“La forza della musica che da una piazza può arrivare in tutto il mondo e unirci”. Il messaggio dello spot Rai per l’Eurovision Song Contest. Un evento nell’evento, Rockin’1000 la band più numerosa del pianeta in piazza San Carlo, a Torino, per registrare lo spot dello show: 500 musicisti di tutta Europa hanno eseguito un’inedita versione del “Te Deum”, sigla storica dell’Eurovision, arrangiata in chiave rock. I musicisti, amatori e professionisti, si sono poi esibiti sulle note di “Give peace a chance” di John Lennon, un momento dedicato alla musica e alla Pace, tema della 66esima edizione. “Una figata pazzesca”. Ha esclamato il

Una corsa tra le vigne del Chianti. E perché poi? In realtà non ci vuole poi tanto a trovare un collegamento che dia un senso originale e non scontato a questo Chianti Ultra Trail, con partenza e arrivo a Radda, un piccolo borgo dell’entroterra senese. Il simbolo è quello del gallo nero, scelto come marchio del logo del consorzio del vino chianti classico. E l’origine di questa icona deriva da un’antica leggenda. Si narra che al tempo delle lotte medievali Firenze e Siena, spesso in guerra per il possesso di questo preziosissimo angolo di Toscana ed entrambe stanche di battaglie

«La gente ha addosso i tempi di Netflix e dei social network e il teatro non può non tenerne conto». Parola di Arturo Brachetti, trasformista, attore, illusionista e regista teatrale tra i più acclamati al mondo, in tournée con il suo one-man-show “Solo”, che ha fatto registrare quasi 500 repliche. Dopo oltre 500mila spettatori in quattro stagioni, innumerevoli sold out e standing ovation, “Solo” ha ripreso dunque il suo percorso per la quinta stagione e arriverà anche in Abruzzo con un doppio appuntamento al teatro Massimo di Pescara per giovedì 31 marzo e venerdì 1° aprile alle ore 21, in

Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina, né la sua libertà, a noi, giovani fratelli, il destino sorriderà ancora». Le note dell’inno, scandite dal vivo, rimbalzano sul blu e giallo della bandiera, in un testo ispirato da una poesia scritta nel 1862 da Pavlo Chubynsky: «I nostri nemici scompariranno, come rugiada al sole, e anche noi, fratelli, regneremo nel nostro Paese libero», si legge ancora sugli spartiti dell’inno che questo pomeriggio, alle 17.30, precederà il calcio d’inizio della Partita del cuore, allo stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia, organizzata per raccogliere fondi in favore dei più piccoli. LA RACCOLTA. L’intero ricavato confluirà nella

Due squadre in campo, ma un unico colore a giocare. Anzi due, il giallo e il blu della bandiera ucraina in un appuntamento sportivo volto ad aiutare i bambini colpiti dalla crisi bellica in corso. Sabato, lo stadio gran Sasso d’Italia ospiterà una partita del cuore tra la nazionale artisti Tv e le vecchie glorie del calcio italiano allenati da Nicola Pirozzi, ex sindaco di Amatrice. Un pomeriggio di sport e solidarietà (l’incasso sarà devoluto ai bimbi ucraini) al via alle 15.30, con i saluti istituzionali prima di uno spettacolo dei falconieri e di un miniset musicale a cura della

Soffre l’export abruzzese, sia sulla base dei dati degli ultimi mesi, sia in ragione delle possibili ripercussioni della crisi-russo ucraina. Questo il bilancio tracciato dalla Cna Abruzzo, secondo uno studio realizzato da Aldo Ronci sulla base di dati Istat. “L’ultimo trimestre 2021 – si legge – consegna un percorso che procede a passo di gambero”. “Mentre il conflitto provocato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia moltiplica le previsioni negative per la nostra economia soprattutto sul fronte delle esportazioni – scrive l’associazione artigiani – è tempo di bilanci: e il risultato è assolutamente negativo. Un indietro tutta che consegna alla nostra

La comunità aquilana continua a mobilitarsi in favore delle popolazioni ucraine provenienti dalle aree interessate dal conflitto. Non solo aiuti umanitari, molti già arrivati a destinazione, ma anche momenti di riflessione, attraverso il dibattito, l’arte, il teatro e il cinema. Come la tavola rotonda alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa dal titolo “Conflitto in Ucraina, corridoi umanitari, crimini internazionali”. Tra i relatori Flavia Lattanzi, di famiglia aquilana, dove ha anche studiato, ex giudice del Tribunale internazionale per i crimini in ex Jugoslavia. SCUOLE Tante le classi di scuola primaria e dell’infanzia i cui docenti sono al lavoro per iniziative di

Accoglienza in alloggi del capoluogo o nei paesi vicini. Raccolta di alimenti, farmaci e beni di prima necessità, progetti educativi. Partita del cuore, ma anche incontri con atleti ucraini ospiti del territorio. Non si fermano le iniziative di solidarietà da parte della comunità aquilana in favore delle popolazioni colpite dalla crisi umanitaria conseguente al conflitto russo-ucraino. Moltissime le adesioni da parte degli abitanti del capoluogo, anche in ragione di quanto ricevuto durante la difficile esperienza del terremoto, di cui tra qualche giorno ricorrerà il 13° anniversario. Da queste parti, si sa bene cosa voglia dire perdere tutto nel giro di

«Una canzone non sopporta l’insulto del tempo: il tempo lo ferma”, scrive Roberto Vecchioni in coda alla prefazione del libro che porta il suo nome, insieme al commento di alcuni tra i brani più significativi della sua discografia. E poi, poco più avanti: «Perché una canzone è il riflesso dell’anima e l’anima se ne frega del tempo. Non sa nemmeno cosa sia». Vecchioni parte da qui, da questo “pezzo chiuso” che fin dai tempi antichi si chiama canzone e ha raccolto in sé le emozioni intime e i racconti corali. Leggi anche: La lezione di Euridice Un “pezzo chiuso” che, a