Il figlio, Maurizio, allora capitano dell’Aquila Rugby Club, dentro la Scuola sottufficiali della Guardia di finanza a Coppito a regalare la maglia della squadra neroverde a Silvio Berlusconi, per ringraziarlo della donazione di 200 mila euro al sodalizio. E il padre, Mauro, presidente del club aquilano, fuori a contestare il premier e leader di Forza Italia. Per rincarare la dose, non fece mancare un siluro neppure a Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile: «E Bertolaso come capitano onorario della squadra non ce lo voglio…». Era l’11 novembre del 2010. Questo era Mauro Zaffiri, che ha lasciato questo mondo ieri

«C’è bisogno di perdono e di riconciliazione, in una città animosa e divisa. Bisogna guardare all’interesse collettivo, di tutta la comunità, dimostrando maturità, obiettività e onestà intellettuale». Così il sindaco Pierluigi Biondi ha aperto la Perdonanza numero 723. «E bisogna amare questa città, senza pregiudizi. Le battaglie le dobbiamo fare all’esterno delle mura, non dentro». IL FUOCO. Biondi ha acceso il Fuoco del Morrone, che per il 38° anno ha dato il via alla Perdonanza di Papa Celestino V, sul sagrato di San Bernardino (foto di Raniero Pizzi). Oltre 2mila persone hanno messo alla prova il Piano di sicurezza del

Comincia ufficialmente, con l’accensione del Tripode sul sagrato della basilica di San Bernardino. l’edizione numero 723 della Perdonanza Celestiniana, il giubileo dell’Aquila, la prima con il neo sindaco del capoluogo d’Abruzzo, Pierluigi Biondi. La Fiaccola del Perdono è stata affidata quest’anno a quattro tedofore, volontarie del Movimento Celestiniano; dalle 22, nel piazzale antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio, Massimo Ranieri sarà protagonista del recital “Sogno e son desto”, di cui è anche autore. Tra canzoni e monologhi l’artista attraversa, oltre alla grande canzone napoletana, il suo repertorio con tutti i maggiori successi, insieme con i brani dei più

Proprio nel giorno in cui il poeta fu assassinato, le sue parole sulla Rambla hanno l'eco di un sogno interrotto. Solo temporaneamente interrotto...

Sono passati sedici anni dall’ultima edizione di “Follie d’estate”, un format ideato da professionisti come il compianto Giorgio Pitone, con l’obiettivo di creare momenti di incontro tra i “matti” e la città, per alleviare le sofferenze dei malati e avvicinare i “benpensanti” aquilani a quella specie di mondo a parte che era il manicomio di Collemaggio. La prima edizione ci fu nel 1986, proprio negli anni in cui il dibattito sui risultati della legge Basaglia (datata 1978) stava entrando nel vivo. Per molto tempo, Follie d’estate ha promosso numerose attività culturali e ricreative, di spettacoli e feste dentro e fuori Collemaggio, un tentativo

Correre da un lato all’altro della Statale 17, attraverso secoli di storia, dove nel giro di qualche chilometro si passa dal sito archeologico romanico di Pelltuinum, ci si tuffa nell’altipiano che accoglie la chiesa di San Celestino V, dedicata al papa Eremita, per poi lambire il Tratturo Magno. Suggestioni e colori della Zafferun, la prima edizione percorsa interamente in un luogo conosciuto anche all’estero come punto di riferimento per la raccolta e la valorizzazione dell’oro rosso. Circa 300 i partecipanti, tra quelli che hanno preso parte alla gara competitiva e quelli che si sono accontentati di correre a distanze ridotte e

Se ti muovi verso sud, e ti lasci le Tre Palme e il Tortuga alle spalle, entri nella “No man’s land” tra Pescara e Montesilvano, un avamposto metropolitano che ancora risente della speculazione edilizia degli anni ’70 e ’80. Nella stagione fredda lo scenario non è dei più suggestivi, con la prostituzione di strada e d’appartamento a riempire quel vuoto di domanda che è proprio conseguenza dei calcoli errati dell’industria del cemento. In primavera-estate l’atmosfera cambia. Le spiagge lunghe e sabbiose si riempiono di ombrelloni e gli stabilimenti registrano il pienone, in barba alla crisi e alle incertezze della qualità

Occhi quasi da orientale e un nome d’arte che in lingua wolof significa “solo la pace” Benedetta Lucarelli, alias Djamrek, incarna forse meglio di altri la figura di “dj-personal trainer” introdotta dal Gym Club, il bar-ristorante all’interno del complesso sportivo di viale Ovidio, il cui allestimento, affidato alla creatività di Valerio Panepucci e Daniele di Fabio, costituisce una sorta di esperimento dell’estate. Il tentativo, piuttosto ambizioso, è quello di coniugare la movida a uno stile di vita sano, da sportivi appunto. Forse non tutti colgono il senso degli “allenamenti intensivi” a base di cocktail, ma le premesse ci sono per

La luna che guarda tra le macerie di Onna. Il viaggio nel tango di Astor Piazzolla sulla tastiera del bandoneón di Daniele Di Bonaventura con le note che rimbalzano sulla facciata di San Pietro Apostolo recentemente riportata alla luce dopo i lavori di restauro. E poi olio e crema di pomodori per rinfrescare l’estate, al ritmo folk di una band sistemata alla meglio davanti alla Casa della cultura. Ecco che il borgo di Onna si concede una tre giorni tra musica, libri, politica ed enogastronomia. Un weekend che fa da spartiacque all’intera estate e si propone anche come momento di