L’altra notte ho fatto un sogno: ero dalle parti del Centre Pompidou, era bel tempo e c’era tanta gente. Ero con Paola, stavamo passeggiando. Artisti di strada intrattenevano i turisti con i loro giochi di prestigio. Gente da ogni dove, stranieri quanto te, né più né meno. La vita che scorre sopra il cemento. Ci potresti passare un pomeriggio sulla piazza del Centre senza rendertene conto. E noi camminavamo random, come quando cerchi il vicolo che più ti ispira, senza guardare la mappa. Senza guardare l’orologio. Vai avanti per un po’, poi ti fermi a riflettere.  Ti siedi per terra

La realtà supera la fantasia? Diciamo, più concretamente, che la fantasia cerca di diluire la realtà. Non è certo una novità che l'immaginario sia sede di strategia per rendere accettabile e biodegradabile aspetti della verità che altrimenti produrrebbero schock sociali non recintabili.

“Cronache dal terremoto: dalla tragedia alla ricostruzione” è stato questo il tema del convegno organizzato da Inner Wheel Club Sulmona e con il patrocinio del Comune di Sulmona al cinema Pacifico, giorno in cui ricorre la fondazione di Inner Wheel avvenuta il 10 gennaio 1924 a Manchester. Un appuntamento importante quello promosso dal club di Sulmona in quanto vedrà la partecipazione della Governatrice del Distretto 209 Italia, che comprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Antonella Roncarolo. Il convegno ha analizzato l’emergenza terremoto in tutti i suoi aspetti: dal racconto della tragedia, alla ricostruzione e alla prevenzione. Presentati, in

Black Mirror continua a raccontare le contraddizioni del nostro presente, il nostro rapporto con la tecnologia e a ipotizzare scenari possibili per il futuro. Questi nuovi sei episodi, però, stanno dividendo gli spettatori più del solito: la stagione starebbe deludendo le aspettative, avrebbe perso mordente e capacità di analisi e si sarebbe anche indebolita dal punto di vista narrativo e visivo. Probabilmente è vero, ma è altrettanto possibile che Black Mirror sia vittima di eccessive aspettative: non è possibile pensare che una serie tv possa letteralmente sconvolgere chi la guarda in ogni suo episodio. Tra i nuovi c’è almeno un

Neve e sassi tra le rotaie a scandire l’inverno. Un mantello bianco che, per settimane e settimane, ricopre chilometri di ferrovia, da Sulmona a Carpinone, un lembo di cuore d’Abruzzo che pulsa verso il Molise. Uno scenario inedito per le nostre latitudini, tanto che, quando all’inizio degli anni Ottanta il giornalista di Gente Viaggi intraprese questa tratta appenninica, gli venne quasi automatico di pensare a quei luoghi insoliti e sospesi dal tempo della vecchia Unione Sovietica. Ecco che, per quanto i treni che da Mosca raggiungono Vladivostok abbiano in realtà poco a che vedere con i nostri, da quel momento

Stiamo costruendo una distopia basata sull’intelligenza artificiale, un clic alla volta, dice la tecno-sociologa Zeynep Tufekci. In un intervento rivelatore, ci spiega come in aziende come Facebook, Google e Amazon gli stessi algoritmi utilizzati per attirare clic sulle pubblicità vengono usati anche per organizzare l’accesso a informazioni politiche e sociali. E non sono le macchine la vera minaccia. Dobbiamo capire come chi ha potere potrebbe utilizzare l’Intelligenza Artificiale per controllarci — e le misure che possiamo prendere. Fonte: Ted.com   L’INTERVENTO: “Quando la gente dà voce alle paure legate all’intelligenza artificiale, molto spesso evoca immagini di robot umanoidi usciti fuori

Musica, flamenco, non-poesia. Ecco un video - sulla canzone Can't feel it - che ripercorre le nostre date nel 2017.

Percussioni, basso, chitarra e chitarra. Una diretta live per Streaming World tv su uno dei palchi più rappresentativi dell’hinterland aquilano, il Pocoloco. Piero Pozzi, Danilo Ciccarella, Stefano Millimaggi e Fabio Iuliano: ecco gli Yawp, un grido barbarico che a volte si trasforma in onde sonore. “Streaming World Music Contest”, è un programma per dare risalto alle numerosissime band musicali presenti sul nostro territorio. Con la direzione artistica di Michele Babbo, noto critico musicale aquilano, si alternano sul palco artisti e gruppi provenienti dalle più svariate esperienze musicali. Naturalmente tutte le esibizioni dei gruppi o dei singoli artisti sono rigidamente dal

In principio era il Boss. Da lì è partito tutto. Da lì parte ancora tutto. Ma è l’inizio. Solo una delle porte di accesso a una città vecchia che si ritrova per un brindisi di auguri diffuso. Tanto più che le temperature miti di queste ultime ore hanno trascinato nel centro dell’Aquila migliaia di persone – dai teenager alle persone più stagionate – attirate da questo rituale spontaneo e collettivo. Era l’8 dicembre 2009: Ju Boss e il bar Nurzia decisero di riaprire i battenti in contemporanea, da un capo all’altro del corso. La giornata si trasformò in una festa