È magia con le note di jazz
L’improvvisazione nel jazz è magia. È venirsi incontro con quelli con cui condividi il palco, segnando un nuovo arrivo per una nuova partenza. Come quello del Cammino solidale, giunto all’Aquila da Camerino attraverso 250 chilometri e quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) per dare il via all’ottava maratona musicale del “Jazz italiano per le terre del sisma”. La manifestazione, legata anche a iniziative benefiche in favore delle aree colpite dai terremoti del 2009 e quello del Centro Italia del 2016-17, si ripropone come una vetrina su questo genere musicale. Dal 2015, circa 3.500 musicisti si sono alternati sui vari
Il “fenomeno” Elisa al festival fantasy
«Le critiche mi scivolano addosso: il mio personaggio è qualcosa di diverso dalla vita reale». A parlare, dal palco dell’Emiciclo, è Elisa Esposito fortunata tiktoker tra gli ospiti più attesi dell’edizione 2022 della kermesse “Sulle tracce del Drago”. Appena ventenne, ha raggiunto il milione di follower grazie alle sue “lezioni di corsivo” ossia quel particolare modo di parlare a cantilena sempre più diffuso tra i giovanissimi nel Milanese. Ai microfoni dell’artista Alessia Di Girolamo, Elisa si è descritta come una ragazza normale che ha appena finito la scuola di estetista e che sarebbe pronta a tornare a lavorare in questo settore se la
Ecco la maratona del jazz, 200 musicisti
. «Il Jazz italiano per le terre del sisma è il coronamento di una stagione estiva straordinaria per la nostra città cornice prediletta di un evento che è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento internazionale per gli appassionati di questo genere». Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, saluta così il ritorno della carovana del Jazz italiano per le terre del sisma. Alle 16 l’appuntamento per visitatori, turisti e appassionati è a Borgo Rivera. Lì confluisce anche il trekking partito la scorsa settimana da Camerino e giunto all’Aquila dopo un percorso di circa 250 chilometri attraverso 4 regioni (Marche, Umbria,
La storia di Vito Taccone a Libri in cortile
Nuovo appuntamento di Libri in cortile. Giovedì 8 settembre, alle 18.30, l’autore Federico Falcone presenta il libro Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo (edizioni Radici, 2022). Sarà a dialogo con il giornalista Fabio Iuliano. L’appuntamento è a palazzo Michelletti in via Castello, 47. Il libro si propone come in poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e
Lithium 48, intervista al mattino di Napoli
(L’intervista, per la versione online, è a cura di Alessandra Farro) Una storia distopica, devastante e, soprattutto, possibile quella raccontata da Fabio Iuliano in “Lithium 48” (Aurora Edizioni 2017). Simone, blogger e musicista “alternative rock” di origini abruzzesi, vive a Parigi pochi mesi dopo il crollo delle Torri Gemelle. Da qui nella sua mente qualcosa si rompe o, forse, semplicemente diventa più intensa: si convince di essere costantemente seguito dalle telecamere finché la paranoia diventa insostenibile. Il racconto è tratto da una storia vera? «Ho dato la mia identità – dal modo di vestire ai gusti musicali – a un
La Perdonanza è finita ma “La vita è adesso”
Tredici anni fa si ritrovò a girare per le tendopoli in un minivan predisposto dalla Protezione civile. Sul piazzale di Collemaggio c’erano ancora le tende. Una chitarra acustica, un sorriso contagioso e una “Strada facendo” da strimpellare. La città mostrava ancora tutte le ferite del sisma e le gru erano gli unici “ganci in mezzo al cielo” che contavano. Quando è arrivato nel pomeriggio, Claudio Baglioni si è trovato davanti il Teatro del Perdono, il grande palco allestito davanti alla Basilica, con una platea di 5mila posti e maxischermi distribuiti anche in piazza Duomo, per un concerto evento su cui è calato
In migliaia sulle orme di Papa Bergoglio
Sotto il sole delle ore più calde, pochi minuti dopo la fine delle celebrazioni, ma anche sotto la pioggia a tratti fastidiosa del pomeriggio, migliaia di fedeli sono entrati nella basilica di Collemaggio attraverso la Porta Santa aperta da Papa Francesco. In realtà, ad aprire tecnicamente la Porta è stato Lucio Luzzetti, segretario generale del Comune dell’Aquila che dall’interno della basilica di Collemaggio ha spalancato il portone al pontefice. Fino a stasera sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria varcando la Porta Santa «sinceramente pentiti e confessati». APPUNTAMENTI RELIGIOSI Diversi gli appuntamenti in programma in queste ore. Ieri pomeriggio, l’arcidiacono del Capitolo Metropolitano, il
Con tre colpi bastone, con il bastone d’ulivo del Getsemani, consegnatogli dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa alle 11.28. “Apritemi le porte della giustizia” , ha detto il Pontefice prima dell’apertura secondo la preghiera rituale a cui viene risposto: “Voglio entrarvi e rendere grazie al Signore”. “È questa la porta del Signore” ha detto ancora il Papa per sentirsi rispondere: “Per essa entrano i giusti”. Dunque, le parole finali: “Entrerò nella tua casa, Signore” a cui è stato replicato: “Mi prostrerò in adorazione del tuo santo tempio”. Y3M/PRO Ansa
Baglioni: “Ho L’Aquila nel cuore”
Abiti sportivi, chitarra acustica pronta da imbracciare e una sequenza di accordi relativamente semplice: Sol, Re e Do per introdurre quella sua Strada Facendo che accompagna i suoi concerti da oltre 40 anni. Così, poche settimane dopo quel sei aprile di 13 anni fa, Claudio Baglioni si era presentato nella tendopoli di San Giacomo all’Aquila, dopo aver fatto visita anche ai campi di Centi Colella e Tempera. Poi un concerto in una piazza Duomo semideserta, piena zona rossa. E poi ancora, qualche mese più tardi, un’esibizione voce e piano all’Auditorium della Caserma di Coppito, in un passato che è un
