Era il 14 luglio 2007 quando Brad Mehldau calcava il palco del D’Annunzio, con la stessa signora ritmica attesa per questa sera venerdì 20 luglio alle 21.15 – ovvero Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria. Undici anni fa, il noto pianista americano si esibiva con un altro big sul palco, Pat Metheny. Anche per lui, amico del festival, quest’anno sarà un grande ritorno: il prossimo 24 luglio stesso posto, stesso orario (riviera sud, lungomare Colombo 122). Affermato sulla scena jazz mondiale e acclamato dalla critica e dal pubblico, Mehldau unisce stili musicali diversi. Ha visto nascere rivisitazioni brillanti di brani scritti dai Beatles, dai Radiohead, Paul

Non è nei numeri, che per carità ci sono tutti: dalle centinaia di migliaia di presenze registrate, ai nove chilometri di litorale trasformati in un unico percorso, servito comunque da 67 corse per 643 km percorsi su e giù per la riviera nord, e 90 corse per 1.223 km complessivi nella riviera sud. Non è nella qualità del mainstream che ha comunque registrato la buona performance di Irene Grandi, con doppio set – prima acustico e poi elettrico – e la presenza inossidabile di Loredana Bertè che ha fatto ballare il suo Boomdabash al pubblico della Madonnina, in un concerto palco allestito sotto

Da un lato la facciata delle Anime Sante, dal lato opposto le installazioni di “Off Site Art-Artbridge per L’Aquila”, il progetto internazionale di arte pubblica che dal 2014 popola i ponteggi dei cantieri nel centro storico. Una finestra colorata sui grandi temi sociali come il multiculturalismo. Un turbinio di Paesi, culture, volti che contribuiscono a decorare una piazza-cantiere e a fare della città «un luogo che può guardare anche fuori, partendo da se stessa», nella parole della curatrice del progetto Veronica Santi. Quella piazza Duomo dove è gradevole camminare in questo periodo. Perché va bene la storia degli “undici mesi de

“Un uomo è a letto in una stanza senza porta…si sente ancora vuoto come il soffitto che sta fissando. È vivo, ma non sente assolutamente niente”. È così che si sente Simone, il protagonista di Lithium48, il personaggio nato dalla penna di Fabio Iuliano, giornalista, insegnante di lingue, scrittore che, dopo il viaggio di Federico Garcia Lorca, al centro del suo primo libro, affronta il cammino di Simone cui affida molto di se stesso, dai gusti musicali ai ricordi d’infanzia. Simone respira, non sente più nulla, se non la musica nelle sue orecchie, come quella dei Pearl Jam che rappresenta una costante

#Siamomatti

In questi giorni è stato detto che “i malati psichiatrici sono i responsabili delle diffuse aggressioni”. Come ha detto la Società italiana di psichiatria i malati sono più spesso vittime e non carnefici, vittime di se stessi, della propria testa, degli altri. Queste parole non fanno che aumentare lo stigma intorno a queste malattie, il senso di disagio e vergogna di queste persone. Abbiamo deciso quindi di creare una campagna basata su quei valori che oggi paiono mancare: umanità, gentilezza, comprensione, volontà di aiutare il prossimo. Insomma, sosteniamo il detto “kill them with your kindness”, uccidili con la tua gentilezza. I malati

Interessante notare che nel main set la band ha suonato due pezzi raramente proposti negli ultimi tempi, Ghost e Nothing As It Seems. Prima di Setting Forth, Ed ha parlato di quanto sia bello che i fan girino il mondo per vedere la band e ha dedicato la canzone a Sergei, un fan russo. Even Flow è stata introdotta come “la prossima canzone che suoneremo si chiama Tiny Penis Orange Man", una presa in giro di Donald Trump. Oceans è stata dedicata a Israel Barrales, un fan messicano che avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno proprio al concerto ma che purtroppo è scomparso poche settimane fa a seguito di un’operazione al cuore.

Sono quasi mille i migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Secondo gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal primo gennaio 2018 al 27 giugno scorso, 972 uomini, donne e bambini hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare. Di questi 653 sono deceduti sulla rotta del Mediterraneo centrale tra l’Africa del nord e l’Italia. Un bilancio destinato ad aggravarsi, con l’ultimo naufragio al largo della Libia. Qui l’intervista al ministro Toninelli “Non ho mai ordinato alla Guardia Costiera di non intervenire in mare, le Ong fanno

Due busti di donna ricavati da manichini a sostenere un vassoio di bottiglie vuote che di sera si illuminano. Gianluca Strinella racconta così “La vita nelle piazzette”, un’installazione inaugurata davanti al suo locale Hysteria, a palazzo Cappelli, tra largo Silvestro dell’Aquila – meglio conosciuto come piazzetta del Sole – e corso Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico. Un locale “salad e pizza” in cui Strinella porta avanti le sue passioni di una vita: l’arte e la ristorazione. Nell’elegante cortile del palazzo settecentesco di proprietà della famiglia Cappa, restaurato dopo il sisma del 2009, si trova infatti anche la galleria

di Giuseppe Tomei – Esistono dei non luoghi, degli spazi in apparenza vuoti che non sono quasi mai baciati dall’attenzione e dall’ascolto comune. Delle intercapedini dell’essere che non appartengono al vivere quotidiano, che ogni tanto si agitano per attirare i sensi comuni ma che spaventano, dai quali si fugge per paura che ciò che nascondono possa svelare una inattesa, straordinaria, allettante novità. “Matto: Che ha perso l’uso della ragione ; matto da legare, completamente pazzo; fossi matto!; ma sei matto?; bizzarro, eccentrico, privo di buon senso; essere una testa matta, cioè una persona stravagante e molto volubile; ti comporti come