L’Aquila, il centrodestra scende in piazza
Due lunghi drappi tricolori a coprire un lato di piazza Duomo. Mascherine e bandiere, sempre coi colori dell’Italia, distribuite tra i manifestanti, circa 300. Cartelli con scritte in stampatello a ricordare le categorie “dimenticate” dalle riforme di queste settimane: studenti disabili, ricercatori, medici specializzandi. L’inno di Mameli, scandito dai rintocchi della basilica delle Anime Sante. Anche il centrodestra abruzzese si è riunito all’Aquila nel giorno della Festa della Repubblica con manifestazioni simboliche contro il governo in oltre 70 città italiane, un modo per dare voce a quella che i principali partiti d’opposizione (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) hanno definito
E cantava le canzoni…
Trentanove anni sono passati da quella tragica notte. Dopo una serata nei locali, stava tornando a casa da solo, in auto. Alle 3.55, mentre percorreva via Nomentana, all’altezza dell’incrocio con via Carlo Fea, con la sua vettura invase la corsia opposta. Un camionista che sopraggiungeva nell’altro senso di marcia provò a suonare il clacson, ma l’urto con il mezzo pesante fu inevitabile. Il cantante batté violentemente la testa contro il parabrezza, sfondandolo, mentre l’impatto del petto sul volante e il cruscotto fu violentissimo. Di anni, Rino Gaetano ne aveva solo trenta. Quest’anno, infatti, avrebbe spento settanta candeline. Generazione dopo generazione, le sue
Che le misure anticontagio legate alla riapertura dei luoghi di culto avrebbero sollevato polemiche è un dato di fatto. Dal 18 maggio si è potuti tornare a messa con una minuziosa regolamentazione degli ingressi e delle fasi della celebrazione: gel per le mani all’ingresso, obbligo di mascherina, acquasantiere svuotate, niente segno di pace stringendosi la mano, posti contingentati e l’ostia consacrata da distribuire con i guanti. Una regola, quest’ultima, che non è stata certo accolta a cuor leggero da alcuni religiosi. E proprio ieri, nella chiesa di San Bernardino a piazza d’Armi, una giovane fedele si è trovata a rimarcare
Ingressi scaglionati, turni di apertura da rivedere, dispositivi igienici, specifiche di sicurezza imposte dalla normativa e dal comitato di verifica. Una corsa contro il tempo per garantire la riapertura dei principali musei abruzzesi, ma soprattutto per dare una continuità e futuro a questi laboratori di bellezza, anticorpi del male. Primo fra tutti a riaprire, più di una settimana fa, è stato il Museo nazionale d’Abruzzo, nel complesso architettonico dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, sito in Borgo Rivera, di fronte alla fontana delle Novantanove Cannelle. Una struttura tornata a inaugurare una nuova fase, dopo l’interruzione legata al coronavirus. Sabato dovrebbe essere la
Sbarca in Italia lo spettacolo “Il Gruffalò – A spasso col mostro”, tratto dal poema per bambini “The Gruffalo” della scrittrice e drammaturga inglese Julia Donaldson e illustrato da Axel Scheffler. Il libro, ora a teatro dunque, racconta la storia di un topo che passeggia nella foresta e incontra un mostro che appare come il frutto della sua invenzione. Il libro ha venduto oltre 13 milioni di copie e ha registrato anche una trasposizione cinematografica che ha ottenuto una nomination agli Oscar. Il nuovo musical, prodotto da Fondazione Aida Verona, Teatro stabile del Veneto e dal Centro Santa Chiara di
Cpia L’Aquila, lezione di inglese su Rai Scuola
Anche l’Abruzzo protagonista del progetto “La Scuola in Tivù – Istruzione degli adulti”. La trasmissione in onda su Rai Scuola (canale 146) dal lunedì al venerdì alle 11. Un percorso didattico di 30 puntate organizzato su quattro assi culturali: matematico, storico-sociale, scientifico-tecnologico, linguistico (italiano e lingue straniere). Ventidue lezioni, una per ciascuna delle competenze previste dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo livello, più altre 8 di approfondimento. Le 30 puntate sono rivolte agli adulti iscritti ai Centri provinciali di istruzione per adulti (Cpia) che sono quasi 230mila, di cui più di 13mila i detenuti che studiano nelle
Addio a John Peter Sloan
Addio a John Peter Sloan, l’insegnante d’inglese più famoso nella Penisola, grazie al suo rapporto con i media e i social. La notizia della morte improvvisa si è diffusa molto velocemente nell’ambiente teatrale meneghino, dov’era molto ben voluto dai colleghi. A Milano arrivò nel 1990 per fare una serie di concerti con il suo gruppo rock di allora, e in zona Loreto aprì la sua prima scuola nel 2011. Prima di espandersi a Roma e Menfi, in provincia d’Agrigento, dove viveva da alcuni anni insieme alla sua compagna e dove, oltre a insegnare, con una fondazione si occupava di cani randagi.
Cento chilometri di passione
Non ci sono parole se non “passione” per descrivere le tante iniziative e contributi dedicati alla Firenze-Faenza nella giornata del 23 maggio 2020, sabato nel quale si sarebbe dovuta correre la 48esima edizione della 100 km del Passatore, rinviata al 2021 causa pandemia Covid-19. Ben 1800 le persone che hanno intrapreso la “100 km di casa” per dare un segnale forte e chiaro dal “popolo della Cento”. Un mare di runner e appassionati tutti accomunati dal desiderio di condividere un evento universale, in grado di unire persone di ogni provenienza, ceto ed etnia, tutte accomunate dal grande senso di fratellanza
Fonte: Gazzetta.it – Proprio vero che la corsa ha mille risorse, forse più di qualsiasi altro sport. Pensiamoci bene: non si è mai parlato tanto di corsa come quando non si poteva tradurre le parole in fatti, cioè durante il lockdown. Ma anche lì i corridori, più che gli amanti di altre discipline, hanno tirato fuori gli artigli. Tapis roulant, scale del palazzo, giri (stile criceto) in giardino o negli spazi condominiali, terrazzi: tutto si è rivelato utile per sopperire alla corsa tradizionale e ai suoi benefici fisici e psicologici. Per non parlare dei famosi 200 metri consentiti attorno alla propria abitazione che