Sono dodici i protagonisti coinvolti nel concerto del 1 maggio organizzato dal magazine italiano The Walk Of Fame. L’evento, a cui parteciperanno attori, filosofi e musicisti, alcuni esordienti, altri già affermati, nasce dal grande amore che i giornalisti e i collaboratori del giornale nutrono verso il mondo della musica, dello spettacolo e della cultura in tutte le sue forme. Un appuntamento per tenere alta l’attenzione verso un settore particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria in itinere e che oggi, a distanza di quasi due mesi dall’inizio del lockdown non ha certezze né garanzie circa i tempi e le modalità di ripartenza. Una possibilità per mettersi in mostra,

Negli ultimi anni, erano stati in tanti a riempire  l’auditorium Renzo Piano e il piazzale del Parco del Castello, nei giorni a ridosso del primo maggio riempiti con musica e iniziative di sensibilizzazione sul lavoro e sui diritti umani targati LoMaggioFest. Quest’anno sarà tutto diverso, ma grazie alle tecnologie la nostra comunità non rinuncia a questo appuntamento. FACTORY SOUND C’è attesa per il live di Factory Sound, organizzato in collaborazione con Tsa e Paq Center (compagnia di danza), Alessio Colella e con i locali Irish Cafè, Monthy’s, bar del Corso che metteranno a disposizione le proprie pagine Facebook per rilanciare

Cantanti e musicisti di tutta Italia in concerto per Emergency: dal rock all’indie, dalle cover band a giovani cantautori, voci più o meno note apriranno le loro case per tre giorni di musica in favore delle attività che l’Ong sta portando avanti in risposta all’emergenza Covid-19. Dal 28 al 30 aprile saranno tantissimi gli appuntamenti sparsi in tutta Italia con C’è musica in casa per Emergency. L’iniziativa solidale vedrà coinvolti numerosi artisti che canteranno e suoneranno in diretta streaming sulle pagine Facebook, Instagram e Youtube dei tanti gruppi territoriali di volontari  sparsi in tutta Italia. Tre giornate di Musica in

“Shakespeare era un genio!” Una delle frasi più abusate nel mondo della cultura e dello spettacolo da secoli a questa parte, anche da chi le opere del bardo nato e morto a Stratford-upon-Avon non le ha mai lette o, peggio ancora!, non ha mai assistito a un loro degna rappresentazione a teatro. Questo il destino di una delle più grandi personalità della letteratura di ogni tempo e di ogni paese nonché, ad uno sguardo storico più ravvicinato,  uno degli esponenti principali del rinascimento inglese. Un genio a priori. Trentotto opere teatrali da lui composte nell’arco della sua fulgida carriera, drammi

Una dichiarazione d’amore. Per le nostre città, per il nostro Paese, per il mondo. Per il vivere uno al fianco dell’altro. Una nostalgia del futuro, al tempo del Coronavirus. Ecco Eu sei que vou te amar, una canzone composta da Vinícius de Moraes e Antônio Carlos Jobim, qui in una cover per pianoforte e voce con Piero Taballione e Barbara Bologna. «Prima delle restrizioni l’avevamo registrata, a distanza, senza pensarci troppo, e in questi giorni mi tornava in mente il testo, così profondamente aderente a quello che stiamo vivendo», scrive quest’ultima nel post di presentazione. Immagini delle nostre città, da Roma

Ricordate Mr Magoo? No, no, il locale cult dell’Aquila pre-sisma non c’entra niente. Oddio, magari anche quello, almeno nell’ispirazione e nel nome. Mi riferisco a Mr Magoo, il ricco pensionato, basso, calvo e molto miope, caratteristica, quest’ultima, fondamentale nel caratterizzare il personaggio e alla base degli eventi che lo vedono protagonista, in genere senza che si renda mai conto dei pericoli che corre, dai quali scampa ogni volta incolume grazie a eventi fortuiti. Ecco, questa è una forma di ottimismo inconsapevole. Ma in un momento come questo in cui l’ottimismo è una scelta, una forma di difesa, una forma di

di Francesco Barone*  – L’attuale epidemia non solo non ci consente di uscire, ma sta impedendo a tanti bambini di “entrare” a scuola e accedere all’istruzione, infatti, sono numerosi gli alunni che non dispongono di attrezzature informatiche, necessarie per lo svolgimento della didattica a distanza. Per entrare in questa nuova cultura digitale tutti dobbiamo imparare un nuovo vocabolario comunicativo. Bisogna farlo in fretta per abituarsi a questo ritmo caratterizzato dai tutorial e da marchingegni sovrastimolanti che non consentono la possibilità di un’analisi critica e di profonda riflessione personale. Tutto deve essere fatto velocemente, a testa bassa e senza ragionamento. In

«Liberiamo la nostra mente, nessuno a parte noi può farlo». Nel giorno della liberazione non abbiamo trovato canzone più adatta. Perché, se non si è liberi dentro non si sarà mai veramente liberi. Questo è il testamento che ci ha lasciato Bob Marley. È evidente come l’artista giamaicano abbia trovato ispirazione da questo testo per la composizione di una ballata che tratta di libertà, ma non una semplice libertà fisica, piuttosto di una libertà astratta, mentale, da raggiungere con consapevolezza e da far raggiungere anche a chi si ha intorno. Le parole si riferiscono a una condizione di schiavitù mentale che

Di questi tempi, per un musicista, anche rispettare la data di uscita di un singolo è un modo di resistere. Per Alberto Lionetti almeno è cosi. Nato venti anni fa a Moncalieri (Torino) è stato uno dei concorrenti di The Voice of Italy 2018. La passione per la musica è partita da molto piccolo: papà diplomato al conservatorio in pianoforte, la mamma ballerina, è cresciuto in una famiglia nella quale la musica è sempre stata fondamentale. Il nuovo singolo Gin, nato dalla collaborazione con Matteo Brioschi e Tommaso Ponti di Deplace, è un brano ritmato, coinvolgente con un ritornello che diventa subito indimenticabile. Il videoclip integrale di Gin è su The