Movieplex si vende, ma i film non si fermano
Tra gli annunci di vendite immobiliari dell’agenzia Re/Max spicca quello relativo all’edificio che attualmente ospita il cinema Movieplex in via Leonardo Da Vinci. Una proposta da 5,8 milioni di euro il cui acquisto potrebbe mettere a rischio l’attività del multisala, qualora i nuovi potenziali acquirenti avessero altre idee in merito. Possibilità, comunque, giudicata come «remota» da Carlo Bernaschi, presidente dell’Associazione nazionale esercenti multiplex (Anem) e amministratore del Movieplex all’Aquila, il quale ha assicurato una serie di investimenti volti a migliorare la fruibilità della struttura anche con l’utilizzo delle risorse previste nell’ambito del Pnrr. Ma andiamo con ordine. L’ANNUNCIO Nell’area “Vendita immobili”
“We will rock you” a teatro
Un ritmo inconfondibile battuto da mani e piedi all’unisono con un approccio relativamente facile, che coinvolge la platea. Una strofa trascinante e un ritornello rimasto nella storia del rock. Se non altro per quel futuro intenzionale espresso con “will” per ragioni metriche. Il resto lo fanno la voce di Freddie Mercury e la chitarra di Brian May che ne è anche l’autore: We will rock you è una canzone del 1977 che, nel 2022, è diventata anche un’opera rock prodotta dallo sceneggiatore e attore Ben Elton in collaborazione con due dei componenti della band inglese: il batterista Roger Taylor e
Lucci e il Caffè nero ad Hammersmith
“Un grande romanzo di piacevole lettura e un concentrato di personaggi unici. Gabriele Lucci racconta il bisogno di far pace con le proprie radici, attraverso un ironico bilancio generazionale ricco di suspense. Riapre le ferite della protagonista e del rapporto irrisolto con il padre con il quale è costretta a confrontarsi, dimostrando l’importanza di fare i conti con il passato”. Il giudizio di quella che per Lucci, saggista aquilano ed esperto di cinema, rappresenta la prima esperienza con un romanzo strutturato è affidato a Paolo Mieli, già direttore della Stampa e del Corriere della Sera. Parliamo di Caffè nero a Hammersmith (edizioni
Era la primavera del 2016, quando il direttore del giornale per il quale al tempo lavoravo mi chiamò per dirmi che in città si trovava Enrico Ruggeri, reduce da un’ospitata in un centro commerciale. Mi vestii rapidamente, corsi in macchina e feci di tutto per intervistare colui che fu punk prima di noi. Alla vista della mia t-shirt degli Iron Maiden, mi accolse sorridendo. “Sai che ho giocato contro Steve Harris in una partita del cuore tra le nazionali cantanti?”, mi chiese. Parlammo liberamente dei suoi ultimi progetti musicali e dei principali fatti di quei giorni. La chiacchierata virò su David Bowie, scomparso il 10
Città addio, ora si sceglie l’Abruzzo selvaggio
«Cercavo un posto dove ritirarmi a scrivere in tranquillità. I miei amici Ettore e Gigliola Scola mi hanno invitata a casa loro a Pescasseroli e stando fra queste montagne sono rimasta affascinata dai boschi, conquistata dal paese e dai suoi abitanti. Così ho scoperto il Parco». Scrittrice, poetessa, drammaturga e sceneggiatrice, Dacia Maraini ha un legame molto forte col territorio del Parco nazionale d’Abruzzo: ha una piccola casa a Gioia dei Marsi dove passa lunghi periodi. E tra questi monti porta avanti qui una serie di iniziative culturali. Per anni, è stata alla direzione del Festival di Gioia Vecchio, sua
Un direttivo parzialmente rinnovato con l’ingresso di Carlo Dante come vicepresidente al posto di Rita Centofanti e una serie di strategie da sviluppare all’interno di una stagione che ha già dato indicazioni positive. Per Giorgio Pasotti, direttore del Teatro stabile d’Abruzzo dalla fine del 2020, si apre un terzo anno ricco di sfide. Prima fra tutte, quella volta a stabilire e rinforzare il legame con il territorio con una programmazione versatile e variegata, capace di accontentare un pubblico di diverse generazioni. «Stiamo facendo degli sforzi importanti per intercettare i gusti di un pubblico di ogni età», spiega l’attore, «guardando a
“Billy Elliot” ad aprile al Sistina
Giulio Scarpati e Rossella Brescia saranno i protagonisti della nuova edizione firmata Massimo Romeo Piparo di “Billy Elliot“, il celebre musical che arriverà sul palcoscenico del Teatro Sistina il prossimo 13 aprile. Al Sistina già si lavora a questo prossimo e ormai ‘storico’ titolo, uno dei gioielli della ‘collezione’ della PeepArrow Entertainment. Basato sull’omonimo film di Stephen Daldry, e con le musiche di Elton John, Billy Elliot è un musical dal respiro internazionale entrato nel cuore di tutti coloro che credono nei sogni e amano l’arte della danza. La passione per il ballo, ma anche il valore dell’amicizia e della tenacia nel raggiungere i propri obiettivi, sono al centro della
A piedi o di corsa verso la Crocetta, Monte Bazzano o altri punti di sosta sui monti che circondano la conca aquilana, a godersi la vista dei primi raggi di sole che spuntano tra la coltre di nebbia a valle. In piazza a fare shopping agli stand del villaggio di Natale in piazza Duomo. Nel vicino paese di Barisciano ad ascoltare la “Marcia di Josef Radetzky” e le musiche di Johann Strauss che tradizionalmente accompagnano il concerto di Capodanno, con un’esecuzione a cura dell’Orchestra da Camera aquilana, diretta dal maestro Carmine Gaudieri. Oppure all’Aquila, nell’Auditorium del Parco, con le ballate
Transition desk 2022-2023
Suoniamo da Officina by Golden Stars fino alla fine di questo 2022 che per noi è stato un anno importante. Poi il conto alla rovescia sulle note di Seven Nation Army. #Yawp La scaletta della serata sulla base delle selezioni recenti che combinano l’alternative rock con la tradizione cantautoriale: NUTSHELL NOTHINGMAN IMMORTALITY COME TOGETHER E LA LUNA BUSSO’ HO IMPARATO A SOGNARE GENERALE LA COMPAGNIA NON L’HAI MICA CAPITO T’IMMAGINI VIVERE SALLY LA MIA STORIA FRA LE DITA CON IL NASTRO ROSA PICCOLA STELLA MEDLEY 1 – PENSIERO / ACQUA AZZURA ACQUA CHIARA / CON UN DECA / 50 SPECIAL
