Racconta l’Ansa: Il 22 ottobre 1990 l’Off Ramp Cafe di Seattle ospitò un breve set dei Mookie Blaylock (il nome di un giocatore dell’NBA), una band al primo concerto. La formavano cinque ragazzi: due “veterani” della neonata scena grunge, Stone Gossard e Jeff Ament, un chitarrista solista. Mike McCready, il batterista Dave Krusen e un cantante, Eddie Vedder, che poco tempo prima faceva il benzinaio a San Diego. Eddie aveva ascoltato i provini di alcuni brani suonati da Gossard, Ament e McCready, aveva scritto i testi e li aveva inviati ai tre. In risposta ottenne un biglietto di sola andata per Seattle. Per il sound check i Mookie Blaylock suonarono

Debutta mercoledì 28 ottobre, al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler “La notte dell’Innominato”, spettacolo tratto dai “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Una produzione del Centro Teatrale Bresciano e del Teatro de Gli Incamminati, con musiche originali composte dal sulmonese Patrizio Maria D’Artista. Immerso in una densità scenica unica, costruita tramite suggestive videoproiezioni, Eros Pagni dà corpo e voce al personaggio manzoniano. È la notte fatale dell’arrivo di Lucia al castello, quando un uomo abituato a compiere il male si trova d’improvviso a fare i conti con sè stesso, con la sua disperazione, la sua ambizione, la sua finitezza.

La prima puntata di “Ticket to ride – Canzoni in viaggio” propone un percorso sulle “strade della purezza“. Attraverso le canzoni di Neil Young, Edoardo Bennato e Pearl Jam con suggestioni da Charles Baudelaire, Jonathan Livingston e Alessandro Baricco. Si parte dalle onde di un oceano che viene incontro a chi si sente fuori dal flusso. Un’onda in particolare che ti schiaffeggia e ti travolge costringendoti a rivedere tutti i parametri. Ma non è così che ci si libera dalle catene del nostro tempo? Anche se questa libertà sembra poco o nulla agli occhi di chi non ha bisogno di

 L’Istituzione sinfonica abruzzese rinuncia per il momento ad allestire il consueto cartellone stagionale. Nonostante i dati confortanti relativi alla gestione degli spazi teatrali in questi mesi, le necessarie misure anti-Covid rendono pressoché impossibile il lavoro di un’orchestra di 35 persone, requisito minimo per rientrare nei parametri richiesti dal Mibact per i concerti. Una realtà con cui il presidente dell’Isa Bruno Carioti deve fare i conti in queste settimane. «Abbiamo deciso di soprassedere agli impegni stagionali per il momento», spiega, «per capire come questa delicata situazione si evolverà. Al momento è piuttosto difficile gestire il lavoro degli orchestrali, non tanto per i concerti

Il romanticismo di Chopin, la scrittura ruggente e imprevista di Prokofiev, l’intimismo minimalista di Satie, la nostalgia latina di Piazzolla e, perché no, le idee di Liszt per la spettacolarizzazione. Se chiedi a Greta Margareth Cipriani di parlarti delle sue influenze classiche, queste sono le grandi firme che hanno accompagnato la sua formazione al pianoforte. Un percorso artistico che non tralascia melodie pop-rock o la musica d’ambiente, fino ad accarezzare le sonorità elettroniche. Questo è l’ambiente creativo della musicista e docente 38enne originaria dell’Abruzzo che vive e lavora a Roma. Disponibile da qualche settimana, sulle principali piattaforme digitali, “Piano Universo”, il suo

Un uomo che camminava per un campo s’imbatté in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto ad un precipizio, si afferrò alla radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l’orlo. La tigre lo fiutava dall’alto. Tremando l’uomo guardò giù, dove, in fondo all’abisso, un’altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L’uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l’altro spiccò la fragola. Com’era dolce! Non facciamoci illusioni, l’inverno

Qualcuno ha bofonchiato sul fatto che il premier Conte, nel corso della conferenza stampa serale in cui è stato illustrato il nuovo Dpcm, non abbia fatto accenni alla cultura e ai luoghi preposti per farla. In realtà, è stato quasi meglio così: nei giorni scorsi si era vociferato di una stretta su cinema e teatri, misura peraltro poco giustificata da numeri e circostanze: già qualche giorno fa una nota dell’Agis aveva fatto rilevare che su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, i casi di

Cercando storie per il nuovo programma di Radio L’Aquila 1 – Ticket to Ride, mi sono imbattuto nella vicenda della poetessa Veronica Franco, ben raccontata anche attraverso il film Dangerous Beauty – Padrona del suo destino. Una vicenda, quella della poetessa cortigiana veneziana, che si incrocia con un’epidemia di peste che colpì anche Venezia nel XVI secolo. Poiché all’epoca la città era ritenuta di costumi licenziosi e promiscui, montò un’ondata di fanatismo che interpretava la pestilenza come castigo divino. Del resto, la gente aveva bisogno di risposte semplici e immediate a problemi complessi e talvolta si accontentava dell’intervento dell’inquisizione che

ARCOBALENI

Da piccolo non credevo agli arcobaleni (se non altro perché non mi era mai capitato di vederne uno) Oggi sono l’unica cosa a cui credo