r(E)sistere: quarta puntata
«Nella piccola e modesta esperienza della mia vita, tutti i passaggi più bui e difficili sono stati il terreno entro il quale sono germogliate le cose più belle. Questo momento così delicato può offrirci delle occasioni per scendere in profondità e riscoprire un senso nuovo di guardare le cose». Tra i primi ad aver contribuito alla nascita di Radio MusicAq c’è Giuliano De Angelis, artista aquilano che ha calcato i più ambiti palcoscenici mondiali e si è esibito come solista con le orchestre tra le più prestigiose del panorama internazionale. Un curriculum di tutto rispetto che lo ha visto collaborare
I Pearl Jam hanno condiviso qualche secondo del nuovo brano “Who Ever Said” nuovo pezzo dell’album “Gigaton” in uscita venerdì 27 marzo. Il lancio su Instagram accompagnato da un piccolo video con parole di speranza, come “I won’t give up”, particolarmente significative in questi giorni. Prima di questo erano stati lanciati due singoli: Dance of the Clairvoyants e Superblood Wolfmoon accolti con reazioni contrastanti tra i fan. Visualizza questo post su Instagram But I won’t give up. No I won’t give up. “Who Ever Said” from Gigaton. Out next Friday, 3/27. Pre-order or pre-save at the link in
r(E)sistere: terza puntata
Gli amici veri si riconoscono nel momento del bisogno. Tra i primi ad aver contribuito alla nascita di Radio MusicAq c’è un artista straordinario, che abbiamo conosciuto attraverso la sua musica, che abbiamo suo malgrado coinvolto in MusicAq magazine come editor d’eccezione, e che in questi giorni abbiamo ancor di più apprezzato per la disponibilità, la simpatia, la solidarietà. Gianfranco Continenza non ha esitato non ha esistato a mettere a disposizione del nostro pubblico, gratuitamente, i brani migliori del suo repertorio Questo è il suo modo di r(E)sistere, così come lo ha riferito ai microfoni di Radio MusicAq, intervistato da Fabio
I miei pensieri in movimento (da MusicAq)
Questo è il ritratto sesmiserio a cura della pagina MusicAq che da poco ha lanciato una web radio per raccontare come il mondo della musica vive questi giorni di emergenza.
La propone come una cartolina da Dublino, nel giorno di San Patrizio la canzone divulgata nelle ultime ore, proprio come omaggio al patrono di Irlanda, così come a tutte persone che nel mondo stanno vivendo l’emergenza legata al Covid 19. «Per gli italiani che ci hanno ispirato … per gli irlandesi … per tutti quelli che questo giorno di San Patrizio sono in difficoltà e continuano a cantare. Per i dottori, le infermiere, i volontari in prima linea, siamo noi a cantare» La canzone “Let your Love be Known” è, infatti, anche ispirata anche a tutti i medici e infermieri impegnati
r(E)sistere: seconda puntata
«Liberiamo la nostra mente: nessuno a parte noi può farlo». Questo cantava Bob Marley nella sua Redemption song, la ballata sua che è un po’ diventata il testamento d’addio. Quello stesso messaggio ereditato dalle canzoni che Francesca Catenacci porta sul palco. Parliamo di una delle voci più interessanti delle nostre coordinate geografiche. Le sue corde spaziano dall’alternative rock Usa e Gb, sino alle evoluzioni blues e soul declinate da talenti come Nina Simone e Amy Winehouse. Un percorso che non prescinde da ballate di Woodstock come Somebody to love e accarezza varie icone rock come Patty Smith, Janis Joplin, Joan
«Un corridoio e qualche porta. Questo ci divide fisicamente dai casi di Covid-19 nel nostro ospedale. Ma noi radiologi i loro polmoni, le loro tac all’arrivo e nella lunga permanenza ce li abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni». Federico D’Orazio, radiologo aquilano in servizio all’Humanitas Research Hospital, nell’area metropolitana di Milano, si affida a Facebook per descrivere queste giornate difficilissime. «Di alcuni ormai ricordiamo i nomi, e quotidianamente ne consultiamo le cartelle cliniche elettroniche, vediamo le novità e facciamo il tifo per loro», racconta. «Quella signora arrivata durante la mia guardia notturna di due settimane fa, lotta ancora nonostante
L’Italia che canta dal balcone contro la paura
“Canta che ti passa”. L’Italia dei social chiama e i quartieri deserti si accendono attraverso migliaia di persone che si danno appuntamento fuori dai balconi: intonano in coro canzoni e condividono ore di socialità nonostante l’isolamento del Paese. Da Nord a Sud, tutti rigorosamente rinchiusi in casa, ma comunque insieme. E con la musica come terapia contro la paura del Covid-19. Quella dell’inno di Mameli prima di tutti. Poi il suono delle cornamuse a Torino, la ‘Napul’è’ di Pino Daniele nel capoluogo partenopeo, la ‘Roma Capoccia’ di Antonello Venditti nella capitale e le strofe in sardo con la fisarmonica a
The Biggest Combat Rock band a Pescara
Domenica 14 giugno, nella main area del porto turistico di Pescara, sarà allestito un grande set multimediale per realizzare un videoclip che immortalerà una super rock band. Tantissimi musicisti si riuniranno per suonare insieme per la prima volta alcuni brani rock chiamati a rappresentare l’anima musicale pulsante della regione e non solo. Rullante, tom, sei corde e amplificatori valvolari: adrenalina pura a riempire un palco delle grandi occasioni, con video mapping, effetti luci e scenografie. Si aprirà così, fatti i dovuti scongiuri, Estatica 2020 alla Marina di Pescara. “The Biggest Combat Rock Band”, questo il nome dell’iniziativa, è una proposta