Musica, non-poesia e flamenco venerdì ad Avezzano, in un’iniziativa in programma al caffè letterario “Vieniviaconme” in via Colaneri (accanto al municipio di piazza della Repubblica). Alle 19 ci sarà un incontro dedicato alla poesia spagnola contemporanea. A fare da sfondo, il volume “New York Andalusia del cemento-Il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni) del giornalista aquilano Fabio Iuliano. Il libro racconta la storia di un poeta, vittima della guerra civile spagnola, a cui sono bastati 38 anni per entrare nell’olimpo dei grandi della letteratura mondiale. “Some die just to live”, cantano

“Dream of unity” era lo slogan di una manifestazione che ho seguito a Daegu, in cui nel 2003 atleti del sud e del nord correvano con la stessa maglia. E la stessa atmosfera si respirava, tempo dopo, in un contesto analogo, sulle spiagge di Izmir. In Turchia e in Corea del Sud ho conosciuto giovani che sognano per se stessi e per i loro cari un futuro diverso. Mi auguro che le preoccupanti notizie che si accavallano in queste ore lascino intatti i sogni di questa gente. Quei ponti fragili tra L’Aquila e Seul https://t.co/YtZVC4L4tj pic.twitter.com/Z5OJL4WOsJ — Fabio Iuliano (@Motasemper)

La locandina li ritrae insieme, sorridenti, in un’altra vita. Entrambi con una chitarra a tracolla. Pino e Nello Daniele. Due fratelli da sempre uniti sul filo della sei corde. Un mix di suoni che sai a volte di jazz e di nostalgico blues, a volte di funk e ballabile groove. Perché Nello, più giovane una decina di anni, raccoglie e interpreta l’eredità del fratello in un tributo che sbarca in Abruzzo. Dopo il concerto-memorial del 18 marzo a Napoli, Nello e la sua band sbarcano al Teatro dei Marsi di Avezzano, in una data che rappresenta una sorta di “tappa

Le serie tv nel panorama culturale odierno occupano uno spazio fino a poco tempo fa impensabile. Ma come è nato questo fenomeno? L’aquilano Gianluigi Rossini ha provato a dare delle risposte. È nato cosi “Le serie tv” (Mulino), un volume che ha già ottenuto un buon numero di recensioni anche a livello nazionale. Come nasce questo lavoro e come si inserisce all’interno del suo percorso di ricerca? Ho iniziato a studiare la serialità tv alla facoltà di comunicazione della Sapienza, poi ho proseguito con un dottorato di ricerca qui a L’Aquila, dove grazie all’appoggio del professor Massimo Fusillo ho potuto

Le gru dei cantieri attivi disegnano i confini della processione del Venerdì Santo. Anno dopo anno, il corteo solenne si tuffa nella città ferita, in un percorso che cambia a seconda delle strade e dei vicoli tornati agibili. Stavolta, il canto del Miserere raggiunge piazza della Prefettura, passando per corso Vittorio Emanuele, per piazza Duomo e la cattedrale di San Massimo, davanti agli sguardi di migliaia di fedeli distribuiti alla meglio. Poi in via dell’Arcivescovado, per far ritorno alla basilica di San Bernardino, attraverso piazza San Marco e via Indipendenza. Una processione – rifondata nel 1954 dallo storico animatore Nicola

La musica dal vivo ha costituito il punto di forza dell'Irish Cafè, a partire dalla serata inaugurale, il 16 agosto 2009, scandita dagli accordi di Giampaolo Biondi e dei suoi Intrigo, una delle rock band dell'underground cittadino. Da quel momento, centinaia di artisti provenienti da circuiti più o meno grandi si sono alternati sul palco dell'Irish che non ha disdegnato spettacoli teatrali, presentazioni di libri o allestimenti contemporanei

Ripartire dalla propria terra. Tornare alle origini. Dare una svolta alla propria vita raccogliendo un’eredità di generazioni. Ecco che la storia di Matteo Griguoli diventa un esempio di quanto poco basti per rimettersi in strada. Di quanto poco serva per tornare quantomeno a camminare, anche se la salita è piuttosto dura e piena di sassi. Trentatré anni oggi, Matteo ha scelto di restare nella sua Paganica a lavorare cercando la maniera più efficace di tirare fuori qualcosa da quelle terre troppo spesso dimenticate. Un’attività tutt’altro che facile senza i consigli e l’esperienza tramandata dai nonni contadini. E dire che il

Dal campo della Cepa alle ville degli Arena ci sono poco più di cento passi. Mentre l’autobus circoscrive la cinta muraria del complesso che ospita la ‘ndrina dominante a Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, fai fatica a immaginarti come si svolga, nel quotidiano, la vita dei boss della ‘ndrangheta. Le terre confiscate sono proprio lì di fianco. È in questa zona che si concentrano i laboratori didattici di Libera Terra, portati avanti all’interno di campi sottratti alla criminalità organizzata per farne occasione di lavoro e sostentamento.

Dai cappelli gialli della cooperativa Terre Joniche spuntano i ragazzi dell’istituto Vico-Ovidio di Sulmona, ospiti di un campo lavoro in un viaggio finalizzato ad accrescere la consapevolezza sulle mafie. Arance da raccogliere, vivai da far fiorire, erbacce da estirpare e canali da ripulire su terreni confiscati alla ‘ndrangheta a Isola di Capo Rizzuto (Crotone). E il servizio di Max Carlozzo per Esperia Tv, un network digitale calabrese, è la prova che se ai nostri teenager riusciamo a dare gli stimoli giusti, i risultati sono sorprendenti.