Si è parlato anche di Lithium 48 ad IndieLand, il parco giochi dell’indipendenza: un format radiofonico realizzato e condotto da Simone Mercurio. Un viaggio di 60 minuti intorno alla cosiddetta musica indie, indipendente, intesa  non come genere musicale “ma come approccio slegato da logiche meramente commerciali.  Il nostro obiettivo è far scoprire al pubblico mainstream, divertendolo, il meraviglioso mondo sommerso della musica alternativa e underground”. Il programma ha come partner Il Mucchio Selvaggio, la rivista online Flanerì ed è in onda anche sul canale YouTube Indieland Radio. Tra gli altri ospiti della puntata la giornalista Concita De Gregorio e la band Kutso.

“I sogni… quelli belli… bellissimi, sembrava essere tornato tutto come prima… poi ti svegli e pensi… me sa che è meglio che me rembriaco pure massera”. Marco ha poche parole ma efficaci. Anzi, dietro la consolle del bar Battistelli, dove Virtù Quotidiane prosegue il viaggio nelle serate karaoke dell’Aquila iniziato alla Tana del luppolo, una parola è poca e due sono troppe. Il suo impianto è sistemato proprio a ridosso dell’ingresso principale. Entrando è la prima persona con cui interagisci. Non ti serve dire neanche buonasera. Basta un titolo e un autore. Magari, se la canzone che vuoi cantare è

C’è una foto di Francesco Colantoni, dal titolo “L’Aquila in ricostruzione”, che rimbalza da una bacheca all’altra di Facebook in queste ore. La si trova, facilmente digitando l’hashtag #Abruzzoesto ideato come omaggio alla nostra regione, partendo dal punto di vista sociale per finire a quello paesaggistico. Nell’immagine, le nuvole sulla conca si aprono sull’area metropolitana che si estende tra gru e cantieri. «Alle centinaia di operai che ogni giorno lavorano per ricostruire», si legge nella descrizione dello scatto, divulgato proprio in occasione del ponte del Primo maggio. Quello stesso spirito che anima la due giorni del LoMaggio fest al parco del

Carlos Mandia intervista per Musik Leaks Fabio Iuliano, l’autore di Lithium 48, il racconto – basato su una storia vera – ambientato a Parigi. Sono tanti gli spunti musicali che vengono tirati in ballo in una chiacchierata che si conclude con l’esecuzione della registrazione di Present tense dei Pearl Jam. Musik Leaks viene presentato così sul sito ufficiale del format: è un magazine radiofonico nato da un’insana idea di Alfredo Montanarini, che non avendo, a detta di molti, una voce radiofonica quanto meno gradevole, ha demandato suo malgrado, la conduzione del programma ad un certo Carlos, pur di coronare il

Un terremoto. Vite spezzate. Vite intrecciate. Partenze e ritorni. Giuseppe Tomei getta uno sguardo limpido e razionale a quel che accadde prima, durante e molto dopo il terremoto che devastò L’Aquila nel 2009. Ha presentato il suo libro “Io non c’ero” a Sora nella libreria Universitas. Una storia nella quale si intrecciano amicizia, musica, radio e sentimenti. E crepe. Le crepe che dagli edifici e dal terreno si sono prolungate fin dentro le persone, fin dentro le loro vite e le loro emozioni. Quando poi pian piano il tempo è tornato a farci sentire utili agli altri e a noi

No, non te li immagini Afu-Ra e Jeru the Damaja, icone del rap e dell’hip hop della East coast statunitense, in giro per L’Aquila. Uno scatto al Castello, uno davanti alla Fontana Luminosa, un hamburger al Rockers prima di tuffarsi tra la gente del Bliss, a Monticchio, alle porte del capoluogo, per il concerto-evento organizzato anche in omaggio ai 15 anni del Check The Style, una delle associazioni di eventi hip-hop più attive e importanti d’Italia. Una serata in cui i due artisti di origine statunitense sono stati affiancati dai KMaiuscola, tra i maggiori gruppi rap nella Penisola. In scena

Una copia del Corriere della sera del 4 aprile 2009 trovata tra le macerie dell'istituto d'arte diventa il simbolo di un tempo che qui dentro si è fermato, come una fotografia scattata immediatamente dopo la scossa e alterata solo da qualche sporadico graffito lasciato qui e là nel sottoscala con della vernice rossa e un tratto frettoloso. È fuori che il tempo avanza senza tregua in una struttura dove, più che le macerie e i tramezzi divelti, a fare impressione è l’immagine della natura che usa ogni mezzo per riprendersi i suoi spazi, dalla forza di radici che si intrecciano alla dolcezza devastante di un fiore che fa breccia in un muro. La natura ha le sue regole e non può certo aspettare le dinamiche di una ricostruzione pubblica sempre più ostaggio di cavilli burocratici.

Alla fine della registrazione, tutti gli ospiti del Maurizio Costanzo show – più o meno famosi – hanno lasciato gli studi del teatro Voxon dall’ingresso laterale, uscendo uno alla volta a bordo di un’auto blu, con tanto di security a proteggerli da occhi indiscreti. Non lei, la soubrette sulmonese Francesca Cipriani, reduce dall’Isola dei Famosi, che ha deciso di affacciarsi a piedi a salutare gli oltre cento ragazzi giunti dalla sua Sulmona per registrare l’ultimo appuntamento della stagione del salotto televisivo più famoso d’Italia. Sono arrivati dal Vico, dall’Artistico e dal classico Ovidio, con due autobus, coordinati dalla professionista marsicana Simona De

Il Cpia (centro provinciale istruzione adulti) ha ospitato il giornalista Roberto Ciuffini (Il Centro/News-town)  per una lezione sulla black music. Per musica afroamericana (chiamata anche black music) si intende un termine generico usato per una varietà di generi musicali derivanti o influenzati dalla cultura degli afroamericani, dai generi Spiritual, Gospel, Blues, Jazz, Swing, Rhythm and blues, Rock and roll fino al Soul, Funk, Rap, Reggae e Dancehall, che per molto tempo sono stati una minoranza etnica rispetto alla popolazione degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, le varie tradizioni culturali si unirono con le influenze europee della polka, dei valzer e della musica