Da una nota pubblicata su facebook: Questa è la casa a noi destinata Da qui si accede ai garage, dove non c’è ascensore. L’unico modo per arrivare al pianerottolo che da sull’ingresso dell’appartamento al piano 0 cioè terra è fare le scale tadannnn… sorpresa per i disabili su sedia a rotelle!!! Questo sarebbe il terreno dove dovrebbe crescere il prato verde e il terriccio bianco senza asfalto sarebbe la stradina dove dovremmo far passare mia nonna sulla sedia a rotelle, cioè impresa molto ardua per chi sta su sedia a rotelle poichè le ruote si impatanano sul terreno… tadannn altra
di Fabio Iuliano L’AQUILA. Era la kermesse dei colori, dei suoni multietnici per le vie del centro. Un appuntamento in cui la città si riconosceva, con la scusa di fare due compere tra le bancarelle. Una consuetudine che è stata rispettata anche ieri, seppure in sordina, complice la pioggia, il percorso ridotto, il «mood» – l’umore – più dimesso. Ma il terremoto non ha fermato la fiera dell’E pifania. Guarda la fotogallery del Centro
L’abbraccio di Carlo Verdone e Laura Chiatti
di Fabio Iuliano L’AQUILA. Gli autografi firmati a bordo palco, gli applausi dei mille dell’Auditorium, le lacrime di Laura Chiatti sui titoli di coda, ma soprattutto gli auguri di Carlo Verdone che L’Aquila riesca a scrollarsi di dosso il 2009, «l’annus horribilis», abbracciando un 2010 nel segno della rinascita. Così, l’anteprima del film, «Io, loro e Lara», in programmazione dal 5 gennaio, viene accolta dalla sala come un messaggio di speranza, «un bene che può nascere dal male», come recita una delle scene più divertenti di tutta la pellicola. Un lavoro che interpreta la crisi della società, vista attraverso gli
L’Aquila alla conquista del Venezuela
La mostra fotografica “Il coraggio della speranza sbarca a Caracas” di Goffredo Palmerini Ogni angolo di Caracas richiama Simon Bolivar. E non solo per la denominazione della Repubblica “bolivariana” del Venezuela, o per le scritte cubitali che i sostenitori della “democrazia”, guidata ormai da undici anni dal presidente Hugo Chavez, dipingono lungo i parapetti in cemento delle arterie che solcano la capitale. E’ che proprio dovunque incombe la figura di questo padre della Patria, del quale ancor oggi il Paese sente il bisogno d’evocare parole d’ordine, invece molto meno d’affrancare la vita politica venezuelana dalla china populista che rallenta lo
Il riot degli aquilani su Blob
Scrive Enza Blundo del comitato Cittadini per Cittadini: [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=qj9IFE3upCc] La verità si fa spazio: eccezionale presenza a capodanno sui media nazionali di voci controcorrente dall’Aquila. Dopo un TG1 che ha parlato del Capodanno a L’Aquila, voluto ed organizzato autonomamente dai cittadini su Facebook , riportando le vere motivazioni della promotrice e la necessità di sottrarsi all’attenzione mediatica travisante, è successo che BLOB, la famosa trasmissione di Rai 3 ha dedicato lo speciale di inizio anno all’informazione sulla situazione attuale del territorio coinvolto dall’evento sismico del 6 aprile scorso.
L’Aquila saluta l’anno più difficile
La Marcia della Pace dalla zona rossa a piazza d’Armi, la manifestazione a Collemaggio, il concerto-spettacolo in una tensostruttura davanti alla basilica di San Massimo: gli aquilani hanno salutato il 2009 – segnato indelebilmente dal terremoto dello scorso 6 aprile – ritrovandosi nelle piazze simbolo. “2010, riprendiamoci la citta”, recita lo striscione che ha accompagnato la festa di Collemaggio, il capodanno degli aquilani, come è stato ribattezzato in questi ultimi giorni, l’iniziativa più attesa. Sotto la tensostruttura della Protezione civile, si sono alternati in migliaia, per ascoltare musica, brindare al nuovo anno e ballare fino a scrollarsi di dosso questi
di Michael Kimmelman Testo originale: “New York Times” del 23 dicembre 2009 Leggi l’articolo in lingua originale L’AQUILA – Le città richiedono secoli per crescere, ma possono morire in un batter d’occhio Dopo che in aprile un terremoto ha ucciso centinaia di persone e ne ha lasciate decine di migliaia senza tetto, nel territorio di questa città medioevale e barocca, a circa 70 miglia a nord-est di Roma, gli sforzi profusi per i soccorsi di emergenza sono stati straordinari. Volontari da ogni parte d’Italia sono accorsi per offrire aiuto. Sono state rapidamente allestite tendopoli fuori dalla zona pericolosa. Sono stati organizzati
Privo di biglietto perché impossibilitato a farlo mostra i soldi al controllore. Ma viene costretto a scendere dalla polizia ferroviaria di Shulim Vogelmann Leggi anche: la replica delle Fs: mai fatto scendere Caro direttore (Fonte Repubblica.it), è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di ritorno alle proprie università, lavoratori un po’ tristi di dover abbandonare le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo senza braccia. Sì, senza braccia, con due moncherini fatti di tre dita che spuntano dalle spalle. È salito sul treno
Lo showbiz della catastrofe
Ascolti record nelle edizioni dei Tg1 nei primi giorni del terremoto. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=2ElqRLM7hls] In un periodo in cui fa più notizia la percentuale di share che il numero degli sfollati.