Artisti, ballerini, musicisti. Le piazze si riempiono di colori e coreografie con le tante iniziative spontanee volte a chiedere l’attenzione su un settore troppe volte messo da parte in questo tempo. Troppe volte considerato non essenziale. La scorsa settimana, all’Aquila in piazza Duomo, alcuni musicisti hanno portato i loro strumenti per far sentire la loro voce, con in testa Diego Del Vecchio . Le chitarre hanno vibrato, facendo da sottofondo alla manifestazione di disagio del comparto degli artisti che animano le serate dei locali del capoluogo.  GUARDA IL VIDEO

I movimenti del Trio di Schubert accompagnano lo spazio che si riempie. Il violino di Federico Cardilli, la viola di Margherita Di Giovanni e il violoncello di Giulio Ferretti – tutti dei Solisti Aquilani – a scandire tempi e geometrie del ricordo. Sciarpe e foulard rossi, mascherine e magliette come richiesto dagli amici di sempre. Rossi anche i giubbetti dei bambini appoggiati ai bordi di una delle vasche davanti all’obelisco. L’acqua che scorre sotto ai nomi delle vittime incisi nel metallo. La gente cammina sulle piastrelle del Parco della Memoria. E lo fa nel nome di Antonietta Centofanti, scomparsa improvvisamente a 71 anni. Vincenzo Vittorini fa fatica

Penultimo appuntamento con Week su Rt Radio Terapia. Dal discorso di Fedez 1° maggio fino all’omaggio ad #Erriquez di Max Gazzè e della Magical Mistery Band, per passare tra le hit della classifica della musica indipendente. Questo e molto altro nella puntata curata da Fabio Iuliano. Rt RadioTerapia · THE WALK OF FAME 5 Maggio

Questo testo è stato da pronunciato dal giornalista Paolo Romano il 1 maggio, poche ore prima della bufera scatenata dalla vicenda Fedez. Partigianerie, arroccamenti, salamelecchi hanno invaso bacheche e media, con un grado di divisività che sorprende solo chi non segue il settore musicale. Resta chiaro un punto dalla vicenda: questa categoria ha bisogno di una rappresentatività ampia e fin qui sconosciuta. Senza di essa, si resterà esposti ai venti della polemica o al masaniello di turno e i problemi resteranno sul tappeto. (ndr, 4 maggio 2020) Leggi anche: “Eduardo De Filippo e il teatro che “porta alla vita e la vita porta al teatro”“ “Buon primo

L’evento, in onda sulla pagina Facebook della testata giornalistica, vede la partecipazione di musicisti, attori, cantanti e giornalisti per dare spazio e risalto ai lavoratori di un mondo, quello dello spettacolo, duramente vessato dalla pandemia. L’esibizione è inaugurata da Paolo Romano, giornalista il cui intervento si focalizza sul mondo della cultura di oggi e del ruolo del giornalismo di settore. Sua, dunque, l’introduzione al concerto streaming diviso in 3 blocchi. Il “palco” vede l’entrata in scena del cantautore Andrea Salini a cui segue un intervento del direttore Federico Falcone che lascerà spazio alla cantautrice Calliope. Il primo blocco si chiude con la batterista Elisa Fortunato anticipata da Antonella Valente con la lettura di uno

Un mixer da 16 canali e due casse preamplificate. Una canalina passacavi per far arrivare la corrente al centro di piazza Duomo e due microfoni gelato. Un piccolo set di supporto al flash mob di musicisti, tecnici ed esercenti scesi in piazza per tenere accesi i riflettori su un settore in crisi, oltre che per dire no al coprifuoco, per durata la restrizione più resistente: supera il lockdown o le zone a colori. «Quando sono sceso in magazzino per caricare l’amplificazione da portare in piazza avevo le lacrime agli occhi», rivela Roberto Rovini, che ha scelto di aderire alla mobilitazione col supporto tecnico di Americo Luce.

Un flashmob di artisti in piazza Duomo all’Aquila per dire no al ‘coprifuoco’ alle ore 22 fino al 31 luglio, che compromette la sopravvivenza degli artisti, professionisti e non, e dei locali che danno spazio agli spettacoli dal vivo nella stagione estiva. Hanno portato i loro strumenti e i figli gli artisti che si sono riuniti per far sentire la loro voce, con in testa Diego del Vecchio e Fabio Iuliano Le chitarre hanno vibrato, facendo da sottofondo alla manifestazione di disagio del comparto degli artisti che animano le serate dei locali del capoluogo. Presenti a sostenerli anche alcuni ristoratori

Si prova a ripartire, senza avere certezze nella programmazione. Così, musicisti, artisti e addetti ai lavori si danno appuntamento venerdì 30 in piazza Duomo per qualcosa che si presenta come un sit-in. Un momento pacifico per chiedere anche la fine del coprifuoco così come i tanti vincoli ad alcune specifiche attività, costrette ancora per tanti mesi a restare bloccate. Non solo addetti ai lavori dello spettacolo, che giorni fa hanno manifestato a Roma a livello nazionale, ma anche ristoratori e gestori di locali. Interi settori in cui lavorano persone dallo stipendio non garantito e che fanno i conti con le

Chiedi di cerimonie da comunione e matrimonio agli addetti ai lavori in giro, ma le immagini che ti vengono offerte non sono molto romantiche. «A volte mi sento come chi vive in un palazzo assediato da un incendio: non sai se restare dentro, sapendo che tutto può bruciare da un momento all’altro o saltare fuori, nel buio». Luca Taralli, titolare della Cartiera del Vetoio, non trova altre immagini per descrivere la preoccupazione per la sua attività. «Da oltre un anno non riusciamo a lavorare, in quanto siamo legati alle cerimonie», spiega, «abbiamo rinunciato a quasi tutta l’attività nell’arco dello scorso anno,