Entra nel vivo consueto appuntamento con la Perdonanza a San Basilio, che si svolge durante le celebrazioni dell’evento storico-religioso considerato precursore del Giubileo, che ogni anno all’Aquila celebra l’indulgenza plenaria che volle Papa Celestino V nel 1294. Un cartellone che ospiterà anche una presentazione del nostro “Black out – dietro le quinte del lockdown”. Dall’aperitivo a sera, sotto i pini della piazzetta di fronte al Dipartimento di Scienze umane dell’Università, quattro giorni di musica per tutti i gusti da mercoledì 26 agosto a sabato 29. Primo appuntamento con Giorgia Nanni, alias Gina. Viaggiando tra vecchi dischi e nuovi, i suoi djset sono

Raccontare il lockdown attraverso le varie forme dell’arte: musica, letteratura, cinema, teatro, dance, pittura, scultura, tv, radio, web. Questo è il tema portante del primo lavoro editoriale realizzato da The Walk of Fame, magazine specializzato nel campo dell’immaginario collettivo. “Black Out – dietro le quinte del lockdown” è una testimonianza dell’impatto avuto dalla pandemia di Covid-19 sull’universo culturale italiano, e non solo. Con riferimento al periodo clou, avutosi tra febbraio e giugno 2020, propone al suo interno interviste esclusive, riflessioni e articoli pubblicati dalla redazione di The Walk Of Fame durante quei giorni. Questi ultimi sono rimasti invariati nei tempi verbali affinché, nel rileggerli,

L’incontro con il finalista al Premio Strega 2020 Jonathan Bazzi, autore del libro di successo Febbre, e Pietro Turano, attore interprete di Filippo nella fortunata serie Skam Italia, seguito da un aperitivo a base di cocktail preparati da Yoichi, ha aperto ieri sera all’Aquila “Salotto Alfieri”, che fino al 6 settembre anima il prestigioso edificio di Piazza dei Gesuiti con anteprime del made in Italy, mostre di arte contemporanea, incontri con autori e degustazioni. L’appuntamento è stato preceduto dalla presentazione del gioco da tavola “Celestino v – amici e nemici“, con la partecipazione di figuranti in abiti d’epoca. Promosso dall’associazione

Il canto della rinascita “d’acqua e di pietra”, ma soprattutto nel segno del fuoco che arde a Collemaggio, al termine di un cammino di otto giorni, dall’eremo celestiniano di Sant’Onofrio a Sulmona sulla strada che Pietro Angelerio affrontò alla fine di agosto del 1294, per arrivare all’Aquila e vestire le insegne da Papa. Nel segno del fuoco, come quello che ha oltraggiato le nostre montagne, lasciando una ferita ancora aperta negli occhi degli aquilani. Non a caso, l’accensione del tripode della Pace a Collemaggio, è stata affidata al capitano Glauco Perilli del IX reggimento alpini, Marco Di Girolamo, volontario della Protezione civile, e Giorgio Lucci, vigile

Nei primi mesi di quest’anno Dance of the Clairvoyants, uno dei nuovi pezzi dei Pearl Jam è diventato realmente profetico. Il brano – inciso e divulgato in tempi non sospetti per lanciare il nuovo album della band di Seattle – si è trasformato in un inconsapevole messaggio subliminale ad anticipare un tempo sospeso e indefinito nel descrivere una società fatta di individui “intrappolati ciascuno nella propria  scatola” mentre i numeri del calendario continuano a cadere sul pavimento. Enne (Zerobook 2020), il nuovo libro del giornalista Piero Buscemi, redattore della testata giornalistica Girodivite, racconta il mondo da una di queste scatole all’interno della quale si è ritrovato

«Abbiamo scelto di concentrarci su 46 tra le sue poesie, tante quanti gli elettroshock subìti da Alda Merini nel corso degli anni». Alessio Boni introduce così l’atto conclusivo del Festival internazionale di mezza estate di Tagliacozzo, un concertato a due che lo vede in scena con Marcello Prayer, in un omaggio ai versi e alla vita della poetessa milanese. Luci soffuse, voci che si alternano in una scaletta che lascia spazio all’improvvisazione «quasi come se fosse una jam session jazz», assicura l’attore, e poi proiezioni di spezzoni di video in cui è la stessa Merini a cantare e a parlare

Ha senso parlare di smart working d’emergenza con uno come Victor Pérez? Regista, attore, storyteller, artista degli effetti visivi, da anni ha fatto dell’Aquila, la sua città di adozione, la base per elaborare le sue produzioni, da sviluppare poi in sinergia con partner che lavorano in contemporanea da più Paesi nel mondo. Una condizione, di fatto, legata più che altro alla velocità della fibra ottica e alle dinamiche del cloud computing. Infatti, gli ultimi mesi, quarantena compresa, sono stati particolarmente produttivi per il 39enne andaluso vincitore lo scorso anno del David di Donatello per gli effetti visivi del film “Il

Girodivite, testata di informazione online “segnali dalle città invisibili” ha pubblicato un ebook edito da ZeroBook, diffuso gratuitamente. Il lavoro viene presentato così: “Appena è scoppiata la quarantena in Italia, noi sapevamo già qual era il nostro compito. Non c’è stato bisogno che qualcuno ci dicesse cosa fare né di lunghe riunioni di redazione in cui dover decidere. Il nostro compito era informare, come sempre, e magari provare ad alleviare la costrizione alla quale eravamo tutti tenuti, attraverso l’intrattenimento online. Noi da sempre siamo una testata online, i ragazzi e le ragazze che collaborano con Girodivite utilizzano abitualmente Internet per qualsiasi cosa –

Quello che ciclicamente si vede in Italia è un gioco tragico e pericoloso che si chiama “odio sociale a orologeria”. Aizzare in maniera strategica un’ampia fascia di italiani, i “moderati”, gli impauriti, quelli che un tempo era la piccola e pericolosa borghesia, contro un nemico preciso, attraverso mirate campagne di stampa e tv, dichiarazioni ad effetto, per evitare soluzioni, che comporterebbero scelte e costi, che questa classe politica non è capace di fare da tempo. L’unica scelta, poi, son le chiusure e il pubblico ludibrio. Allora sull’altare delle vittime sacrificali periodiche arrivano i runner, poi chi viaggia, gli immigrati, poi