Torna, per la seconda volta in questa stagione, sul podio dell’orchestra dell’Istituzione sinfonica abruzzese Alessandro Mazzocchetti, classe 1995 flautista, compositore e bacchetta molto apprezzata dal pubblico con cui si è esibito regolarmente negli ultimi anni. È chiamato a dirigere i prossimi concerti dell’Isa. Questo pomeriggio all’Aquila (ore 18) il primo appuntamento al Ridotto del Teatro comunale “Vittorio Antonellini”. Domani, alla stessa ora, la seconda esibizione al teatro comunale di Città Sant’Angelo, nell’ambito del Music Festival di cui, peraltro, è direttore artistico. Solista ospite dell’ensemble, l’arpista Benedetta De Simone, un giovane talento abruzzese, membro anche dell’orchestra Cherubini diretta dal maestro Riccardo

Pubblicato nella mezzanotte il nuovo brano dal titolo “Hey Hey Rise Up” in supporto al popolo ucraino. Il ricavato infatti andrà all’Ukraine Humanitarian Relief Fund. Si tratta della prima canzone originale della band dai tempi di “The Division Bell” del 1994. La canzone vede la collaborazione di David Gilmour e Nick Mason con il bassista Guy Pratt, Nitin Sawhney alle tastiere, con una performance vocale di Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox. La traccia, registrata mercoledì 30 marzo, utilizza la voce di Andriy estrapolata da un suo post Instagram che lo immortala mentre canta in Sofiyskaya Square a Kiev. Il brano “Oh, The Red Viburnum

Il carisma inossidabile di Ted Neeley. L’impatto musicale rinnovato, anche grazie alla presenza di Frankie hi-nrg mc per la prima volta in un Erode in versione hip hop. Il grido di dolore dell’Ucraina che fa breccia tra le 39 frustate inferte a Gesù, in cui vengono proiettate altrettante 39 immagini di martiri contemporanei. Il canto liberatorio della giovane ucraina Sofiia Chaika e della sua collega russa Anna Koshkina, avvolte dalle loro rispettive bandiere, entrambe nei panni di Maria Maddalena. Jesus Christ Superstar ritrova il palco del Sistina dopo tre anni, trasformando questo luogo in un’isola di pace e perdono, da cui lanciare e sostenere il messaggio

“Negli occhi delle persone in fuga dall’Ucraina rivedo lo stesso smarrimento che abbiamo provato noi 13 anni fa, dopo la scossa di terremoto, breve quanto distruttiva”. A parlare è Massimo Casacchia, professore emerito di Psichiatria all’Università dell’Aquila e componente del Rotary Club.     “Uno degli spettacoli più evocatori del terremoto che abbiamo visto in questi giorni di lutto cittadino, in cui abbiamo ritrovato la fiaccolata – spiega – è rappresentato dalle immagini in Ucraina delle macerie delle case da cui scappano civili inermi”. La condizione di ricordi ha favorito un atteggiamento solidale “che si è materializzato in aiuti concreti

Agli anni che abbiamo alle spalle a Federico e Elena e all’unico futuro possibile 6 aprile 2009-2022

Il dolore, le geometrie del ricordo, la luce tra le crepe e i suoni delle ragioni per guardare avanti. Un’atmosfera intima e soffusa ad accompagnare l’incontro con gli studenti dell’Istituto Da Vinci-Colecchi dell’Aquila a 13 anni dopo la scossa del sei aprile 2009 che provocò 309 vittime. Tra loro anche Claudia Spaziani, 46 anni, e la piccola Fabrizia, rispettivamente madre e sorella di Federico Vittorini, musicista e specialista in Filosofia. Aquilano 27 anni, Vittorini è stato protagonista di un confronto con la scuola, moderato da Fabio Iuliano. A fare gli onori di casa, la dirigente Elisabetta Di Stefano e la

«Non avrò mai paura di ricordare, ricordare è l’unico modo per sapere dove bisogna andare quando intorno a te diventa tutto buio». Le parole di Federico Vittorini fanno breccia nella notte, dando un senso inedito alla fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma, tredici anni dopo la scossa che ha distrutto il capoluogo e i centri vicini, provocando 309 vittime. Un senso inedito che si ritrova anche in una città che torna a rivivere l’anniversario in forma collettiva, dopo due edizioni in cui si è dovuto fare i conti con le restrizioni per il contenimento del Covid. Un senso inedito, infine, che

San Francisco, Barcellona e Fontecchio. Una geografia di luoghi e fusi orari che diventa quartiere in un teatro di incontri. Nato dall’iniziativa Mapp di San Francisco (Usa), il Mission Arts & Performance Project è stato affiancato dai progetti gemelli EntreSuelos di Barcellona (Spagna) e Niente Di Speciale… Menomale! di Fontecchio (L’Aquila), in un’edizione unica. TUTTO IL PROGRAMMA Trenta artisti su 10 spazi nel centro storico del borgo. Esperienze di arte visiva, performance, musica, poesia, videoart che esplorano i temi più significativi delle nostre vite oggi. “Pensiamo le relazioni come qualcosa di complicato e praticamente sempre lo sono”, scrive sui social

Girando per le scuole, ti rendi conto di quanto sia difficile archiviare questa esperienza covid, dopo due anni in cui in ogni ordine e grado sono state sdoganate diffidenza, paura, ipocrisia e sfiducia. Due anni in cui, quei pochi colleghi che – pur osservando le attenzioni dovute – hanno cercato di prendere le distanze da questa ipocondria di massa, sono stati emarginati e ridicolizzati. Due anni in cui “misure fuori misura” sono state adottate perché “lo dicono i virologi” o perché “tanto non si sa mai…” I risultati di tutto ciò? Non si faranno attendere tra i nostri ragazzi