Da una parte, un delfino bianco con scritto Lina. Dal lato opposto, un altro delfino – contrapposto in modo identico e speculare – con scritto Marcello. Lo stemma biancazzurro al centro del box e una sciarpa su una delle pareti a ribadire una fede incondizionata riposta nei piedi di Sansovini. E in quello che offre il mare. Perché da oltre 20 anni, sei giorni su sette, Marcello Di Vito e suo figlio Rocco si mettono in acqua per sistemare reti e nasse e raccogliere i frutti da dividere scrupolosamente e rivendere al mercato ittico di Montesilvano.

Dischi vintage, wi-fi gratuito, stampanti che realizzano il faccione di Homer Simpson in 3d. Tutto ti aspetteresti da questo spazio, fuorché di trovare all’interno giovani imprenditori allo studio di soluzioni volte a rilanciare un asset tecnologico dalle potenzialità inesplorate. A via Roma, nell’area di coworking si parla di distretti spaziali, dall’impatto sul territorio delle multinazionali (Thales, Selex, Telespazio), da coniugare con l’apporto creativo delle piccole e medie imprese e, soprattutto, delle start up. Da questa sintesi può nascere un distretto aerospaziale, il settimo in Italia dopo quelli di Lazio, Campania, Puglia, Piemonte, Lombardia e Sardegna.

Kansas

Per chi scrive, il Kansas è una sorta di terra di mezzo. Una dimensione sospesa tra un passato appena lasciato alle spalle e un futuro che non riesce ancora a materializzarsi. Per miglia, in Kansas, per centinaia di miglia, può non accadere niente, al massimo una curva.  Eppure, due anni prima, avevamo visto un ciclista dell’Iowa morire, travolto da un pick up che transitava nel momento sbagliato proprio da quelle parti. Era il 2005 e la nostra Race Across America – la folle corsa in bici da un capo all’altro degli Usa – si era fermata qualche ora più avanti. Al

Una volta superato il Kansas, le miles to go diventano inferiori alle miles so far. E lì, dopo che hai preso il caldo arido del deserto del Mojave, il freddo delle Rocky Mountains in Colorado, e ti sei immerso nella magnificenza della Monument Valley, proprio lì, tra il vento che soffia senza sosta e i pollini nell’area ovunque…. lì capisci che la sola cosa che puoi fare è andare avanti. La pioggia dell’est non è mai stata un problema.  

Cambiano le mode e le cattedrali del divertimento si svuotano e chiudono. Oggi cadono a pezzi tra erbacce, macerie e rimpianti di serate indimenticabili Il tendone bianco è appoggiato come un ombrello semichiuso sulle travi portanti dell’area capoeira. Erba incolta e transenne divelte segnano l’ingresso di quello che una volta era un tempio della disco commerciale. Da un lato, la porta del parco Sirente Velino, dall’altro ettari di spighe allineate come filamenti d’oro. La generosità del grano che si fa bello per poi essere tagliato. Le palme finte, le transenne semidivelte e il vecchio bancone dei cocktail con la bandiera

«Pronto mi sente? Mi scusi, sono un po’ emozionata, e poi è la prima volta che chiamo in tv. Amo molto questa persona ma non ho il coraggio di rivelarmi: cosa dicono le carte?». Ogni notte, dalle 23 alle 6, sugli schermi di molte emittenti locali, scorrono tarocchi, simboli esoterici, tavoli colorati e amuleti, mentre i telespettatori rivolgono a maghi, fattucchiere o cartomanti domande di questo tipo. Incertezze sentimentali, carenze di affetto, ma anche difficoltà sul lavoro in questo momento di crisi. Oppure semplice curiosità. Questo tiene incollati moltissime persone, anche nella nostra regione, allo schermo. Un fenomeno che negli

Concepire una strategia territoriale comune per sfruttare al meglio il patrimonio tecnico e scientifico del nostro Paese nel settore spaziale. Una sfida che passa attraverso un percorso volto far emergere tutte le potenzialità economiche (dirette e indirette) legate alla presenza nell’Abruzzo aquilano di importanti realtà dell’Industria aerospaziale (Thales, Selex, Telespazio). Si è parlato di questo nell’ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, di Startup Meetup, un incontro – ospitato al coworking Strange Office di via Roma – finalizzato alla creazione di un Distretto aerospaziale della provincia dell’Aquila (Dapa). Un primo tentativo di delineare l’ipotesi di una cabina di regia pubblico-privata per

«Vossignoria non muoia signor mio, pigli il mio consiglio, badi a vivere, ché non può fare l’uomo peggiore bestialità in questa vita del lasciarsi morire così alla babbalà, senzaché nessuno lo ammazzi né altre mani lo finiscano fuorché quelle della malinconia». Le parole di Sancho Panza rivolte a un don Chisciotte in punto di morte, rivelano forse quello che è il senso di un libro che continua ancora oggi a ispirare progetti creativi. Uno di questi è “La mano nel cappello”, il film realizzato all’interno della Comunità per disabili XXIV luglio.

#‎ironman703‬ dopo ben 5 ore 44 minuti e 45 secondi il ‪#‎motasemperteam‬ e’ giunto a destinazione. Nel nuoto Fabio IUliano ha concluso la frazione in 57:39 nella bici Paolo Guetti ha messo il turbo e ha finito in 2:58:54 infine capitan Fabrizio Dell’Isola nella corsa con il tempo di 1:41:09. Chi scrive ha cercato di evitare di conseguire anche il secondo obiettivo di finire sotto le sei ore (il primo era quello di arrivare), perché ora tocca pagare a bere a tutti come da accordi.