La sagoma di Damien Rice si fa strada tra le luci fioche dello scarno allestimento sul palco del Teatro D’Annunzio, nella serata di apertura di Pescara Jazz (www.besteventi.it). Ma basta un filo di voce per entrare in quell’atmosfera intima che pochi concerti riescono a dare. La raccomandazione iniziale dagli altoparlanti è quella di mettere i cellulari in modalità “off”. E bastano due o tre canzoni per far capire al pubblico che qualsiasi luce artificiale dagli schermi portatili è fuori luogo. Si cerca di mettere meno interferenze possibili in quel flusso di parole e arrangiamenti che il cantautore irlandese condivide con la platea.

Risponde sdraiato sulla prua della barca a vela che lo avvicina al lido di Ostia. Il porto è a pochi chilometri dal teatro romano, sede del Festival di Ostia Antica che lo vede tra i protagonisti. L’acqua che si infrange contro lo scafo di legno – mezzo prediletto per il tour estivo – ha un ritmo che è piacevole ascoltare. Damien Rice ne è consapevole. “Essere disteso qui, cullato dolcemente dalle onde, è qualcosa che sceglierei anche come passatempo. Mi sembra di sognare, eppure sono in tour e sto lavorando”, spiega. “Non sceglierei mai volontariamente di salire su un autobus, è solo

Francesco Barone, professore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Univerità dell’Aquila si è appena messo alle spalle la 58esima missione umanitaria, gran parte delle quali, condotte nell’Africa Subsahariana, probabilmente le ultime sono state quelle più delicate a causa dell’acuirsi di alcuni conflitti nella zona del Nord-Kivu, in Congo. Dinamiche talmente importanti da rendere a rischio qualsiasi azione di solidarietà. “Le ultime missioni umanitarie – spiega Barone – sono quelle che hanno presentato maggiori difficoltà legate alla situazione esistente nel Nord Kivu e anche nella città di Goma. Dinamiche che sono il risultato di azioni violente da parte di gruppi armati nei

No, neanche a Rockin’1000 hai un pubblico così. Stavolta c’era anche il regista Fabrizio Pompei.

ANSA-BOX/L’Aquila lo ricorda, ‘new town e G8,non ci dimenticò’ Obama e le casette post sisma. Il sindaco Biondi, ‘ci ha amato’ (di Fabio Iuliano) (ANSA) – L’AQUILA, 12 GIU – Creò non poco imbarazzo, negli studi di Domenica In, una battuta del mago Silvan in diretta, a pochi giorni dal sisma dell’Aquila. Brandendo la sua bacchetta magica disse: “Poi la impresteremo a Silvio Berlusconi per risolvere l’emergenza terremoto”. La conduttrice, Lorena Bianchetti, prima impallidì, poi si dissociò, affrettandosi a dire: “La tua battuta è assolutamente personale”. Allora, come oggi, la narrazione della presenza berlusconiana nell’Aquila nel 2009 e negli anni

Dolci tipici, liquori locali, mappe, calamite celebrative. Così gli studenti e le studentesse ucraine all’Aquila e Civitaretenga hanno salutato l’ultima campanella dell’anno, insieme ai loro insegnanti  

Sembra una frase fatta e scontata, invece credetemi,  non è così . L’amicizia non è mai scontata, almeno per me. E quella che si crea con la Musica è fatta di tutt’altra pasta, ve lo posso assicurare. Ho conosciuto Fabio solo qualche anno fa e subito abbiamo legato, appunto grazie alla musica . Le nostre collaborazioni di ogni genere e natura ,sono ad oggi davvero state tante e la stima ,come il bene che ci vogliamo ,diventa sempre più grande l’uno per l’altro . Detto questo; voglio condividere con voi almeno una parte di sms scambiati stamane, quando mi ha

A Roma nella cornice dello Stadio dei Marmi – a due passi dall’Olimpico e le sue notti magiche. E poi a Cesena, in una notte di mezza estate, proprio lì dove è iniziato tutto. Rockin’1000, la più grande formazione di genere del pianeta, si è impegnata con due date per sostenere le aree dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Mercoledì, lo spettacolare concerto organizzato da Aperol, vera e propria icona dell’aperitivo italiano, insieme al cantautore Rkomi. Una serata tutta all’insegna della musica, della togetherness e della gioia di stare insieme: il perfetto mix di ingredienti che ha dato vita a un evento

L’inside perspective di Rockin’1000 è un’esperienza a parte difficilmente riproducibile in parole, tanto che sui social c’è chi, come il chitarrista – “senatore” Vincenzo De Sanctis si limita a pubblicare foto e video, scrivendo “… e che te lo dico a fare”. Tuttavia, il doppio live a Madrid e Roma ha lasciato impresso nell’immaginario collettivo alcune frasi chiave che vale la pena di annotare sul taccuino. “SILENCE EVERYBODY”. Alessio Martino, stage manager di riferimento per Rockin’1000 – così come dei Negrita e del Jova Beach Party – avrà ripetuto questa frase almeno 426 volte, se solo si contano prove e concerti dello stadio Civitas Metropolitano, di cui ben