“Tieni duro Sami, tu ce la devi fare”, le ultime parole ascoltate dal padre, prima di andare via senza voltarsi, quasi per non diventare una statua di sale. Il racconto di Sami Modiano, uno dei pochi sopravvissuti ancora in vita al campo di sterminio di Auschwitz, fa breccia nel cuore dei ragazzi dell’istituto Vico di Sulmona, in una giornata che anticipa le iniziative della memoria. Per anni,  non ha parlato della sua esperienza, torturato dalla domanda “perché io mi sono salvato?”. “Fino a che undici anni fa ho rotto il silenzio – ha aggiunto – e sono tornato ad Auschwitz per

Sabato 10 dicembre, ore 21. Concerto allo Spazio rimediato: L’Aquila Musica, non-poesia e flamenco. Sulle tracce di Federico Garcia Lorca In scena Yawp: Batteria, percussioni e cajon: Piero Pozzi Basso: Nino Maurizi Voce e chitarra: Fabio Iuliano Baile flamenco: Ilaria De Angelis, Irene De Amicis Reading a cura: di Giuseppe Tomei Sullo sfondo il libro “New York Andalusia del cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni)

«Ti lascio perché…». Quella delle case equivalenti, analizzata nell’anno settimo dal terremoto, a riflettori e polveri abbassati, è una classica storia all’italiana. Una sorta di esodo autorizzato nel post-sisma, che soltanto nelle pieghe degli elenchi pubblici che il Centro ha spulciato fa emergere le sfumature personali e i perché di una scelta. Ma a guardare i numeri complessivi racconta di 511 famiglie trasferite altrove – chi, è vero, a pochi chilometri, chi invece a Milano, Cagliari, Roma, San Benedetto del Tronto, Pescara – per un giro d’affari da 157 milioni di euro. PARTITA DOPPIA. Una partita doppia tra privato e

Scambi commerciali, ristrutturazioni finanziarie, percorsi culturali scanditi a ritmo di congas, ma anche aneddoti, curiosità e leggende metropolitane. Un filo sottile lega la comunità abruzzese a quella cubana che in queste ore dà l’addio a Fidel Castro. Iniziative imprenditoriali come quella di Berto Savina (leggi sopra), l’imprenditore marsicano che, dopo anni di rapporti commerciali è arrivato a intitolare ad Avezzano una squadra dell’isola – non rappresentano casi isolati. C’è una fetta di investitori abruzzesi che guarda con interesse all’accordo di ristrutturazione del debito siglato quest’estate tra la Sace, un gruppo assicurativo finanziario da tempo vicino alle Pmi della regione, la

Dopo l’anteprima al festival della Microeditoria a Brescia e la presentazione al Polarville, altre due date sono in programma nel capoluogo abruzzese per quello che riguarda “New York, Andalusia del cemento – il viaggio di Federico Garcia Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”. Sabato 10 dicembre, lo Spazio rimediato, avamposto culturale nel centro storico (via Fontesecco), ospiterà un concerto spettacolo con la partecipazione del gruppo Yawp (Nino Maurizi, basso – Piero Pozzi batteria e Fabio Iuliano chitarra e voce). Ad aprire la serata, la ballerina di flamenco Ilaria De Angelis. Inoltre, martedì 13 dicembre ci sarà una

Era stato uno degli eroi della palla ovale, tra quelli che hanno contribuito ai primissimi soccorsi nella notte del sisma 2009, ma da ieri l’ex pilone italo-sudafricano Lorenzo Bocchini è finito in manette a Londra con un’accusa pesantissima: produzione e spaccio di metanfetamine, in un vero e proprio laboratorio “artigianale” alla “Breaking Bad”. E proprio come nella popolare serie televisiva statunitense, il rugbista 36enne aveva organizzato, per l’accusa, un vero e proprio sistema di produzione e spaccio di droga nell’area londinese. Bocchini e i suoi collaboratori si servivano del sistema Uber per la distribuzione sul territorio. Nell’irruzione nel laboratorio clandestino,

Il libro “New York Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico Garcia Lorca, dalla terra del flamenco alle strade del jazz” verrà presentato Venerdì 18 novembre (ore 18.30) – Polarville (L’Aquila) Sabato 10 dicembre (ore 20) – concerto Spazio rimediato..

Il contrasto fra la notte e il giorno, fra il buio e la luce, fra il sorgere e il calare del sole, sullo sfondo esistenziale dei sentimenti universali dell'amore, del rimpianto, della nostalgia, della mancanza

Tour di No Code. Per i Pearl Jam il primo “da grandi” nei palazzetti in Europa. Per tanti fan italiani, la prima vera occasione di vederli dal vivo dopo le prime date in piccoli club milanesi del 1992 e quelle di supporto agli U2 nell’estate del 1993. Ne è passato di tempo da quel lontano novembre 1996: due giorni di Pearl Jam in Italia, prima Roma, poi Milano. Due concerti che hanno definito e cementato per sempre quel legame speciale che c’è tra la band di Seattle e il nostro paese. Il mio primo concerto dei Pearl Jam risale a