La città ritrova la processione del Venerdì Santo dopo due anni in cui le restrizioni per il contenimento della pandemia hanno spinto le autorità a vietare questo rito collettivo. Dal 1954, anno dell’avvio della tradizione, l’unico altro momento in cui

Una sequenza tratta dall’adattamento di Salvatore Nocita ai Promessi Sposi ricostruisce il clima di sospetto e paura nella Milano afflitta dalla peste. Immagini di figure temute e odiate, come i monatti e i presunti untori: “Paure ingiustificate, qui non c’è nulla di cui

«Come da ordinanza del presidente del Consiglio, si invita e si consiglia la gente a rimanere in casa». Il contenuto del messaggio è lecito e sacrosanto, ma i toni e il tipo di registrazione sull’altoparlante ricordano un po’ quel celeberrimo

Disordini sociali, tensioni, riti sacrificali, ma anche paura, disorientamento e “caccia all’untore”. La storia delle grandi epidemie ci consegna una serie di avvertimenti legati a pandemie come quella che stiamo vivendo. Si pensi, ad esempio, alla storia dell’antica Roma: circa

“I mutamenti che deriveranno da questa drammatica esperienza, spero che inducano le persone chiamate a governare il mondo ad attivare strategie e interventi che mirino alla realizzazione di un rinnovato pianeta di pace, divenendo così essenziale il processo di educazione