Un riff di chitarra sovrapposto su giro ritmico basso-batteria a lanciare l’intro di Hattori Hanzo. Bastano poche battute, dall’uscita di Rose Villain per asciugare una piazza Duomo bagnata da un temporale di fine estate. Gli ombrelli si chiudono e la platea si illumina con le torce dei cellulari. Dall’alto, lo spettacolo è notevole: intorno all’area concerto, riservata a chi ha il biglietto, ma anche ai due lati. Con negozi e locali che registrano il tutto esaurito e anche qualcosa di più. “L’Aquila vive”, scrive il sindaco Pierluigi Biondi sui social, postando uno scatto fatto con un drone. La musica cambia, ma le sensazioni sono

Entra nel vivo la decima edizione de ‘Il jazz italiano per le terre del sisma’, la manifestazione che, dal 2015, ha portato e continua a portare nella città dell’Aquila e nelle regioni colpite dal sisma del 2016 la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano. ‘Abitare il suono’ è il tema da cui sono partiti i tre direttori artistici che hanno lavorato nel 2024 (Francesco Diodati, Gabriele Mitelli e Ugo Viola). Quest’anno saranno oltre 300 gli artisti coinvolti, oltre 60 eventi e concerti complessivi, con finale all’Aquila in 15 piazze, con 20mila spettatori attesi. L’edizione 2024 ha preso il

I colori assortiti delle coreografie, le evoluzioni aeree a ritmo di pop e funky, riff e assoli alla Tom Morello, le estemporanee di pittura, le ballate elettro-acustiche. Una festa per migliaia – oltre quindicimila secondo una prima stima degli organizzatori – nella terza serata di Perdonanza, quella dedicata a L’Aquila Suona, format ispirato alla vecchia Isola Sonante. Una serata magica in cui L’Aquila, con le sue rinate bellezze, si è trasformata in un teatro diffuso. La città, risorta dalla sua storia e rinnovata nel suo splendore, ha accolto nelle sue piazze, cortili e vie più suggestive, una serie di performance e

Mentre ancora vibrano gli amplificatori dai palchi dell’Aquila Suona, con musica, danza e performance a riempire vicoli e piazze nella domenica sera del capoluogo, la Perdonanza Celestinana entra nel vivo con gli appuntamenti più attesi del programma musicale. Un programma inaugurato venerdì scorso al Teatro del Perdono, allestito davanti alla basilica di Collemaggio con lo spettacolo “Un Canto per la Rinascita”, ideato dal direttore artistico dell’evento celestiniano, Leonardo De Amicis, e scritto con Paolo Logli.  La serata ha visto il contributo di tanti artisti: The Kolors, Malika Ayane, Colapesce-Di Martino, Tiromancino, il tenore Gianluca Terranova e, soprattutto, il ritorno di Renato

L’invito di Renato Zero, nella serata inaugurale della 730esima Perdonanza Celestiniana, a “riprendere in mano le piazze, un po’ come sanno fare  francesi”, deve essere stato preso un po’ troppo alla lettera da chi venerdì – per guadagnare un posto a sedere sul prato di Collemaggio – si è fatto strada a spintoni e insulti e parolacce.  Complici alcune incongruenze nelle operazioni di controllo ai  varchi di accesso, l’accesso all’area del Teatro del Perdono è stato vissuto come la partenza a una maratona in una improbabile caccia al settore più vicino al palco. In realtà, quella delle piazze è un

Il fuoco che è luce, dialogo, speranza in un ponte ideale che dalla 730esima perdonanza raggiunge “in pellegrinaggio” il Grande Giubileo del 2025. Quel fuoco che da ieri sera illumina il braciere di Collemaggio. Un piccolo grande viaggio attraverso 23 comuni, dall’Eremo di Sant’Onofrio, nei pressi di Sulmona, fino al capoluogo, nei luoghi che Pietro Angelerio, una volta nominato Pontefice, percorse nel 1294 per raggiungere L’Aquila e ricevere le insegne. Partito il 16 agosto, il Fuoco è arrivato in città scortato dai tedofori, tra cui molti ragazzi e bambini di Atletica Abruzzo L’Aquila e Atletica L’Aquila. Ieri mattina le ultime

Un altro passo verso il Giubileo del 2025, in quel ponte ideale che parte dalla Perdonanza Celestiniana, primo evento giubilare nella storia. A poche ore dall’apertura ufficiale della 730esima edizione, prevista per questa sera alle 20 al Teatro del Perdono allestito davanti la Basilica di Collemaggio, sono stati annunciati i tre figuranti principali che saranno i protagonisti dei cortei in programma il 28 e il 29 agosto all’Aquila. Se lo scorso anno la scelta era ricaduta su tre figure in ambito culturale – in un percorso volto a sostenere la candidatura a Capitale della cultura 2026 – quest’anno si guarda

Torna da giovedì 22 a domenica 25 agosto  Strano Film Festival con un’edizione 2024, dal titolo “Madre Terre”, che celebra la terra generativa, potente e generosa, venerata dall’umanità sin dalla preistoria con una rappresentazione femminile: la Dea Cosmica, la Dea Madre, la Madre Terra. Il tema di quest’anno si basa su una consapevolezza storica profonda e radicata nel territorio: il legame millenario tra homo sapiens e la terra ha dato origine a culti legati all’agricoltura legati a una divinità femminile primordiale, capace di generare ogni ciclo della vita. Anche in Abruzzo ci sono stati numerosi ritrovamenti di questo culto in

orna ad esibirsi nella sua Sulmona e lo fa con uno spettacolo nuovo e da lui interamente ideato e diretto: La Factory Comedy, in collaborazione con la Ma.Ga.Mat. Srl. Con lui gli allievi della La Factory, scuola di alta formazione professionale da lui creata. L’appuntamento è fissato per domani alle 21.30  in piazza in piazza XX Settembre, nell’ambito del Festival gratuito e accessibile a tutti “Tra, la Transumanza che unisce”, manifestazione promossa dal Consiglio Regione d’Abruzzo. Cirilli torna in scena con un sogno nel cassetto, quello di portare il suo teatro nel territorio del Parco della Maiella grazie a un