NON SOLO UN GIOCO

Sì lo so è solo un gioco per bambini (o bambini un po’ cresciuti). Ma è dai bambini che impariamo l’arte di correre anche quando ti fanno male le gambe. Fino a quando non senti il fischio finale

Parole & Suoni: Lorca

!Oh guitarra! Corazón malherido por cinco espadas Accade, a un certo punto una cosa inconsueta. Il giovanotto che per circa un’ora ci ha scorrazzati su e giù per le scale della Huerta de San Vicente, ultimo domicilio conosciuto di Federico García Lorca, invita i visitatori a sedersi al pianoforte del poeta. «Se avete in testa una bella melodia suonatela pure» dice indicando la mitica tastiera che fu percorsa, sembra, anche da Manuel de Falla. Tutti sono assaliti da una improvvisa timidezza. Fanno un passo indietro i turisti spagnoli, entrati nella casa-museo con de vozione religiosa. Al pianoforte non sederà nessuno

Sul palco le Impronte d’autore, con una scaletta che rende omaggio a Francesco Guccini e Fabrizio De André. Alla batteria, un musicista che si attesta come minimo comune denominatore tra i due cantautori e molti, molti altri: parliamo di Ellade Bandini e le sue migliaia di collaborazioni discografiche e live. Un sessionman d’altri tempi, quando le registrazioni in studio le portavano a termine proprio loro. “Si tratta di un percorso di un signore di 75 anni”, spiega parlando di se stesso in terza persona: “Un batterista che ha suonato fin da bambino iniziando dalle sale da ballo e che ha poi inciso più di mille dischi, raccontando aneddoti

“Il segreto è muoversi, non si viaggia per partire, ma per andare da qualche parte. E io sono qua”. “All’umor non si comanda”, in scena sabato 6 novembre (ore 19) a Spazio Rimediato, teatro off dell’Aquila, si propone come una cartina tornasole del mondo in cui viviamo, della società di cui facciamo parte. L’autore trae ispirazione dalla scrittura e dal pensiero di Samuel Beckett, in particolare dall’opera “Aspettando Godot”, rappresentando sulla scena un paradosso, un assurdo se visto dalla prospettiva del senso comune. Il concetto di trasformismo dell’artista stesso nella società odierna e il fatto che non è tanto l’artista ad essere importante,

Onorato di essere parte, con un breve saluto dall’Italia, della diretta di lancio della 50esima maratona di New York (durante la cerimonia di apertura) #NYCMarathon – Il video    

L’arte resta sempre quella di virare le luci al grigio. Quella di imparare a giocare con tutto quello potrebbe farci disperare. E la storia di Cornelio, il protagonista di “Sclero. Il gioco degli imperatori” (Sperling & Kupfer), è la storia del suo autore Edoardo Vecchioni. Così come la storia di tutti noi, specie in questo momento denso di incertezze. Cornelio è un sognatore ostinato, abituato a respirare la vita a pieni polmoni. Una notizia di carattere medico mette il fermo immagine ai suoi sogni: scopre dall’oggi al domani di avere la sclerosi multipla. Sembrerebbe comunque pronto per affrontare questo terribile

La fotografia non è più così impietosa rispetto a quella dello scorso inverno. Ma gli effetti delle misure di contrasto alla pandemia sulle tasche delle persone delineano quasi un “long Covid economico” con degli strascichi importanti da cui è difficile uscire. Una cosa, infatti, è il timido – seppur significativo – accenno di ripresa legato alle percentuali del prodotto interno lordo. Altra cosa è fare i conti con l’aumento dei prezzi e con il caro energia e tutte le ripercussioni su trasporti e consumi domestici. Dal rapporto povertà “Oltre l’ostacolo”, di recente divulgazione, si apprende che nel 2020 la Caritas

Oltre l’orizzonte

«Rifarei tutto quello che ho fatto, non potevo assistere indifferente a un uomo che picchia una donna». Di medaglie e diplomi la casa di Italo Iuliano – storico presidente del Cus, scomparso a 72 anni dopo un breve ricovero in ospedale – è piena. Così come la sua carriera, da atleta e dirigente, è ricca di titoli, trasferte, risultati, successi. Eppure, quel giorno di luglio 2013, aggiunse al suo diario di bordo una pagina di cui non si è mai vantato. Una medaglia che luccica più delle altre. Notò, per strada, un uomo che picchiava una donna. Prese il cellulare per avvisare

La pandemia ha interrotto le loro esibizioni, come quelle di tutti gli artisti, ma non ha fermato l’attività della rock-band più grande del mondo che negli ultimi 18 mesi ha continuato a incontrarsi e ad esibirsi online: “luogo” in cui la band è nata nel 2015, e ha provato, fino all’esordio il fatidico 26 luglio di sei anni fa a Cesena. Evento da Guinness, organizzato da Fabio Zaffagnini per chiamare Dave Grohl a Cesena e celebrato da più di 30 milioni di visualizzazioni solo nelle prime 48 ore. In questi 18 mesi di pausa dai grandi eventi live, la community è andata avanti comunque