Ticket to Ride, pt. 18: viaggio al confine
16 Febbraio 2021 Condividi

Ticket to Ride, pt. 18: viaggio al confine

Nella diciottesima puntata di “Ticket To Ride” si parla di muri e confini, di barricate e limiti. Si parte con “No frontiere” (1995) un brano dei Litfiba, in cui le parole graffiano le coscienze denunciando l’inadeguatezza delle scelte politiche che fondano sull’umanità ferita i propri privilegi. Eppure basterebbe semplicemente accorgersi che al di là di specchi e frontiere ci sono altri uomini. Ma i confini tracciano rette o arzigogoli da secoli anche sulle carte geografiche, dove un tempo separavano non solo il conosciuto dall’ignoto ma addirittura il reale dall’immaginario, dove sia apriva l’inesplorato e il noto lasciava il passo al mistero nel punto preciso oltre il quale si poteva dire con certezza Hic sunt leones.

Per gli antichi il confine era sacro perché protetto da un dio, Termine. L’imperatore Adriano, quando decise di interrompere le guerre di conquista, costruì il Vallo, un confine che separava i territori ma univa gli uomini attribuendo chiaramente ad essi i territori a cui appartenevano. Anche le barricate sono confini, spesso tra la vita e la morte. “We made our love on wasteland and through the barricades” cantano in Through the barricades (1986) gli Spandau Ballet, che dedicarono questo brano ad un loro amico, Thomas Reilly, ucciso a Belfast da un poliziotto il 9 agosto 1983. Il testo racconta di una storia d’amore, osteggiata dalle rispettive famiglie, tra una ragazza e un ragazzo di religione opposta nell’Irlanda del Nord martoriata dalla guerra civile tra cattolici e protestanti.

Il mondo è pieno di muri, antichi o moderni, di pietra o di metallo, e Ticket to Ride vi porta dal Messico ai Balcani e fin sulla Muraglia cinese. E se la Natura è capace di sconvolgere i limiti addirittura tra il giorno e la notte, tra la luce e il giorno con il Sole di mezzanotte e le notti bianche, i confini gli uomini se li costruiscono anche dentro le città. Harlem è tradizionalmente limitato dalla 155a Strada e dal fiume Harlem a nord, dal Central Park North a sud, dalla Quinta Strada ad est. Il limite occidentale di Harlem è il fiume Hudson, che è limite della città, della contea e dello Stato di New York. Strade, fiumi e culture diverse, limiti e confini che si contendono lo spazio ma nulla possono quando nei locali il jazz riempie l’aria, la gente mangia soul food e per le strade convivono da secoli edifici di arenaria e grattacieli di vetro e cristallo. La Tedeschi Trucks Band, con la sua Midnight in Harlem (2011), col suo blues tradizionale quanto moderno, ci porta tra quelle strade dove si ferma la carovana di Ticket to Ride.

TICKET TO RIDE – Canzoni in viaggio. Puntata n. 18 del 16.02.2021