Si chiama The (R)evolution of Third Stream, il festival inaugurato oggi a Capestrano (L’Aquila) dalla società cooperativa Il Bosso, in collaborazione con la Chicago Jazz Philharmonic. Una rassegna di laboratori, incontri e concerti che ricadono all’interno del progetto ‘Le terre del Guerriero’, finanziato dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), volto a trasformare il borgo in un parco turistico all’avanguardia, capace di fondere tradizione, arte e innovazione tecnologica. La direzione musicale è affidata al trombettista e direttore d’orchestra Orbert Davis, in sinergia con il Conservatorio ‘Alfredo Casella’ dell’Aquila. Proprio al Conservatorio del capoluogo c’è stata la presentazione ufficiale
Celebriamo i campioni del presente, anche se è importante non dimenticare i campioni del passato, quelli che hanno fatto grande lo sport di questa città”. Così il giornalista Andrea Fusco nel ricevere una menzione speciale in occasione del Gran Galà dello Sport aquilano la cui prima edizione ha visto sul palco di San Bernardino la presenza di moltissimi atleti del capoluogo e del mondo che ruota intorno a loro. “Penso, ad esempio, a persone scomparse di recente, come Ennio Ponzi o Luigi Catena: quarant’anni fa solcavano l’erba dello stadio Fattori regalando pagine importanti della storia del rugby. A loro andrebbero
G. scende le scale che conducono al palco, i capelli raccolti, il trucco e l’abito di scena. Gli altri artisti la accolgono con un applauso. Il palco è costituito da due tavole appoggiate sul prato del cortile della sezione femminile della Casa circondariale Castrogno di Teramo, gli abiti sono stati cuciti in carcere. G. ha passato più di un decennio reclusa e a breve avrà scontato la sua pena. È tra le protagoniste di un progetto volto a far entrare il flamenco tra le mura carcerarie di Castrogno, e ne ha vissuto tutte le fasi, dal laboratorio preliminare, a cadenza settimanale, allo spettacolo
Get Born è l’album di debutto in studio della rock band australiana Jet. È stato pubblicato il 14 settembre 2003 e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, entrando nella storia della musica internazionale. Trainato dal singolo “Are you gonna be my Girl”, il disco scalò in breve tempo le classifiche internazionali superando i 6 milioni di vendite e guadagnandosi il Platino nel Regno Unito. Esattamente 21 anni dopo, il 14 settembre del 2024, l’Estádio Municipal di Leiria, in Portogallo, ospiterà il concerto di Rockin’1000 con la speciale partecipazione di Nic Cester dei Jet e in scaletta ci sarà l’importante tributo per
In occasione della Notte dei ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di istituzioni di ricerca a livello continentale, il centro dell’Aquila ospiterà il doppio appuntamento con Univaq Street Science e Sharper. Iniziative in grado di mettere in relazione decine di migliaia di persone tra tra bambini, ragazzi e adulti in un evento in cui ricerca, scienza, tecnologia e intrattenimento costituiscono l’occasione per dialogare, emozionarsi e divertirsi con i ricercatori e scoprire la passione che li anima. L’appuntamento è in programma, quest’anno, venerdì 27 settembre. Street Science è l’iniziativa divulgativa interamente a cura
‘Partecipazione’: sarà questa la parola d’ordine della quarta edizione di Performative, il festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro del MAXXI L’Aquila organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Tre giornate, da giovedì 12 a sabato 14 settembre, in cui il capoluogo abruzzese ospiterà oltre 20 appuntamenti di artisti, performer, danzatori, musicisti e professionisti di rilevanza nazionale e internazionale che animeranno il centro storico trasformandolo in un laboratorio a cielo aperto: dalle sale di Palazzo Ardinghelli, sede del Museo, alla Fontana delle 99 Cannelle, dal Parco del Forte Spagnolo alla Sala lignea di Palazzetto dei Nobili,
“È troppo tempo che non mi prendo sul serio e penso che… se è tutto sbagliato, la colpa è del vino… ci vediamo a Chiarino”. Qualche anno fa Lorenzo Di Pasquale (in arte Amelia) e Federico Vittorini, voce delle Lingue, avevano provato a raccontare quello che uno spazio come piazza Chiarino aveva rappresentato per una città come L’Aquila alla ricerca di nuovi punti di riferimento dopo il terremoto del 2009. Uno spazio che le nuove generazioni hanno conquistato centimetro per centimetro, definendo di volta in volta contenuti e motivazioni. Una vocazione che, forse a differenza da quanto è avvenuto in altre piazze del centro del capoluogo
Jazz tra memoria e sperimentazione
Nel segno dell’improvvisazione e della sperimentazione, con esibizioni che hanno accarezzato tante sfumature del jazz. Una festa per L’Aquila e per molti appassionati la decima edizione del ‘Jazz per le terre del sisma’ che, nella due giorni nel capoluogo, ha fatto registrare una partecipazione di gran lunga superiore alle attese, spingendo gli organizzatori a parlare di 30mila presenze. “Quest’anno abbiamo visto un clima meraviglioso – ha commentato Ada Montellanico, presidente della Federazione nazionale Il Jazz italiano – Tantissima gente, con le piazze tutte piene. Abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria con momenti che ci hanno fatto ripensare alla magia della prima edizione,
“L’unica cosa che nessuno può rubarti è il suono. E il suono è l’unica cosa che conta”. Le parole del sassofonista americano Coleman Hawkins intercettano quella vocazione da solisti che solo il jazz, talvolta, sembra restituire. “Abitare il suono” – il tema della decima edizione del Jazz italiano per le terre del sisma – tra le dita di Rita Marcotulli si propone più come un viaggio immaginario, che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura dalle esperienze. Composizioni originali ma anche passaggi improvvisati suggeriti dalle emozioni del momento. La sua performance per piano solo ha aperto la due giorni di