“Venite domenica mattina. Mi chiamo Vitelli. Abito in campagna vicino ’o sciumi”. “Grazie! E come si chiama vostra figlia?” “Apollonia” Siamo a Savoca – nel Messinese – e non a Corleone, come invece indicato dalla sceneggiatura di uno dei film più importanti della storia del cinema. Parliamo del Padrino (The Godfather) tratto dal romanzo di Mario Puzo. Francis Ford Coppola, decise di girare le scene italiane del film (altrimenti ambientato negli Usa, principalmente a New York, tra Fiumefreddo di Sicilia, Graniti, Motta Camastra, Forza d’Agrò e, appunto, Savoca. Il bar Vitelli è proprio a Savoca, a una decina di chilometri dalla Statale. L’ingresso –
Il consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo decreto legge Covid. Un documento che, come anticipato, contiene una serie di misure che riguardano i settori dello spettacolo e dell’intrattenimento. Arriva l’obbligo di Green Pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi, sia al chiuso che all’aperto. In zona gialla si entrerà a cinema e teatro con Green Pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all’aperto dagli attuali 1000 fino a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti
L’Aquila, eventi alla prova del Green Pass
Possibilità, risorsa, sicurezza, oppure fastidio e difficoltà aggiuntiva. L’Aquila dovrà prendere confidenza col green pass in uno dei mesi più ricchi di appuntamenti con interi settori coinvolti dalle norme introdotte dal nuovo decreto Covid. Non a caso, il sindaco Pierluigi Biondi ha convocato un incontro preliminare per l’organizzazione degli eventi principali tra agosto e settembre, in primis la Perdonanza e la maratona jazz, previsti rispettivamente dal 23 al 29 agosto e dal 4 al 5 settembre. LE REGOLE. «Stiamo valutando», ha detto Biondi, a margine di una conferenza stampa a palazzo Fibbioni, «tutti gli aspetti di una legge che in ogni caso introduce
In cammino fra quattro regioni – Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – attraverso le terre del cratere per poi tuffarsi nella consueta due giorni tra le strade e le piazze dell’Aquila, con dieci palchi tra i quali si alterneranno 150 musicisti. Tengono botta gli organizzatori della kermesse “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, appuntamento unico nel suo genere il cui coordinamento, quest’anno, passa dall’associazione I-Jazz, in prima linea nell’organizzazione della manifestazione sin dalla sua nascita, al sodalizio Jazz all’Aquila. Organizzazione, quest’ultima, che ne raccoglie il testimone a livello logistico e progettuale mantenendo però intatto il senso e gli
Green Pass, reazioni contrastanti a Parigi
Berlioz, Donizetti, Mozart, Tchaikovsky , Bach, Verdi con il celebre Nabucco, ma anche Piazzolla nell’anno nel centenario. L’orchestra nazionale francese, diretta da Simone Young con il coro di Radio France. Un parterre musicale di tutto rispetto per attendere i tradizionali fuochi del 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia. E poi la Marsigliese, suonata quasi in sordina, con l’accompagnamento della tromba jazz di Ibrahim Maalouf per prendere corpo sull’incastro di voci di Pretty Yende (soprano), Clémentine Margaine (mezzo-soprano), Piotr Beczala (tenore), Edwin Crossley-Mercer (baritono). Fino ai fuochi, accompagnati da un’esplosione di rock anni Ottanta. Ma a rendere magica questa serata è stata la presenza di migliaia di persone ai Champs de Mars. Immagini
«È la quinta volta che suono a Pescara Jazz e questo mi fa sentire un po’ profeta in patria, perché vuol dire che chi organizza, edizione dopo edizione, continua a credere in me». A differenza delle altre volte, però, domani sera (con orario anticipato alle 19, per la partita dell’Italia) ci sarà solo il suo pianoforte sul palco allestito al Porto Turistico di Pescara. Dopo di lui, nella stessa serata, il D’Andrea/Douglas Quartet, contraddistinto dalla tromba di Dave Douglas e dal pianoforte di Franco D’Andrea. «Il mio storico maestro», sottolinea Morena, «un punto di riferimento per tanti pianisti non solo
È di Enrico Rava Fred Hersch Duo e Christian Mascetta Trio la seconda serata del Pescara Jazz, in programma fino al 12 luglio al porto turistico, ore 21.15. Rava è il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni ’60, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. Al Pescara Jazz si propone con un debutto in duo con Fred Hersch, membro scelto del pantheon dei pianisti jazz, una forza creativa, influente in maniera pervasiva, che ha
La sfida è di quelle impegnative: provare a colorare – con una tavolozza di suoni – l’intangibile e l’invisibile. Alex Henry Foster, musicista canadese, potrebbe parlare di sé come un “tessitore del suono”, un “pittore del rumore” o ancora un “designer di parole”, anche se appaiono, per la verità, dei concetti un po’ troppo elaborati rispetto al suo modo di concepire l’arte e la creatività. “Per me”, spiega, “la musica, la poesia e l’arte visiva, così come le interazioni umane, rimangono un flusso spontaneo di vita, che, una volta disposto a dimorare totalmente, mi guida nel profondo”. Il suo universo sonoro è abbastanza eterogeneo,
Il 3 luglio di cinquant’anni fa, a Parigi, moriva Jim Morrison (Melbourne, 8 dicembre 1943 – Parigi, 3 luglio 1971) considerato da sempre uno degli eroi del “club dei 27”, insieme a Jimi Hendrix, Janis Joplin, Robert Johnson e, più di recente, Kurt Cobain ed Amy Winehouse. Morrison fu trovato cadavere nell’appartamento che divideva con Pamela Courson, la sua compagna storica. All’epoca non fu effettuata l’autopsia. La Courson morì di overdose tre anni dopo Jim, portandosi dietro i segreti sull’ultima notte del Re Lucertola che è stato seppellito al Père Lachaise, il cimitero degli artisti di Parigi. Leggi anche: Morrison Hotel, uno degli album più influenti La sua tomba continua a essere uno dei luoghi più visitati