Parigi, il riot act dei gilet gialli
Parigi e la Francia escono devastate dal «terzo atto» dei gilet gialli, la protesta contro il caro carburante che si è trasformata in una sommossa di piazza contro il governo Macron. Un nuovo bilancio della prefettura di Parigi sulla giornata di ieri, con le violenze durante la manifestazione dei gilet gialli, parla di 133 feriti e di 378 persone fermate. Ad Arles, nel sud del paese, un automobilista è rimasto ucciso in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei gilet gialli su una strada di provincia. È la terza vittima dall’inizio del movimento, due settimane fa.
Dal 23 al 26 maggio 2019, i cittadini degli Stati Membri dell’UE saranno chiamati al voto per eleggere i 705 membri del nuovo Parlamento dell’Europa a 27 Stati Membri, 46 in meno rispetto all’UE a 28. I seggi attualmente occupati dal Regno Unito saranno ridistribuiti tra 14 Stati Membri. L’analisi di candidati e programmi permetterà di scegliere i rappresentanti più idonei a guidare l’UE attraverso le nuove sfide del progetto unico condiviso basato su cooperazione pacifica. Consapevolezza, informazione, trasparenza, senso civico, partecipazione attiva sono le parole chiave di questa campagna di comunicazione istituzionale. Obiettivo è l’assunzione di responsabilità delle nostre
Fonzi: vi racconto il mio concerto per Mandela
In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Nelson Mandela, il compositore aquilano Stefano Fonzi dirigerà l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai in un’opera omaggio da lui composta, su indicazione del Moncalieri jazz Festival. L’opera musicale teatrale, dal titolo Madiba (il nomignolo col quale Nelson Mandela veniva chiamato all’interno del clan dell’etnia Xhosa) verrà eseguita in anteprima mondiale oggi, nell’Auditorium Toscanini della Rai di Torino. Sul palco solisti d’eccellenza come Fabrizio Bosso alla tromba, Rosario Giuliani al sax e l’attesissima Simphiwe Dana. La cantante sudafricana, attivista di Amnesty International nella campagna #Africaisnot4sale, farà parte della serata, insieme ad altri ospiti
Amore e rugby, due scozzesi da serie A
Una coppia scozzese da serie A per i colori neroverdi. L’Unione Rugby L’Aquila e le Belve neroverdi, formazioni aquilane militanti nel campionato di serie A maschile e femminile, sono accomunate questa stagione dal tesseramento di due fidanzati provenienti dalla nazione del cardo. L’arrivo nell’Unione dell’apertura 23enne Jack Anderson, che nonostante la giovane età, può vantare esperienze internazionale acquisite in Nuova Zelanda (2013), in Irlanda (2015), nella Scottish national 2 (2016) e nel campionato svedese con i Stockholm Exiles, ha infatti favorito l’approdo alle Belve neroverdi allenate da Mario Di Giovanni della compagna Kelshey Swift, ala che domenica scorsa ha esordito
All’inizio dell’autunno – più o meno il periodo della notte dei Ricercatori – non era insolito veder girare uno strano gruppo di persone tra via Garibaldi e piazza Regina Margherita. Una reflex microfonata, un paio di cuffioni gialli vintage e un cellulare al seguito. A chiudere il gruppetto, due musicisti: Lorenzo Di Pasquale (Amelia) e Federico Vittorini, frontman delle Lingue Sciolte. Sullo schermo del cellulare il testo di una canzone, rime baciate irregolari ad accarezzare il presente morbido delle notti aquilane: «È troppo tempo che non mi prendo sul serio e penso che… se è tutto sbagliato, la colpa è del vino…». Obiettivo della mini-troupe, fermare quanti
Sguardo sul mondo col cinema d’essai
Dai riflettori sulla questione palestinese, alle diverse prospettive individuali, passando per “L’uomo che uccise Don Chisciotte”, il travagliato ultimo film di Terry Gilliam. L’Aquila Film Festival torna a proporre la tradizionale rassegna d’essai con sei appuntamenti a ingresso gratuito in programma al palazzetto dei Nobili il giovedì, dal 15 novembre al 20 dicembre. Un’iniziativa che va un po’ a colmare un vuoto nel capoluogo che, dopo il terremoto, non ha mai trovato alternative a strutture come il cinema Massimo, il cinema Don Bosco o l’Imperiale, tuttora non fruibili. Per quegli spazi passavano le principali pellicole d’essai del momento. Si parte,
«Che mondo sarà nel 4038 e cosa sarà stato di noi? Cosa ne sarà dei sentimenti spontanei, dei sussulti del cuore, più in generale, dei rapporti umani?». La penna di Viola Di Grado, attraverso il suo romanzo “Bambini di ferro”, si confronta con questi punti di domanda. Il risultato è un potente racconto giocato in un vertiginoso oscillare tra la più antica tradizione buddhista e la gelida essenza hi-tech di un futuro che è già presente. La giovane scrittrice è stata all’Aquila per parlare del suo libro, insieme allo scrittore Stefano Carnicelli e all’attrice Barbara Bologna che ne ha letto
Olive, la raccolta disincantata in campagna
Mi chiamo Fabio ma una volta mi chiamavo Aine di Berucci e, a chiunque incontrassi, dicevo appunto: “Mi chiamo Aine di Berucci e ho cinque anni e mezzo”*. Erano tempi difficili, quelli. Una volta un bambino ha cercato di vendermi un pezzo di bosco. Sì, proprio un pezzo di bosco, per sole cinquecento lire. Io gli affari li fiuto. Cavolo, diventare proprietario di un pezzo di bosco per cinquecento lire è una cosa che non capita tutti i giorni. Il problema, però, che una volta comprato, mi sono dimenticato di farmi dare l’indirizzo. Da sempre, il mio rapporto con la campagna
Mieli: conflitti in Europa di nuovo possibili
La fine della Grande Guerra avrebbe dovuto segnare un punto di svolta negli equilibri dello scacchiere internazionale. E invece rappresentò una tappa di un percorso intricato che, alimentato da nazionalismi e ideologie, portò dritto dritto alla Seconda guerra mondiale. La pace non si può dare per scontata. Né allora né oggi. «A noi sembrò, fondando l’Europa, che si sarebbe posta la parola fine a tutte le guerre, almeno nel nostro continente. Oggi, purtroppo, la situazione è ben diversa», valuta Paolo Mieli, storico ed ex direttore del Corriere della Sera intervenuto all’Aquila in occasione del convegno “L’Italia della Vittoria, a cento anni dalla