Giuseppe Conte con “Non finirò di scrivere sul mare” (Mondadori), Alberto Rollo con “L’ultimo turno di guardia” (Manni) e Antonio Maria Pinto con “Tutte le poesie” (Oèdipus). I tre finalisti della sezione A, dedicata alla poesia edita, sono stati decretati vincitori ex aequo della 19ª edizione del Premio internazionale L’Aquila Bper Banca intitolato a Laudomia Bonanni. Una cerimonia particolare che, nel rispetto delle restrizioni anti-Covid, si è svolta da remoto, su una piattaforma web ospitata dai canali internet e social del Premio. Presenti alla diretta, moderata da Eva Martelli, due dei vincitori, Rollo e Conte. Il riquadro di Antonio Maria

All’uscita del Dpcm che chiudeva cinema e teatri, aveva sbarrato le porte del Teatro Zeta con tanto di lucchetto e si era fatto riprendere con un nastro adesivo alla bocca. Ora sotto agli occhi c’è una mascherina, ma è come se quel nastro ancora ci fosse. Manuele Morgese, direttore artistico dello spazio di Monticchio, non si rassegna al fatto di restare con le mani in mano in attesa di nuove disposizioni. «Al momento, la riapertura dei nostri spazi non è neanche in discussione», rimarca. «Addirittura c’è chi pensa di utilizzare cinema e teatri chiusi come luoghi in cui somministrare i vaccini».

“Una cosa è certa: al termine di questa pandemia, i buoni diventeranno più buoni, i cattivi più cattivi, i ricchi più ricchi e i poveri più poveri”. È la considerazione del professor Francesco Barone, docente all’Università dell’Aquila, con all’attivo oltre 50 viaggi umanitari in Africa, portavoce in Europa del premio Nobel per la Pace Denis Mukwege, che ha denunciato una catastrofe umanitaria in atto in Congo, con centinaia di migliaia di donne violentate, oltre quattro milioni di sfollati e sei milioni di morti. “Un insegnamento da trarre da tutta questa tremenda e tempestosa esperienza”, continua Barone, “consiste nell’esatto contrario della scelta solitaria

La puntata di questa settimana di Kubla Khan vede per protagonista “Piano Universo”, il nuovo album di Greta Cipriani, in arte Greta Margareth, pianista, cantante, compositrice, scrittrice e poetessa abruzzese originaria della Marsica e diplomata in pianoforte al Conservatorio “Casella” dell’Aquila. Vive a Roma e si è autoprodotta il suo ultimo lavoro: un interessante e innovativo esperimento che unisce la musica classica (la sua formazione è vicina a Prokofiev, Piazzolla, Liszt, Chopin, Mozart) al pop-rock e agli effetti elettronici. Nel 2017 Greta ha vinto uno dei più grandi contest per la musica emergente, il “Tour Music Fest”, con il singolo

Gli italiani all’Oscar, il rock alternativo, la favola degli Audioslave e tanto tanto altro in questa puntata di The Walk of Fame Week, sette giorni di cultura, spettacoli e intrattenimento solo su www.rtradioterapia.it  

MARADONA

Dal film di Kusturica escono fuori due grandi rimpianti o, se volete, sensi di colpa: quello di non essere diventato un giocatore ancora più forte di quello che è stato e quello di non aver visto crescere le figlie che pure gli erano accanto. Le cause di tutto questo hanno riempito le bacheche dei moralisti che anche oggi hanno avuto un facile bersaglio. Però se giudichiamo una persona solo con la lente del moralismo non si salvano neanche Mandela o Martin Luther King (non esagero).

“Vieni qui come sei, come eri, come voglio che tu sia. Come un amico, come un vecchio nemico. Bagnato nel fango, imbevuto nella candeggina. Come un vecchio ricordo”. Le parole di Kurt Cobain in “Come as you are” ci introducono nel tema della sesta puntata di Ticket to ride – il programma di Radio L’Aquila 1 condotto da Antonella Finucci, Valeria Valeri e Fabio Iuliano – un piccolo viaggio entro i confini dell’autenticità, definiti da canzoni e spunti letterari. Il doppio è una figura fondamentale nella storia della cultura letteraria di tutto il mondo: la maschera indossata dagli attori del teatro antico era il mezzo che

«Cos’è l’autunno secondo noi? L’autunno, secondo noi, è vento, zuppa, castagne, freddo, mandarini, colori, pioggia, zucca, Halloween e uva pizzutella». All’Aquila, il piccolo laboratorio del centro diurno dell’Aptdh si riempie di foglie colorate da attaccare su un cartellone bianco a corredo del “brainstorming” autunnale. Ora lavori manuali, ora muffin salati da preparare e le giornate vanno avanti anche in questo tempo così strano. «Siamo aperti», spiega la presidente Anna Rita Felici, «andiamo avanti. Cerchiamo di rispettare tutte le regole, per i ragazzi che frequentano è importante la socializzazione, la realizzazione di tanti lavori». L’alternativa sarebbe lasciare a casa gli assistiti, non

«Urgente, immediato sostegno per alcuni ragazzi autistici intrappolati in casa all’Aquila con i genitori Covid positivi e in difficoltà». L’appello arriva da Marco Valenti, direttore del Centro di riferimento regionale per l’autismo all’ospedale San Salvatore. Attraverso i suoi canali social, il professor Valenti giudica necessaria «una risposta istituzionale da regime emergenziale, che metta in priorità la vita dei ragazzi. Prego chiunque rivesta incarichi pubblici e funzioni organizzative sul territorio, sia in ambito sociale che di volontariato, di entrare in contatto con noi e affrontare il problema». Tra i primi a rispondere l’onorevole Stefania Pezzopane. Più in generale, tutte le famiglie che hanno