Qual è il suono di due buchi neri che si scontrano? Cosa avviene allo spazio-tempo prima e dopo la collisione? Quanto ne sappiamo delle onde gravitazionali primordiali e del loro impatto sull’universo in espansione dopo il Big Bang? Ma soprattutto, in che termini sono possibili i viaggi nel tempo? Domande che affascinano la comunità scientifica, e non solo, ma anche fonte di ispirazione in letteratura scientifica e fantascienza. Un percorso affascinante, attraverso oltre 50 anni di ricerca, che il professor Kip Thorne si è messo alle spalle. Statunitense, premio Nobel per la Fisica, è stato ospite del Gran Sasso Science Institute per un confronto sull’osservazione

Quando si è fatta una certa, i balconi finiscono tutti per assomigliarsi e, anche in quel di Scoppito (L’Aquila), non fai fatica ad ambientare una scena come quella di Romeo e Giulietta: lei affacciata con due dita fra le treccine e lui sotto a cercare frasi ad effetto. Ecco, le parole di Shakespeare sono inarrivabili, però una canzone come Romeo and Juliet dei Dire Straits – che per carità parla di tutt’altro – ti restituisce perfettamente il “mood” di quella scena. L’immagine di un Romeo ‘nnamurato che canta una serenata dalla strada, trova la luce giusta e sbuca fuori dall’ombra

Solo qualche settimana fa, una delegazione della troupe del documentario “I Migrati”, produzione della Comunità XXIV luglio che mette a confronto due situazioni di marginalità come l’immigrazione e la disabilità, aveva raggiunto Lampedusa per ricevere il Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano 2019”, rivolto alla stampa italiana. Di questi giorni invece la notizia che vede il lavoro selezionato al Global Migration Film Festival promosso dall’Agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni (Iom). Un comitato internazionale di professionisti del cinema ha, infatti, selezionato “I Migrati” tra centinaia di produzioni e il documentario verrà proiettato a migliaia di persone in quasi 100 paesi tra il

Conto alla rovescia per l’avvio della 45esima stagione musicale dell’Istituzione sinfonica abruzzese che sabato prossimo vedrà all’Aquila per protagonisti il direttore principale dell’Osa (Orchestra sinfonica abruzzese), Nicola Paszkowski e il violinista Stefan Milenkovich che si esibì all’Aquila per la prima volta con i Solisti Aquilani, grazie a una intuizione del compianto maestro Vittorio Antonellini. «Una stagione il cui obiettivo è quello di rafforzare il ruolo dell’Osa come protagonista della scena culturale e musicale all’interno del territorio regionale e come rappresentante di questa terra all’esterno dei nostri confini». L’auspicio è quello di Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’Isa e violinista. Al rientro

Come al solito Rockin’1000 regala emozioni e mille sensazioni. Mille (1.200 in realtà) musicisti sulla pista di atterraggio di Linate hanno dato vita a un evento unico nel suo genere: un concerto su una pista di atterraggio di un aeroporto. Con oltre 30mila spettatori anche questa volta, i ragazzi di Rockin’1000 non hanno tradito le aspettative facendo ballare e piangere per le forti emozioni il pubblico corso a vederli. Tema del concerto il volo ma anche la ricorrenza del concerto di Woodstock, la caduta del muro di Berlino e l’anniversario del primo uomo sulla luna ma soprattutto il concetto dell’abbattere

Il “duende” del mercoledì all’Andalucia, le suggestioni caraibiche del Novecento10, ma anche la geografia inedita del Bahaus, locale dal concept berlinese che ieri ha debuttato negli spazi dell’ex Pinacoteca. C’è fermento sulla scena dance cittadina, con una serie di novità strutturali per rendere l’esperienza bar-consolle sempre più accattivante. Una sfida tra barman come Carmelo Licata, attivissimo in città e fuori nel proporre cocktail dalle ricette innovative ad accompagnare la musica latina e le contaminazioni contemporanee. Se in centro, via Garibaldi e piazza Chiarino continuano a costituire un punto di riferimento per universitari attirati dalle proposte dei locali della zona, tra musica

Yacouba Sawadogo, il contadino del Burkina Faso che ha diffuso un’antica tecnica agricola per invertire la desertificazione, è tra i vincitori del Premio Nobel Alternativo, istituito in Svezia dalla Right Livelihood Award Foundation per rendere omaggio a “persone coraggiose che trovano soluzioni ai problemi globali”. Sawadogo ha condiviso il premio di quest’anno con tre attivisti sauditi per i diritti umani e un agronomo australiano. Il contadino del Burkina è noto per la sua capacità di trasformare terra sterile in foresta scavando pozzi, nel terreno inaridito,che concentrano acqua e sostanze nutritive, consentendo alle colture di resistere alla siccità. Si tratta di

“Bisogna fare presto, occorre aiutare queste persone perché questo dramma finisca. Basta, i politici si sveglino, ieri non c’era nessuno e questo è intollerabile!”. È il grido di dolore di Francesco Barone, professore all’Università dell’Aquila che da vent’anni porta avanti progetti umanitari in Africa, che nei giorni scorsi ha raggiunto Lampedusa e ieri ha partecipato ai funerali delle 13 vittime del naufragio avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre. “La situazione è straziante – afferma il professor Barone. “Ho partecipato alla commemorazione delle tredici bare, dodici donne e una bambina, ho vissuto un dolore immenso insieme a tutti i superstiti”.

Un tuffo nel passato sull’onda del rock and roll anni Sessanta, sulle note di una band britannica proveniente dal nord est, dalle rive del fiume Tyne. Parliamo degli Animals, autori di una ventina di hit planetarie e protagonisti in tour internazionali. Cinquant’anni dopo il debutto, John Steel e Mick Gallagher sono ancora in tour insieme. Sul palco, insieme a loro salgono anche Bobby Ruiz e Danny Handley che non fanno parte della band originaria. Martedì 22 ottobre, sono attesi al Pocoloco di Paganica – alle porte del capoluogo – in un concerto che propone un percorso a ritroso tra rock