Sono stati stanziati i fondi per l’adeguamento e messa a norma per la riapertura al pubblico dell’Auditorium Florio della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza. Lo rende noto una comunicazione ufficiale del corpo. A tal proposito, è stato anche incaricato il Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche, che ha assunto la qualifica di stazione appaltante. È partito dunque l’iter volto a restituire alla città la struttura al chiuso con maggiore capienza tra quelle in grado di ospitare un concerto di musica classica o di musica leggera. L’Auditorium non è utilizzabile da poco meno di un anno e alcuni spettacoli
Girodivite, focus su caporalato e schiavismo
Quando si parla di capolarato, la mente ci riporta a collegamenti logici che pensavamo di aver rimosso dalla nostra società in modo definitivo. Ed invece si comincia a pensare a come tutto questo non sia altro che una nuova involuzione dello schiavismo. Quello che qualche decennio fa, ci faceva inorridire ma anche ragionare, con troppa sufficienza, sulla considerazione anacronistica dell’imbarbarimento umano, come se tutto questo non ci appartenesse. IL CASO: I SIKH DEL PUNJAB La realtà ha quel sottile modo di far crollare le nostre sicurezze. Anche quando proviamo a nasconderle con una divagazione folcloristica di certi fenomeni sociali. Qui
Lampedusa e Catania, l’intervista su Manuwebtv
Che cosa spinge una persona a lasciare il proprio Paese per rifugiarsi in un altro Stato completamente, totalmente diverso dal proprio? La guerra, che sia dettata dalla religione, da ideologie e contrasti politici, dal divario culturale o dall’immaginario collettivo di una determinata epoca, toglie ogni speranza, taglia i ponti con il futuro di ogni uomo, donna o bambino, impedendo loro di realizzarlo e realizzarsi. Il bel mondo è sempre stato messo a dura prova, nel corso della storia, dalla violenza, dalla povertà, dai soprusi, dalle persecuzioni e dai genocidi di massa Ogni uomo, donna o bambino ha il diritto di
Spazio rimediato, un brindisi per i due anni
Due anni fa, quando la notizia di un nuovo spazio culturale allestito nel centro storico arrivò alle redazioni delle testate cittadine, in pochi avrebbero scommesso in una programmazione stagionale così generosa, eterogenea e duratura, specie in un momento in cui era chiaro che i protagonisti di questo esperimento dovevano (e devono ancora) fare i conti con budget e spazi ben limitati. Eppure, in soli due giri di calendario, Spazio Rimediato è arrivato a registrare decine di appuntamenti in cartellone, in aggiunta a corsi di teatro (bambini, adolescenti adulti), chitarra elettrica, disegno e pittura, ripresa e montaggio cinematografico, scrittura creativa e
ArtixTutti sotto il cielo della creatività
Dopo il successo dello scorso anno torna la Giornata delle ArtixTutti. La seconda edizione sarà “sotto il cielo della creatività” perché è proprio l’idea di creatività a farla da padrona. La Giornata delle ArtixTutti a torino è un happening di esperienze creative e artistiche rivolte a tutti, appunto, a prescindere dalle esperienze e dalle competenze pregresse; è “per tutti” anche l’accessibilità: gli spazi permettono l’accesso a persone disabili e il costo di entrata ad ogni workshop è di soli 5 euro. La Giornata delle ArtixTutti inizia alle 10 con la Colazione sull’Arpa di Giulio Bonomi e continua fino a notte
Maratona jazz, dal 2019 cambia la formula
Giù il sipario sulla quarta maratona jazz, che si chiude con l’edizione forse logisticamente più difficile, a causa del maltempo che si è abbattuto sull’Aquila in quelle che negli scorsi anni sono state le ore di punta. Eppure, la città ha risposto, seppure non con gli stessi numeri, ma con grande voglia di respirare questo stile musicale destinato in tanti sottogeneri e negli strumenti più svariati. «Abbiamo ancora tutti nel cuore, ancor prima che nelle orecchie e nella mente», commenta il sindaco Pierluigi Biondi, «le note che hanno rischiarato i cortili, le piazze, le vie e le chiese che gli
Jazz e pioggia insieme tra strade e palazzi
Musica per resistere e musica che resiste, anzitutto alle variabili del meteo che hanno costretto gli organizzatori del “Jazz italiano per le terre del sisma” a fare qualcosa a cui, in verità, dovrebbero essere abituati: improvvisare. Un summit del giorno prima aveva predisposto un “piano B” al Ridotto del teatro comunale per alcune postazioni all’aperto come piazza Chiarino e Largo Pischedda. Poi, il tira e molla prima del concertone finale all’Emiciclo, con Simona Molinari, Petra Magoni e Ambrogio Sparagna e, soprattutto, con i tecnici del suono a fare i conti con la pioggia che ha di fatto rallentato i sound-check
L’Aquila, il jazz che resiste alla pioggia
Le premesse c’erano tutte sin dalla vigilia. L’anteprima a piazzetta del Sole con Piero Odorici, Roberto Rossi, Roberto Tarenzi, Sefano Senni e Adam Pache, un crescendo di pubblico davanti a una jazz band resident, per un concerto serale in collaborazione con Umbria Jazz club e Italia jazz club. Poi una jam session con ospiti d’eccezione, da Max Paiella a Sarah Jane, voci note al pubblico di RadioRai. Poi la selezione di genere alla consolle di dj Rocca in piazza Chiarino. Un avvio riuscito e dinamico a cui ha fatto eco l’apertura vera e propria con la magia dei 100Cellos nella
L’Aquila, una città in Jazz
Parlare di L’Aquila come città destinata a diventare la “capitale del jazz italiano” può sembrare un po’ azzardato se solo si pensa alle rassegne di questo genere in giro per la Penisola. Senza andare troppo lontano, senza neanche scomodare la kermesse perugina, risuona ancora nelle orecchie l’eco dei ritmi sincopati di Brad Mehldau o dei virtuosismi di Pat Metheny, a fare breccia tra il programma estivo di Pescara Jazz. Eppure, il festival che dal prossimo anno sostituirà la maratona del “Jazz italiano per le terre del sisma”, raccoglierà l’eredità di quattro anni in cui si sono alternati circa 2.500 musicisti,