Nei peggiori bar dell’Aquila / 17
8 Marzo 2019 Condividi

Nei peggiori bar dell’Aquila / 17

Carine le suggestioni del Natale, come le belle luci d’artista (le avranno rimosse poi?) che ti danno quell’atmosfera di calore anche se le temperature sono quelle che sono. A volte, decorazioni e giochi luminosi si propongono come un  invito a cercare un luogo accogliente e familiare, chiudendoti alle spalle il freddo mondo esterno con i suoi guai. Un po’ come fanno i danesi e i norvegesi, quando in inverno cercano il loro “Hygge”.

Basta però un’immagine a rovinare la strenna. E la colpa è tutta dei gestori del Rockers che, sotto le feste, hanno distribuito degli strani cappellini di carta, a metà tra i copricapo tradizionali cinesi e le riproduzioni di piramidi egizie.

Insomma, tutto salvo quello che dovevano rappresentare: degli alberi di Natale, con delle decorazioni in omaggio alla Meantime Winter Sun, la birra inglese distribuita in Italia dalla Peroni esclusivamente in fusti da 16 litri. Ambrata, dolce e al tempo stesso fresca, presenta aromi floreali e speziati con un mix di luppoli europei e americani. Insomma, i cappellini di carta non rendono giustizia a questo prodotto.


Ma non ditelo a Michele e Adriano. I due, Michele De Carlo e Adriano Giuliani, hanno inaugurato il marchio per la prima volta nel 2015, insieme a Gino Chiarizia. La passione per il rock li ha fatti incontrare, prima su qualche palco, tra Stratocater e Pearl. Poi dietro ai fornelli. La prima esperienza come bar – pub – pizzeria in XX Settembre. Poi, in via Cardinale Mazzarino, tra San Francesco e il Torrione.

Le Fender le trovi all’entrata, accanto a un basso e a una macchina da scrivere, che solo entrando ti fa sentire un po’ Bruce Chatwin. Di fatto, oltre a una selezione musicale incentrata principalmente sul rock, i ragazzi hanno deciso di abbracciare  vari progetti culturali, tra musica e letteratura. Uno di questi è il bar crawl. Una sorta di evoluzione dei vecchi “sepolcri”, una tazza ogni locale, sperando di restare in piedi.

Quello che sorprende è il numero di reperti sacri sulle pareti: locandine, biglietti, plettri, aste, bacchette.

C’è anche la locandina di una data degli Ska-p (ricordate il loro appello alla Legalizacion?). E ci sono anche i migliori concerti dei Coffee Shower, uno dei gruppi più quotati, dell’Aquila e del centro Italia, di cui Michele ha fatto parte per anni, come bassista. Lui suona anche la chitarra e va in giro dai tempi degli Spellcraft.

di Fabio Iuliano – Fonte: Virtuquotidiane.it