord Africa, rinnovate conflittualità di apparente ordine religioso, flussi migratori, terrorismo. Dinamiche troppo grandi per una normalissima famigliola tunisina, ben lontana da queste considerazioni globali e per lei convivenza con i diversi significa solo una cosa: intricati rapporti quotidiani. Storie di amicizia, di avversione, di odio, di amore, di soldi, di ideali, di cibo e di letto. Il vento attraversa indifferentemente povertà e ricchezza, tirannie e rivoluzioni, siccità e climi temperati, zone di vita e territori di morte. Questo

«Credo che se Nadia ci vedesse fare quello che stiamo facendo si ammazzerebbe dalle risate!». Il papà delle Iene, Davide Parenti, lancia così la prima serata che domani il programma Mediaset dedica a Nadia Toffa, scomparsa esattamente un anno fa. Un tributo-omaggio alla giornalista televisiva rimasta nel cuore di milioni di telespettatori, per le sue inchieste e per il suo personalissimo modo di interagire con le telecamere e con i suoi interlocutori. «Sono convinta anch’io che Nadia si farebbe delle grosse risate, anzi un po’ ci prenderebbe per il c…», rincara la dose Giovanna “Nina” Palmieri, la Iena abruzzese: giovane

La città eterna negli occhi di un turista che viene da lontano, seppure italiano di origine e di passaporto. Il fascino della capitale offuscato da sveltine e sotterfugi di tante persone che hanno a che fare con i visitatori. Ti ritrovi così a discutere con tassisti, ristoratori e albergatori, centurioni e false guide che sembrano vivere di espedienti “tanto non lo sai che a Roma se ci gira famo così?” “Nell’arco di ventiquattro ore me ne sono successe di ogni”, racconta Ubaldo Tiberi, avezzanese di nascita ma che da tempo vive a Göteborg, in Svezia, dove lavora come ingegnere. Nonostante le

Felice di essere stato ospite di questa radio che fa capo a Mariangela Ardovini e si presenta come la prima emittente ciociara, La prima emittente Ciociara a poter vantare una sede e un inviato a Londra, prima ancora di essere nata. Ecco Radiò ed ecco Liberthè, programma a cura di Mariaester Graziano, scrittrice e insegnante abruzzese che vanta al suo attivo varie pubblicazioni. Ampio spazio al libro Lithium 48 Il video dell’intervista

“Non è certo facile mettere su una scaletta di rock acustico con tutto quello che sta succedendo lì sopra, ma il nostro progetto si fonda su una serie di redemption song, canzoni in cui si parla di riscatto individuale e collettivo. È anche questo un modo di lottare”. The Colleagues presentano così le prossime die serate che, questa settimana, li vedono coinvolti all’Aquila. Francesca Catenacci sul palco in formazione acustica insieme a Fabio Iuliano e Stefano Millimaggi. Un repertorio – tra voce, chitarra, ukulele e percussioni – che spazia dall’alternative rock Usa e Gb, sino alle evoluzioni blues e soul

L’odore di cenere, il fronte dell’incendio che si allarga, il timore che si avvicini al centro abitato. L’incertezza della notte. L’ennesima notte di preoccupazione a causa degli incendi di origine dolosa – sono stati trovati inneschi – che stanno flagellando il monte di fronte al quartiere di Pettino, uno dei più popolosi dell’Aquila. Gli alberi che nei mesi dell’emergenza Coronavirus sono stati un po’ gli anticorpi per tante persone che hanno cercato benessere tra i sentieri della zona, ora sono i balia di un vento che che sta “spingendo” il rogo in una o nell’altra direzione. Tanta è gente scesa in strada

La metrica, il ritmo, le forme e il contenuto. In uno “spot festival” di dieci minuti a tema libero. Ecco Poetry Pentothal che unisce la lirica alla formula innovativa fatta di interventi brevi, incursioni in ambiti culturali anche molto distanti fra loro. Nata sottovoce, scaturì dall’esigenza dei teatranti di fare dei test delle loro nuove produzioni. Pentothal, però, sembra vivere di vita propria ed ha immediatamente svalicato i confini dell’arte teatrale, invadendo campi come quello delle arti figurative, della sociologia,dei fumetti, della fotografia e della letteratura. Ieri, la rassegna Binomio fantastico, in corso al parco del Castello all’Aquila (chiesetta del Crocifisso), ha ospitato