Il “duende” del mercoledì all’Andalucia, le suggestioni caraibiche del Novecento10, ma anche la geografia inedita del Bahaus, locale dal concept berlinese che ieri ha debuttato negli spazi dell’ex Pinacoteca. C’è fermento sulla scena dance cittadina, con una serie di novità strutturali per rendere l’esperienza bar-consolle sempre più accattivante. Una sfida tra barman come Carmelo Licata, attivissimo in città e fuori nel proporre cocktail dalle ricette innovative ad accompagnare la musica latina e le contaminazioni contemporanee. Se in centro, via Garibaldi e piazza Chiarino continuano a costituire un punto di riferimento per universitari attirati dalle proposte dei locali della zona, tra musica

Yacouba Sawadogo, il contadino del Burkina Faso che ha diffuso un’antica tecnica agricola per invertire la desertificazione, è tra i vincitori del Premio Nobel Alternativo, istituito in Svezia dalla Right Livelihood Award Foundation per rendere omaggio a “persone coraggiose che trovano soluzioni ai problemi globali”. Sawadogo ha condiviso il premio di quest’anno con tre attivisti sauditi per i diritti umani e un agronomo australiano. Il contadino del Burkina è noto per la sua capacità di trasformare terra sterile in foresta scavando pozzi, nel terreno inaridito,che concentrano acqua e sostanze nutritive, consentendo alle colture di resistere alla siccità. Si tratta di

“Bisogna fare presto, occorre aiutare queste persone perché questo dramma finisca. Basta, i politici si sveglino, ieri non c’era nessuno e questo è intollerabile!”. È il grido di dolore di Francesco Barone, professore all’Università dell’Aquila che da vent’anni porta avanti progetti umanitari in Africa, che nei giorni scorsi ha raggiunto Lampedusa e ieri ha partecipato ai funerali delle 13 vittime del naufragio avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre. “La situazione è straziante – afferma il professor Barone. “Ho partecipato alla commemorazione delle tredici bare, dodici donne e una bambina, ho vissuto un dolore immenso insieme a tutti i superstiti”.

Un tuffo nel passato sull’onda del rock and roll anni Sessanta, sulle note di una band britannica proveniente dal nord est, dalle rive del fiume Tyne. Parliamo degli Animals, autori di una ventina di hit planetarie e protagonisti in tour internazionali. Cinquant’anni dopo il debutto, John Steel e Mick Gallagher sono ancora in tour insieme. Sul palco, insieme a loro salgono anche Bobby Ruiz e Danny Handley che non fanno parte della band originaria. Martedì 22 ottobre, sono attesi al Pocoloco di Paganica – alle porte del capoluogo – in un concerto che propone un percorso a ritroso tra rock

Follow the music. Segui la musica e ti ritrovi a guidare per cinquanta chilometri sull’autostrada più sgangherata del reame, dove si viaggia solo a corsie alterne tra cantieri, segnaletica improbabile e ponti tagliati a metà, tanto che di notte sembra quasi di muoverti dentro un quadro di Escher. Segui la musica e ti ritrovi a parcheggiare davanti all’insegna del Why Not 2.0, all’inizio dell’area industriale di Carsoli (L’Aquila), poco dopo il casello dell’A 24. Why Not, uno di quei cartelli che vedresti bene ai margini di una Interstate americana, un’insegna a cui fai caso quando i chilometri che ti sei

Voli in mongolfiera, street food, animazione e tanto rock. Il prossimo weekend, l’aeroporto di Linate a Milano fa festa con il “Milano-Linate Air Show”, in attesa della riapertura ufficiale dello scalo prevista a fine mese. Clou della serata di sabato il concertone di Rockin’1000 That’s Live, un’occasione per ascoltare 18 brani rigorosamente rock eseguiti all’unisono dai mille musicisti selezionati e provenienti da tutto il mondo. Gli organizzatori hanno anticipato che la scaletta prenderà spunto dalla ricorrenza di tre eventi che, su paralleli diversi, hanno permesso al mondo di abbattere barriere culturali, geo-politiche, sociali: il festival di Woodstock, la caduta del

Lo sguardo triste e gli occhiali che riflettono le onde, la donna che appare nel murale svelato, sequenza dopo sequenza, dal ritratto in Timelapse. L’arpeggio, modulato in digitale, accompagna parole e immagini che stiano bene sui titoli di coda di una storia d’amore arrivata a un vicolo senza uscita. Eppure, uno dei due ci crede ancora: «Se ci fosse l’oceano dietro una porta chiusa avrei la chiave di ogni mia paura», del resto «Le frasi sui muri raccontano che non sono finiti i nostri sguardi, i motivi per amarti», mentre la strofa scivola verso il ritornello. “Frasi sui muri” è

Chilometri di campagne incontaminate, in un corridoio collinare che divide il mare dal parco del Gran Sasso. Un’area a cavallo tra due regioni adriatiche che condividono un’antica tradizione norcina. In particolare, la cultura norcina abruzzese racconta un’ampia scelta di salumi, con metodi artigianali tramandati di generazione in generazione. Micro-produzioni in cui i suini di razza vengono allevati direttamente dai produttori. È in questo contesto che inseriamo la storia di Roberto Fracassa, imprenditore 34 enne alla guida dell’azienda di famiglia che ha base a Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo). Nel portare avanti un’attività consolidata da suo padre Enrico sin dagli anni Settanta, ha saputo aggiungere

Gran fermento a Donna Zelinda per l’avvio della nuova gestione targata Elia Orciuoli e Francesco Biondi Navarra. Giovani di età, ma con grande esperienza nei locali cittadini. L’inaugurazione è stata accompagnata da un concerto in acustico con il progetto “The Colleagues”. Francesca Soledad Catenacci ha suonato insieme a Fabio Iuliano munito di chitarra, ukulele e percussioni. Un repertorio che spazia dall’alternative rock Usa e Gb, sino alle evoluzioni blues e soul declinate da talenti come Amy Winehouse. Un percorso di “redemption songs” che non prescinde da ballate di Woodstock come Somebody to love e accarezza varie icone rock come Patty Smith, Johnny Cash, Bob Dylan. Il riferimento ritmico