Premessa non richiesta. Ringrazio il cielo di aver incrociato Piero Pelù come un fulmine sulla via di Damasco dei miei quattordici anni e mezzo. Le canzoni di quel tempo – parliamo di 33mila lire ben spese per un biglietto del Terremoto Tour alla curva dello Stadio Adriatico di Pescara – erano già un po’ diverse dalle prime sfornate in via dei Bardi. Ma, in ogni caso, ben distanti dalla playlist che avevo nel walkman: Hits on Five e Festivalbar. Per carità, negli anni Novanta a Festivalbar ti ritrovavi anche i Cranberries, ma il rischio di vivere l’adolescenza a suon di Scatman The
Terezín e il set della città donata
Un’illusione ottica, quello che provarono a creare i nazisti nella fortezza settecentesca di Terezín adibita a campo di concentramento (non di sterminio ma di smistamento verso luoghi come Auschwitz e Treblinka). Le condizioni di vita erano difficili, ma questo luogo fu scelto come territorio di propaganda. Altissime le morti, visto che la gente non più utile alla causa veniva deportata altrove. L’idea però era quella di fare credere al mondo (attraverso delle visite della Croce Rossa Internazionale) e dei filmati costruiti ad hoc che l’Olocausto fosse una montatura. Fu allestito un set in cui far muovere comparse costrette a recitare
A Vasto, la follia degli Extraliscio
«Negli ultimi due anni il pubblico doveva restare incollato alle sedie e invece facevamo musica per ballare. Adesso, portiamo in giro arrangiamenti da ascolto con un’orchestra invisibile». Tutto e il contrario di tutto in casa Extraliscio che, domani sera, trainati da Mirco Mariani, si esibiscono in concerto all’Arena Ennio Morricone di Vasto (ore 21). In scaletta, i loro successi di sempre, come Bianca Luce Nera e Capelli Blu, e i brani del nuovo album Romantic Robot, come il nuovo singolo “in feat” con Luca Barbarossa È così e la cover del brano di Tony Renis Non mi dire mai goodbye. Si tratta di pezzi arrangiati dal maestro
Rockin’1000 lancia un nuovo progetto che spinge al limite le regole della produzione musicale: Mission S000ngwriting, la realizzazione del primo inedito composto per 1000 musicisti, un’opera di co-creazione che coinvolgerà i 30.000 membri della Rock Band più grande del mondo, coordinati da un team di artisti tra cui l’australiano Nic Cester – cantautore, chitarrista e frontman dei Jet, gli italiani Giulio Nenna – produttore, musicista e compositore – e Andrea DB Debernardi ed infine il brasiliano Daniel Plentz dei Selton, al lavoro da diversi mesi per ideare le procedure e le linee guida di questo progetto mai tentato prima d’ora. Nelle scorse settimane, in giro per le strade di
Pedrinelli ospite del Giardino letterario
Per il quinto incontro della IX rassegna “Il giardino letterario”, a San Pietro della Ienca, è stato ospite Andrea Pedrinelli, giornalista di musica e teatro, critico letterario e collaboratore di Avvenire. In 25 anni di carriera ha scritto libri dedicati a diversi personaggi del mondo della musica italiana, tra i quali Baglioni, Ron, Renato Zero. Ha curato l’opera omnia video di Giorgio Gaber e la prima raccolta critica di filmati della cinquantennale storia dei Pooh. L’incontro è stato proprio dedicato a quest’ultimo gruppo musicale con la presentazione del libro “Il grande libro dei Pooh. La storia, le canzoni, le immagini.
BCRB, gotta fight for your right (to party)
You gotta fight For your right To party… >Cantavano i Beastie Boys. E noi, questa festa, un po’ ce la siamo meritata Photo Credit Cristiana Mantenuto
Le tre isole
Di base a Ischia, ma con piccole escursioni sulle altre isole dell’arcipelago. Capri is a bit posh, però vuoi mettere i faraglioni… guardando dalle finestre dell’hotel Punta Tragara, l’allora generale Eisenhower e il primo ministro Churchill presero decisioni che segnarono il corso della Seconda guerra mondiale. Procida, su tutte, mi ha tanto colpito. Non solo perché stramerita (non me ne vogliate) il titolo di capitale italiana della cultura 2022, per fascino e progettualità. Ma anche perché sono riconoscibili alcuni luoghi significativi che hanno ospitato le riprese del Postino, dalla locanda alla “spiaggia delle metafore”. #Ischia #Procida #Capri
Non brucia più
Non ti è mai successo di fermarti per guardare indietro e vedere se il mondo si è fermato lì con te oppure ha girato lì all’angolo per nascondersi io lo faccio spesso e sai cos’è è un fuoco che non scotta più perché non brucia più Destinazione Photo by Jon Flobrant on Unsplash
“Che cos’è che ci hanno fatto”
Faccio colazione in un bar che ha a tutto volume le canzoni di Gianni Morandi (fatti mandare dalla mamma, in ginocchio da te… con l’arrangiamento di Morricone). E mi sembra di immaginare quegli anni in cui tutti cantavano per strada, senza essere presi per matti, e c’erano tanti colori da ostentare. Adesso invece preferiamo ostentare umiltà (che è una contraddizione in termini) e political correctness. Chissà cos’è che ci hanno fatto