«La Fase 2 dipende ancora di più da tutti noi». Lo afferma Alessandro Chiappanuvoli Gioia, scrittore aquilano che ha dedicato alla sua terra numerose riflessioni in formato carta e taccuino. Una data, quella di ieri, significativa per molti cittadini che sono tornati al lavoro, con mezzi privati o pubblici rimessi in strada, non senza una serie di modifiche di sicurezza per il contenimento dei contagi. GLI SPAZI APERTI. Molte anche le persone che hanno ritrovato le aree parco finora chiuse. La maggior parte della gente in giro sembra rispettare le regole del distanziamento interpersonale introdotte dai Dpcm e l’utilizzo della mascherina, obbligatoria

In queste settimane di emergenza sanitaria ed economica diverse reti associative stanno lavorando sul territorio aquilano alla distribuzione di viveri, di beni di prima necessità alle famiglie che si trovano in difficoltà e ne hanno urgente bisogno. Altre associazioni stanno lavorando duramente sulla distribuzione di dispositivi di protezione, sul sostegno psicologico, sul supporto alle neo mamme o in contrasto alla violenza domestica. Parte da qui l’appello congiunto volto a diffondere numeri del raggio di azione  e a sostegno delle reti e delle realtà del territorio che, per la prima volta, si sono unite per combattere la povertà nell’emergenza Covid-19. LE

Legumi, riso e tonno, ma anche shampoo, bagnoschiuma e sapone. La Caritas dell’Aquila ha divulgato una piccola lista di beni di prima necessità che sono stati ritenuti di maggiore urgenza e di maggiore uso immediato. Dall’inizio della pandemia l’organizzazione diocesana ha registrato un’impennata di richieste, con numerose chiamate al centralino 0862-405169. Si parla di almeno di una trentina di richieste al giorno, anche da parte di persone che non si sono mai rivolte alla Caritias. C’è chi chiede un aiuto per fare la spesa, chi per vestire o pagare una bolletta. Per aiutare, si possono lasciare i beni richiesti in

Organizzare un concerto evitando assembramenti: quella che dovrebbe essere la regola, cioè la presenza di centinaia o migliaia di spettatori sotto al palco, o anche semplicemente di poche decine, ora, invece, è l’eccezione. Anzi, per ora è pura utopia. L’emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione globale del Coronavirus, passato in poche settimane da epidemia a pandemia, ha totalmente stravolto la nostra vita, così come i canoni della musica dal vivo e del mondo dell’intrattenimento in generale. Magari potessimo promuovere un concerto da dieci persone. Ora, purtroppo, non c’è garanzia neanche su quello. Vige il divieto di assembramenti e continuerà a rimanere tale

Sono dodici i protagonisti coinvolti nel concerto del 1 maggio organizzato dal magazine italiano The Walk Of Fame. L’evento, a cui parteciperanno attori, filosofi e musicisti, alcuni esordienti, altri già affermati, nasce dal grande amore che i giornalisti e i collaboratori del giornale nutrono verso il mondo della musica, dello spettacolo e della cultura in tutte le sue forme. Un appuntamento per tenere alta l’attenzione verso un settore particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria in itinere e che oggi, a distanza di quasi due mesi dall’inizio del lockdown non ha certezze né garanzie circa i tempi e le modalità di ripartenza. Una possibilità per mettersi in mostra,

Negli ultimi anni, erano stati in tanti a riempire  l’auditorium Renzo Piano e il piazzale del Parco del Castello, nei giorni a ridosso del primo maggio riempiti con musica e iniziative di sensibilizzazione sul lavoro e sui diritti umani targati LoMaggioFest. Quest’anno sarà tutto diverso, ma grazie alle tecnologie la nostra comunità non rinuncia a questo appuntamento. FACTORY SOUND C’è attesa per il live di Factory Sound, organizzato in collaborazione con Tsa e Paq Center (compagnia di danza), Alessio Colella e con i locali Irish Cafè, Monthy’s, bar del Corso che metteranno a disposizione le proprie pagine Facebook per rilanciare

Cantanti e musicisti di tutta Italia in concerto per Emergency: dal rock all’indie, dalle cover band a giovani cantautori, voci più o meno note apriranno le loro case per tre giorni di musica in favore delle attività che l’Ong sta portando avanti in risposta all’emergenza Covid-19. Dal 28 al 30 aprile saranno tantissimi gli appuntamenti sparsi in tutta Italia con C’è musica in casa per Emergency. L’iniziativa solidale vedrà coinvolti numerosi artisti che canteranno e suoneranno in diretta streaming sulle pagine Facebook, Instagram e Youtube dei tanti gruppi territoriali di volontari  sparsi in tutta Italia. Tre giornate di Musica in

“Shakespeare era un genio!” Una delle frasi più abusate nel mondo della cultura e dello spettacolo da secoli a questa parte, anche da chi le opere del bardo nato e morto a Stratford-upon-Avon non le ha mai lette o, peggio ancora!, non ha mai assistito a un loro degna rappresentazione a teatro. Questo il destino di una delle più grandi personalità della letteratura di ogni tempo e di ogni paese nonché, ad uno sguardo storico più ravvicinato,  uno degli esponenti principali del rinascimento inglese. Un genio a priori. Trentotto opere teatrali da lui composte nell’arco della sua fulgida carriera, drammi

Una dichiarazione d’amore. Per le nostre città, per il nostro Paese, per il mondo. Per il vivere uno al fianco dell’altro. Una nostalgia del futuro, al tempo del Coronavirus. Ecco Eu sei que vou te amar, una canzone composta da Vinícius de Moraes e Antônio Carlos Jobim, qui in una cover per pianoforte e voce con Piero Taballione e Barbara Bologna. «Prima delle restrizioni l’avevamo registrata, a distanza, senza pensarci troppo, e in questi giorni mi tornava in mente il testo, così profondamente aderente a quello che stiamo vivendo», scrive quest’ultima nel post di presentazione. Immagini delle nostre città, da Roma