BRUXELLES. #NoAusterity #RipDemocracy. I manifesti sulle porte delle stanze degli esponenti Efdd hanno i colori della piazza. Segno di un’Europa che vuole ritrovarsi unita, ma che vuole anche affrancarsi da parametri e «regole di ingaggio» troppo stringenti per le forze dei singoli Paesi. Quei colori rassicuranti di una bandiera della pace che spunta sul personal computer dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Daniela Aiuto mai stanca di spiegare che si può essere euroscettici e lavorare, comunque, settimanalmente per affermare le proprie idee in commissione. VIDEO

«Se riusciamo a riaccendere una luce, anche piccola, anche per un attimo, forse anche altri crederanno di poterlo fare». Facciamo un piccolo passo indietro. Siamo a metà ottobre. Prima di salire sul palco del Multisala Garden, Manuel D’Agnelli e gli altri motivano così la scelta di fermarsi all’Aquila per l’unica data del 2014 del festival “Hai paura del buio”. La musica degli Afterhours e le luci dal palco riscaldano una periferia altrimenti vuota e buia. Anche il centro storico, del resto, sarebbe vuoto e buio se non fosse per il Festival della montagna che si svolge in contemporanea intorno all’Auditorium

Sessanta ore di autobus – andata e ritorno da Pescara alla Romania – percorrendo complessivamente 3.000 chilometri dal sedile posteriore di un mezzo Atlassib. Un viaggio attraverso storie, racconti, immagini di tanta gente che continua a riempire il bagagliaio di ambizioni e speranze di un avvenire migliore. Il bus è partito da Bari in serata e raggiunge Pescara poco prima delle 7. Ci vogliono esattamente 24 ore per raggiungere il confine con la Romania. La prima fermata è Arad, Poi Timisoara, Lugoj, Deva, Simeria, Orastie, Sebes. Io mi fermo a Sibiu, sulla strada per Bucarest. Ex capitale della cultura europea

La recente protesta di Andrea Camparella, gestore della locanda “Don Ambrosio” a Silvi, vittima a suo avviso di sistematiche recensioni negative su TripAdvisor,  incontra la solidarietà di tanti colleghi abruzzesi che si ritengono a più riprese danneggiati da feedback poco attendibili. Che network come Tripadvisor avessero qualche problema in tal senso, il fatto era già stato segnalato a livello nazionale. Lo scorso dicembre, l’Antitrust ha sanzionato il celebre portale he raccoglie le recensioni degli utenti su alberghi, ristoranti e attività turistiche, giudicandolo “reo di pratica commerciale scorretta” . Ben 500mila euro, perché nel pubblicizzare la propria attività «enfatizza il carattere

«È bene vigilare e prevenire qualsiasi tipo di infiltrazione criminale nella ricostruzione post-sisma. Ma non ci sto a considerare questa città come luogo di corruzione e del malaffare». Per l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, alle considerazioni espresse dal presidente della Corte d’Appello dell’Aquila Stefano Schirò, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, va dato il giusto peso. Il magistrato ha fatto riferimento ad alcune recenti vicende giudiziarie per puntare l’accento sull’interesse delle mafie negli appalti pubblici per gli interventi post-terremoto. Tra gli esempi portati all’attenzione della platea, i procedimenti aperti che metterebbero in luce collusioni di imprese

La scossa delle 3,32 fa fuori metà delle apparecchiature e per qualche ora gli studi rimangono anche senza corrente. Ma dopo un po’ la radio torna comunque a trasmettere, almeno in streaming. In quei giorni, tra una canzone e l’altra, chi si collega sul sito di Radio L’Aquila 1 ascolta in loop il notiziario del 4 aprile. La cronaca di una città che non c’è più. D’altronde, il terremoto non ha mai impedito all’emittente di fare quello che ha sempre fatto: raccontare aneddoti della nostra comunità, tra attualità e politica. Nella storia recente del capoluogo, Rl1 è tra i media

Essere musulmano

Molti anni fa mi trovavo in Brasile davanti alle cascate di Iguazu con un missionario italiano e gli chiesi: “Perché ci sono tante religioni se c’è un solo Dio?” “Vedi queste cascate? Noi le guardiamo dal Brasile, c’è chi le guarda dal Paraguay e chi le guarda dall’Argentina. Sembrano diverse, ma sono sempre quelle, le stesse”. Dunque anche se c’è un solo Dio possono convivere varie religioni e vari popoli, possono vivere tra loro in pace rispettandosi a vicenda. (El Hassan bin Talal in un colloquio con Alain Elkann) IL LIBRO SU AMAZON  

Porte de Vincennes

A Porte de Vincennes avevo l’ostello. Ricordo quel microcosmo di bazar e negozietti, dal boulanger al salon de coiffure (all’epoca ne avevo bisogno più di adesso). Da e per la metro 1, ogni giorno, a piedi o coi rollerblades. Era il 2001 e le Twin Towers erano ancora in piedi. Poi è cambiato tutto. Pure a Parigi. Pure qui dentro. Non so ma dopo giorni che passo a sentire “je suis qualcosa” o “je ne suis pas qualcos’altro” mi va di dire che quel periodo tutto mi sembrava possibile. Anche essere me stesso.