«Io voglio i violini che salgono sulla strofa. Così sale la tensione perché sono inc…». In un momento storico in cui si arriva a produrre un intero disco senza neanche sapere cosa sia un Re settima o un giro di Do, fa specie ascoltare questo rapper romano che sfrutta violini, percussioni, chitarre e pianoforti per dar forza ai suoi arrangiamenti. Del resto, “Musica per bambini” (Hermetic, 2018), il nuovo album di Rancore, si presenta come un progetto di qualità, sia dal punto di vista delle rime, sia dal punto di vista musicale. E il tour continua a macinare date su

«I colli di bottiglia li hanno fatti stretti al solo scopo di impedirti di scolare una birra in un solo sorso». Gli irlandesi, con i loro proverbi, la sanno lunga, specie nell’omaggio al luppolo, una delle bevande predilette per il St. Patrick’s Day, ossia la festa di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda. Era un vescovo e missionario di origini scozzesi, che diffuse il cristianesimo in Irlanda. Viene festeggiato da tutta la comunità irlandese del mondo il 17 marzo, data della sua morte, ed è rappresentato anche attraverso il simbolo del trifoglio (Shamrock). Grazie ad un trifoglio, si racconta infatti,

Dal Qoelet abbiamo imparato che per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. Un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante… un tempo per piangere e un tempo per ballare. Ecco, se pensiamo ai due tempi regolamentari viene più da piangere che da ballare. Per fortuna che c’è il terzo, dove comunque vada si balla (e si beve anche). Perché se c’è una cosa che fa la differenza tra il calcio e il rugby è che i tifosi della palla

Una sfida all’ultima parola ha visto confrontarsi giovani scienziati nella selezione locale FameLab 2019, una competizione che premia chi racconta la propria ricerca nella maniera più avvincente. Stefano Di Lorenzo si è aggiudicato il primo posto con i suoi interventi – “L’effetto Venturi e lo scalda-mani analogico” e “Bilance galattiche” – con la seguente motivazione della giuria: “Per la sua ottima capacità comunicativa, per la scelta di esempi esplicativi chiari, corretti e indicati per un grande pubblico”. Nicolas Estrada ha ottenuto il secondo posto con i talk “Un caffè a grande scala” e “Una pozzanghera di stella”. Questa la motivazione: “Per aver articolato

L’approccio non è dei più sereni: chiedo al bancone un bicchiere di ginseng e mi arriva un bicchiere di genziana. Del resto si sa, la storia dello Zampy bar – Zampò per tutti – è scandita da equivoci e leggende metropolitane. Come quella volta che un tale tornò a casa con la macchina sbagliata: anziché salire sulla sua utilitaria, mise in moto una Punto parcheggiata lì davanti, casualmente aperta e con le chiavi nel quadro. Ma la cosa peggiore è che, quando si rese conto dell’errore, tirò il freno a mano e si allontanò a piedi, lasciando l’auto in mezzo

Sul palco di Spazio Rimediato, in scena “Ossessivamente”, con Alberto Santucci e Barbara Bologna, musiche di Fabio Iuliano e degli Yawp, regia di Eugenio Incarnati. Lo spettacolo, nato da un’idea di Barbara Bologna, è liberamente tratto dai libri “Lithium 48” (Aurora edizioni) di Fabio Iuliano e “Diario di una mente bipolare” (Pluriversum) di Tiziana Iemmolo. “Un racconto semi serio di due vite in continua salita. Con differenti stili narrativi -spiega Barbara Bologna- abbiamo costruito due percorsi in cui, la scoperta della propria fragilità, è l’inizio della rinascita. Da un parte una voce maschile, che vive in velocità e in un mondo fatto di immagini e suoni che si

di Selene Luise – Tutti hanno dei crucci con cui fare i conti, nel corso della vita. Anche io ne ho uno che mi porto dietro dall’infanzia: quello di non riuscire a capire il mondo. Ho sempre avuto la sensazione che questo pazzo mondo in cui viviamo, che negli ultimi anni ha aumentato sempre di più la velocità dei suoi ingranaggi, parlasse un linguaggio a me sconosciuto che, per qualche misterioso motivo, tutti sembravano comprendere, tranne me. Ho cercato la soluzione ai suoi enigmi nei miei studi, nelle mie letture e, da ultimo, nei miei scritti. E le ho trovate.

Lithium 48 racconta una storia che fin dalle prime pagine confonde e sconcerta il lettore. È impossibile infatti non domandarsi se la realtà che il protagonista Simone sperimenta sia concreta o frutto delle sue allucinazioni. Il ragazzo è vittima della paranoia di essere spiato da telecamere onnipresenti e da amici e colleghi di lavoro guidati da una regia esterna, cha ha il solo scopo di incanalarlo in una vita preordinata e rispondente a un copione scritto per intrattenere un pubblico di voyeur.

Concerto-reading e aperitivo di anteprima alla Sharky Art Gallery in vista della giornata di consapevolezza delle donne. La galleria ha ospitato “Aspettando lotto marzo”, un’iniziativa in collaborazione con il Caffè letterario. Il titolo è un “errore” grammaticale simulato, con l’obiettivo di sottolineare l’aspetto di denuncia sociale. L’intervento di Domenico Di Felice, il Dottor Antiaccademico, si è concentrato sul tema del femminismo. Con la consueta ironia del giovane, si è parlato dell’attivismo femminile nell’arte, mentre le letture di Barbara Bologna e Diletta De Santis hanno lasciato trasparire l’immagine della donna attraverso la sua dolce, gentile identità senza dimenticare di tratteggiare quella sua intrinseca forza che fa