Giubbino da 200 grammi e zaino leggero sulle spalle per fare due passi sul litorale sanremese. Il maestro aquilano Leonardo De Amicis si gode quel poco di tempo libero in sella alla sua bici. «Un po’ di movimento nelle pause di lavoro», commenta. Pause che, man mano che si avvicina la prima settimana di febbraio, si fanno sempre più corte. Sale la tensione, anche per uno come lui, abituato a grandi carichi di stress e a lavorare senza soluzione di continuità tutto l’anno. Anche nel 2022, De Amicis è stato confermato direttore musicale del Festival di Sanremo, incarico già rivestito

Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele». Lucio Anneo Seneca è stato tra i primi a elaborare questo concetto, estendendolo anche alla terraferma. Un concetto ben caro a chi, circa duemila anni dopo, si trova ad affrontare le ripercussioni economiche della pandemia avendo dalla sua una partita Iva. Per mesi, ristoratori, titolari e gestori di locali, ma anche dj e musicisti hanno fatto le spese di regole e restrizioni. Ora, in questa nuova ondata, più che le limitazioni imposte dalle varie ordinanze è il fattore rischio a spingere i professionisti della ristorazione a chiudere o a ridurre fortemente il

Cinque chilometri verso Rocca Calascio, altrettanti per tornare al lago di Santo Stefano di Sessanio, due asinelle – Scilla e Dafne – per affiancare due famiglie al seguito. Il sentiero che unisce i due borghi passa sopra un monte che divide i due piani di Viano e Lucchiana. Pochi chilometri in linea d’aria tra loro, ma un clima distinto, a partire dalla temperatura e dall’escursione termica. Il trekking someggiato – il trekking con asini – attraversa le terre della Baronia in un’esperienza di “turismo lento”. Il trekking someggiato offre la possibilità di fare un salto nel passato, di riscoprire il tempo lento

LUCKY LOSER

“Ho scritto la mia prima canzone a cinque anni e mezzo, si chiamava “Buccia di banana”. E non ricordo quale jazzista americano disse che, se con una canzone hai fatto sorridere qualcuno, non avrai vissuto invano. A me, fondamentalmente, qualche volta è successo”

“Your past is just a story. And once you realize this, it has no power over you – Il tuo passato è solo una storia. E una volta che te ne rendi conto, ascoltarla non ha alcun potere su di te”. In Invisible Monsters, Chuck Palahniuk sembra avere le idee chiare sul lasciare alle spalle, sul lasciare andare. Dal contesto biblico della distruzione di Sodoma e Gomorra, apprendiamo che che Lot e la sua famiglia furono invitati a uscire dalla città senza guardarsi indietro. La moglie di Lot si volse e diventò una statua di sale. La discografia di Roberto

Empujó la puerta entreabierta y cayó en la trampa. No tenía por qué haber entrado. Fue la puerta entreabierta: nada más. Tan pronto como dio un paso adentro la puerta se cerró y ya no hubo salida. Secondo singolo del 2021 per il gruppo Yawp. Dopo Last Tango, è ora disponibile sui principali store digitali Dedicated to Myself, un brano il cui testo è liberamente ispirato a “La trampa” (La trappola) un racconto di Max Aub. Leggi anche: Last Tango, le geometrie improbabili del desiderio Una porta socchiusa, un corridoio e una stanza bianca circolare da cui è impossibile uscire.  La canzone prova a dare

Eddie Vedder lancia Brother the Cloud, il terzo estratto dell’album Earthling, in uscita a febbraio. La canzone, che segue Long Way e The Haves recupera quell’energia propria del cantautore di Chicago pronto a partire per una tournee negli Usa insieme alla sua band, gli Earthlings (Glen Hansard, Chad Smith, Josh Klinghoffer, Chris Chanet, Andrew Watt). Il tour toccherà New York, Newark (nel New Jersey), Chicago, San Diego, Los Angeles e Seattle, tutti luoghi molto significativi per la vita e la carriera di Vedder. Leggi anche: La figura di Josh Klinghoffer Nel nuovo album ci sono delle collaborazioni importanti Stevie Wonder, Ringo Starr, Elton John. E ancora: gli stessi

Il docente e regista aquilano, Fabrizio Pompei, ha realizzato una serie di contributi per raccontare il lavoro di alcuni grandi nomi del teatro italiano. Di recente, per Rai Cultura, ha firmato uno speciale dedicato a Gianfranco De Bosio, regista, sceneggiatore, impresario teatrale, docente ed ex partigiano, è una figura decisamente importante nella storia del teatro italiano degli ultimi decenni. La biografia di De Bosio è ricca ed articolata, impossibile da racchiudere in poche righe. Basti qui ricordare che ha  diretto il Teatro Stabile di Torino dal 1957 al 1968 ed è  stato Sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona dal 1968 al 1970 e dal 1992 al 1998. Forse

«Per me Notre Dame de Paris è un’avventura incredibile, fare parte del cast equivale a venire convocato in Nazionale». Usa metafore calcistiche, Giò Di Tonno, per spiegare l’entusiasmo di tornare in scena in quella che forse si attesta come opera popolare moderna più famosa al mondo. Uno spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, che quest’anno celebra il ventennale dall’esordio sulle scene italiane, avvenuto per la prima volta in italiano. La versione francese debuttò solo quattro anni prima. Sul palco colleghi e amici di una vita, a partire da Lola Ponce nei panni di Esmeralda, personaggio contrapposto a Quasimodo, interpretato proprio dal