Perdonanza, cala il sipario con i Pooh
“Concludere il nostro tour in concomitanza con la 730esima Perdonanza Celestiniana per i Pooh è motivo di vanto e orgoglio e ci emoziona in modo particolare”. Ai microfoni del Teatro del Perdono, la voce di Roby Facchinetti è impeccabile. Ma giù dal palco, il suo racconto tradisce tutta l’emozione di una serata speciale. Una festa nella festa, per una città al completo, sia in platea a Collemaggio, sia davanti ai maxi schermi allestiti in piazza Duomo, a San Bernardino e Paganica, con le immagini diffuse attraverso un servizio di broadcast con regia di Ugo Colista. “Ricordo ancora”, commenta quest’ultimo, “uno
Un servizio filatelico speciale dedicato al Mammut – simbolo identitario dell’Aquila – è stato istituito, su richiesta del Museo nazionale d’Abruzzo, in occasione del 70/o anniversario del ritrovamento del fossile. Sono stati così realizzati una speciale cartolina in edizione limitata e un bollo, tratto dal logo ideato dall’architetto Francesca Condò della Direzione generale Musei per l’anniversario, che costituiranno un pezzo da collezione. L’annullo vuole celebrare il ritrovamento eccezionale del Mammuthus Meridionalis avvenuto nel marzo del 1954 nella cava Santarelli, in località Madonna della Strada nel Comune di Scoppito (L’Aquila). Il fossile, di 1.300.000 anni, reperto importante della preistoria italiana fra
Perdonanza, chiusa la Porta Santa all’Aquila
L’arcivescovo dell’Aquila, Antonio D’Angelo, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, hanno chiuso, alle 19.33, la Porta Santa, ultimo atto dell’indulgenza plenaria voluta dal Papa Santo Celestino V con la Bolla del 29 settembre 1294, con cui istituì il primo Giubileo della storia. Il rito ha visto anche lo spegnimento, da parte del primo cittadino, del braciere della Pace sulla torre di Collemaggio, dove ardeva il Fuoco del Morrone dal 23 agosto. Partito così il corteo di rientro. La chiusura è avvenuta dopo la messa stazionale, celebrata da monsignor D’Angelo che, commentando l’episodio evangelico relativo al sacrificio di San Giovanni Battista, ha
Diodati: il festival jazz ha radici nella realtà
“Abbiamo voluto celebrare questa decima edizione ideando una proposta che abbia solide radici nella realtà contemporanea e al contempo sia proiettata verso il futuro”. Francesco Diodati, tra i chitarristi e compositori più importanti e innovativi della scena italiana, parla anche a nome di Gabriele Mitelli e Ugo Viola, che completano il triumvirato di direttori artistici scelti per l’edizione 2024 del Jazz italiano per le terre del sisma. Mentre L’Aquila si prepara a ospitare, nelle giornate di sabato e domenica, migliaia di appassionati e centinaia di musicisti, Diodati raccoglie il testimone di una maratona partita nel 2015 sotto la spinta di Paolo Fresu. Per il
Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo emerito dell’Aquila, ha aperto la Porta Santa nella serata principale della 730/a Perdonanza Celestiniana. Il rito assicura l’assoluzione “a quanti sinceramente pentiti e confessati, saranno entrati nella chiesa di Collemaggio, attraverso la Porta Santa, dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni Battista fino ai vespri seguenti”. Prima del rito, nella basilica di Collemaggio che ha ospitato la consueta funzione religiosa, il cardinale – visibilmente commosso – ha salutato la folla, ringraziando le persone che ha incontrato in questi undici anni come arcivescovo. “Per le insufficienze e le mancanze che avete notato in me,
Nel segno della pace, della fratellanza, della speranza, contro ogni guerra e ogni massacro. Il Corteo della Bolla della 730/a Perdonanza Celestiniana si è caricato di questi messaggi, intercettati anche da una bandiera della Palestina comparsa per qualche istante tra i partecipanti alla sfilata istituzionale in partenza davanti a palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila. Circa 1200 i partecipanti alla giornata clou della Perdonanza, di cui 500 in abiti storici, altrettanti in rappresentanza delle istituzioni e autorità civili e 200 appartenenti ad associazioni e gruppi. Non sono mancati i bambini e i ragazzi, al seguito del Fuoco del Morrone. Una
Con la Perdonanza, L’Aquila ritrova piazza Duomo
Un riff di chitarra sovrapposto su giro ritmico basso-batteria a lanciare l’intro di Hattori Hanzo. Bastano poche battute, dall’uscita di Rose Villain per asciugare una piazza Duomo bagnata da un temporale di fine estate. Gli ombrelli si chiudono e la platea si illumina con le torce dei cellulari. Dall’alto, lo spettacolo è notevole: intorno all’area concerto, riservata a chi ha il biglietto, ma anche ai due lati. Con negozi e locali che registrano il tutto esaurito e anche qualcosa di più. “L’Aquila vive”, scrive il sindaco Pierluigi Biondi sui social, postando uno scatto fatto con un drone. La musica cambia, ma le sensazioni sono
Entra nel vivo la decima edizione de ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’, la manifestazione che, dal 2015, ha portato e continua a portare nella città dell’Aquila e nelle regioni colpite dal sisma del 2016 la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano. ‘Abitare il suono’ è il tema da cui sono partiti i tre direttori artistici che hanno lavorato nel 2024 (Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola). Quest’anno saranno oltre 300 gli artisti coinvolti, oltre 60 eventi e concerti complessivi, con finale all’Aquila in 15 piazze, con 20mila spettatori attesi. L’edizione 2024 ha preso il
L’Aquila Suona, teatro diffuso per 15mila
I colori assortiti delle coreografie, le evoluzioni aeree a ritmo di pop e funky, riff e assoli alla Tom Morello, le estemporanee di pittura, le ballate elettro-acustiche. Una festa per migliaia – oltre quindicimila secondo una prima stima degli organizzatori – nella terza serata di Perdonanza, quella dedicata a L’Aquila Suona, format ispirato alla vecchia Isola Sonante. Una serata magica in cui L’Aquila, con le sue rinate bellezze, si è trasformata in un teatro diffuso. La città, risorta dalla sua storia e rinnovata nel suo splendore, ha accolto nelle sue piazze, cortili e vie più suggestive, una serie di performance e