Quattro ore al giorno attaccati a una macchina. Un giorno sì e un giorno no. «Tutti i dializzati vanno di sicuro in Paradiso, perché la loro parte di Inferno l’hanno già avuta qui». E Maurizio Videtta non parla per sentito dire. Dal 2008, da quando gli è stata diagnosticata insufficienza renale, ha passato anni particolarmente difficili. Una simbiosi con l’emodialisi che non si è fermata neanche col terremoto: la mattina del sei aprile, nel giorno più difficile per L’Aquila, è stato costretto a raggiungere in tutta fretta l’ospedale di Atri per proseguire la terapia, tralasciando la conta dei danni a casa

Era da poco finita la guerra, e questa terra portava ancora i segni di anni difficili. Nonno Michele andava di paese in paese sospingendo un carretto che fungeva, nello stesso tempo, da mezzo di locomozione e da bottega. Era un esperto nella molatura e nell’affilatura delle lame e chiunque nei paraggi avesse bisogno, sapeva dove trovarlo. Nella Marsica, di fatto, di arrotini ambulanti non se ne vedevano molti. Col tempo, Michele Stasio, riuscì a consolidare la propria attività, tramandando la tradizione sino ai suoi nipoti. Un testimone raccolto da Alessia e Daniele Mari. Ventinove anni lei, venticinque lui, hanno ascoltato

«Va bene, hai vinto e sei bravo…mo’ pitta, però». Quando il sogno di una vita fa i conti con gli impegni di lavoro. Le opportunità che non aspettano, ma neanche i datori di lavoro. Ma andiamo con ordine. Nei mesi scorsi, il Centro sperimentale di cinematografia ha raccolto storie e ritratti di giovani dai 15 ai 30 anni. Un’altra dichiarazione d’amore alla città attraverso vicende e aneddoti di ragazzi che restano legati a questa terra nonostante le difficoltà economiche e sociali post-sisma. Tra le storie proposte c’è quella di Davide Madonna. Un documentario di 11 minuti realizzato da Manuel De

Appena trovato un maestro, Eddie Vedder ne perde un altro. Un ennesimo luttoso nasconde dietro al testo di Long Road, quello di Clayton Liggett, suo insegnante di recitazione alle scuole superiori di San Diego. Ricevuta la notizia, torna in postazione agli studi Bad Animals e prende a suonare lo stesso accordo ripetutamente, “come una campana che suona a martello. Se n’era andato uno dei nostri, di quelli buoni”. Per un chitarrista come Neil Young quello è un invito a nozze: subito parte l’improvvisazione, anche se la versione poi pubblicata su cd taglierà buona parte di quell’introduzione. “Dobbiamo aver suonato quell’accordo

Aprire all’Aquila uno sportello “informa-giovani”, una struttura dove smistare progetti e forza lavoro all’interno del microclima delle piccole e grande imprese. È questa una delle idee emerse nella serata conclusiva di “Onda di innovazione”, il confronto periodico con l’economia del territorio e con il mondo delle start up promosso dall’associazione “L’Aquila che rinasce”.

Dopo gli ultimi attentati rivendicati dall’Isis, si è parlato ancora una volta a sproposito di un’invasione islamica in Italia. La giornalista Mara Cinquepalmi ha realizzato alcune infografiche partendo dai dati dell’indagine Appartenenza e pratica religiosa tra i cittadini stranieri, pubblicata a ottobre del 2015 dall’Istat. Uno studio che aiuta a conoscere il fenomeno migratorio e i processi di integrazione attraverso l’analisi della componente religiosa e di genere in Italia. Tra il 2011 e il 2012, secondo le stime campionarie dell’Istat, il 56,4 per cento dei cittadini stranieri con più di 6 anni e residenti in Italia si è dichiarato cristiano: si

Continua la fase sperimentale dell’Ep “Rec sessions”, le tracce registrate nello studio aquilano nella stagione 2014-2015. L’aggregatore online Record Union ha spinto le canzoni di Fabio Iuliano su iTunes, Amazon e su Spotify. Da Lucía Martínez a Dedicated to myself, con Passando, Last tango e I can’t feel it

Da oltre un anno, ci siamo abituati a queste strane gigantografie che spuntano da recinzioni, impalcature e ponteggi dei cantieri del centro. Un’esposizione temporanea in continuo movimento, le cui location appaiono e scompaiono seguendo i ritmi e l’evoluzione della ricostruzione post sisma. Ora, grazie a una speciale applicazione (App) sui telefonini sarà possibile orientarsi tra le opere. Queste installazioni sono il frutto di un importante progetto di arte pubblica ispirato e sostenuto da ArtBridge, organizzazione no-profit di arte pubblica con sede a New York, che utilizza le impalcature, le recinzioni e i ponteggi presenti nel tessuto urbano come tele bianche

Prendiamo uno scenario futuro – lontano ma neanche troppo – in cui L’Aquila, risolti i problemi legati alle risorse per la ricostruzione, riesce a garantire una disponibilità di alloggi tale da ospitare almeno 150mila persone. Una circostanza senza dubbio positiva, dopo anni di enormi difficoltà legati alla carenza di case o anche di posti letto. Una circostanza, tuttavia, che mette già da ora il capoluogo di fronte un bivio: o si fanno sin da ora le scelte giuste dal punto di vista economico e programmatico, oppure questa città rischia di ripiegarsi su sé stessa, riducendosi nell’arco di qualche anno a