Stavolta no. Ristoratori e gestori di locali pubblici all’Aquila non si sono fatti trovare impreparati alla maratona jazz. Due anni fa, alla prima edizione, in tanti erano rimasti chiusi e le code ai pochi esercizi aperti erano interminabili. Dopo le 22, l’unica cosa commestibile da mangiare era lo zucchero filato. L’anno scorso c’era stata un’edizione atipica sull’onda lunga di una Perdonanza in sordina segnata dalla tragedia di Amatrice. Il vero banco di prova era quest’anno, un appuntamento a cui nessuno degli addetti ai lavori voleva mancare. Bene, nell’arco della kermesse del “Jazz italiano per le terre del sisma” migliaia di

«Senza cultura la terra trema: non per quello che si muove sotto, ma per quello che c’è sopra». Uno come Paolo Fresu non ha bisogno di trovare particolari argomentazioni nel presentare il ritorno del grande jazz sulle strade dell’Aquila, in un evento che quest’anno diventa itinerante e si trasforma nel “Jazz italiano per le terre del sisma” attraverso alcuni tra i luoghi colpiti dal sisma del Centro Italia, prima del gran finale proprio nel capoluogo d’Abruzzo. Una kermesse che anche quest’anno riuscirà a catturare l’interesse di decine di migliaia di appassionati. Eppure, le parole della tromba magica della Sardegna riescono sempre a fare centro.

Sbarca oggi all’Aquila la carovana del jazz con un appuntamento che passa più per i… piedi che per le mani dei musicisti: la partita del cuore, nello stadio Gran Sasso d’Italia “Italo Acconcia”. Calcio d’inizio alle 12 affidato a Enrico Intra, pietra miliare del jazz italiano. Da una parte Fresu e compagni, dall’altra la squadra AmiciAmatriceAquila (AAA). L’evento è a ingresso libero, ma durante la partita saranno presenti delle postazioni per la raccolta fondi da destinare all’acquisto di strumenti musicali che verranno donati alla Banda musicale di Amatrice. In campo con Bova scenderanno l’attore e regista Stefano Reali, il conduttore

Sono anni che il jazz vive una sorta di seconda vita in Europa, lontano dall’America dove è nato. In particolare in Italia, la musica afroamericana è diventata una colonna sonora delle nostre estati e uno strumento per raccogliere e tenere insieme il desiderio di fare qualcosa per il prossimo, come accade, in questi giorni, con la maratona di concerti per le popolazioni colpite dal terremoto, che culminerà, domenica, all’Aquila.

Dalla mezzanotte di sabato alla mezzanotte del giorno seguente. L’Aquila si preparara ad accogliere il ritorno della grande carovana del jazz, ospitando la giornata conclusiva del “Jazz italiano per le Terre del sisma”. Un evento che quest’anno si fa in quattro, attraversando alcune tra le aree più colpite del centro Italia per un’iniziativa avviata dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – annunciata anche stavolta la sua presenza all’Aquila – insieme ai sindaci dei centri coinvolti: Paola Agabiti Urbani (Scheggino), Gianluca Pasqui (Camerino), Sergio Pirozzi (Amatrice), e dal primo cittadino del capoluogo, Pierluigi Biondi. La kermesse, che rinnova la direzione artistica di Paolo Fresu, parte oggi a Scheggino, comune della

L'incendio sul Morrone continua, e la gente che vive in zona è sempre più in difficoltà. Queste le parole di una giovane della zona

Interi territori devastati. Paesini e borghi che ambivano a diventare mete turistiche, finite nelle cronache per incendi ed evacuazioni. Non è edificante pensare che un popolo debba lottare per difendersi da biechi interessi che portano alla distruzione della natura delle nostre stesse case, minacciate e, in molti casi, danneggiate dalle fiamme appiccati da criminali. Perchè questo sono i piromani. Folli? Ma assolutamente no, perchè la sindrome della piromania è davvero molto rara.

Da una parte le autorità, proprio davanti alla statua di Celestino, dall’altra i comuni mortali – il cosiddetto “popolo di Dio” – con i capricci di questo caldo di fine agosto a restituire un po’ di “giustizia divina”, lasciando proprio a politici e rappresentanti istituzionali – insomma a chi si trova, giocoforza, a indossare il vestito delle grandi occasioni – le postazioni più assolate. In qualche modo, la platea di Collemaggio è lo sfondo adatto per le parole del sindaco, Pierluigi Biondi, al termine della celebrazione liturgica che precede la chiusura della Porta Santa. «Basta divisioni», ammonisce il primo cittadino, proprio

Nelle ultime edizioni avevano conquistato applausi a non finire e le loro divise, inconfondibili, avevano solcato strade e cantieri della città ferita. Da quei drammatici giorni dell’emergenza sisma del 6 Aprile 2009 e, ancora prima, dal fronte emergenza incendi del 2007, i vigili del fuoco sono sempre stati salutati come eroi della comunità aquilana. La loro assenza si è fatta però sentire ieri: infatti, solo due persone hanno rappresentato il corpo al Corteo della Bolla della 723ª Perdonanza Celestiniana. Tutti gli altri erano impegnati nell’emergenza incendi. Presenti, invece, tanti rappresentanti istituzionali di molti Comuni della Valle Peligna, i cui territori