Sull’onda delle perfezioni provvisorie
…e per quei minuti provai un senso di totale padronanza, di equilibrio instabile e perfetto. Il senso di perfezione che hanno solo le cose provvisorie e destinate a finire presto. Mi ricordai di una vacanza in auto attraverso la Francia, tanti anni prima, con Sara e altri amici. Arrivammo a Biarritz, l’amosfera fuori tempo di quel posto ci piacque molto e decidemmo di fermarci. Fu lì che presi qualche lezione di surf e dopo infiniti tentativi riuscii a stare tre, quattro secondi in piedi sulla tavola e sull’onda. In quel momento capii perché i surfisti – i veri surfisti –
«La felicità non sta nell’angolo acuto o nell’angolo ottuso. La felicità sta nella geometria tutta. Un sistema che avvolge ogni cosa, anche la noia, anche il dolore. Perché è sbagliato credere che la felicità sia altrove. Perché è sbagliato credere che sia una meta da raggiungere e non un percorso, un’evoluzione». Fa uno strano effetto trovarsi nell’aula magna dell’auditorium della guardia di finanza dell’Aquila e ascoltare il professor Roberto Vecchioni descrivere la sua idea di felicità, tra etimologia e filosofia, parlare di vita, amore e tempo in un contesto che fa i conti col buio.
Berlino, cuori e disegni per ricordare Fabrizia
Da una parte, l’Europa Center con le sue vetrine colorate che ascrivono uno dei principali avamposti commerciali della Berlino ovest. Orologi dalle geometrie improbabili e coccodrilli di marmo che si arrampicano sulle fontane post-moderne le cui forme escono dall’asfalto. Dall’altra, la facciata della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, la chiesa neogotica eretta alla memoria dell’imperatore Guglielmo I e ora circondata da un cuore di vetro fatto di installazioni contemporanee, simbolo di una Germania e di un’Europa che guardano al futuro senza dimenticare le proprie origini. È proprio qui che il 19 dicembre scorso un camion impazzito rubò per sempre il futuro di 12 persone.
Suggestioni shakespeariane da L’Aquila a Verona
Una cena medievale per entrare dal vivo nel calendario variopinto delle attività del Centro turistico giovanile “Noi Celestino”. È stata la novità di questi giorni alla mensa di Celestino, nel complesso di San Bernardino a piazza d’Armi. Musica dal vivo, teatro e suggestioni shakesperiane – con particolare riferimento a Romeo e Giulietta – in un’iniziativa promossa in collaborazione con il Teatro dei 99. Il Centro turistico giovanile (Ctg) è un’associazione che si interessa di tempo libero, turismo sociale e culturale, ambiente, patrimonio storico-artistico e tradizioni popolari quali strumenti educativi per una crescita umana delle persone, attraverso l’esperienza del gruppo. Promuove
La musica ha fatto molto per il territorio, sin dai primi giorni dell’emergenza sisma, quando le note di “Domani” – la hit di Mauro Pagani cantata da decine di artisti italiani – giravano in rotazione radiofonica 24 ore su 24. Poi sono arrivati i concerti nei campi e nelle tendopoli organizzati dalla Protezione civile, eventi di cartello che andavano a sovrapporsi a una miriade di piccoli appuntamenti organizzati anche spontaneamente per giocare con un’energia di questo territorio che, di fatto, non è mai rimasta soffusa. Nasce con lo stesso spirito, con la spinta dello staff di Musica Viva, l’idea di
Suonare a lungo con le stesse persone, condividere la stessa esperienza live, dentro e fuori il palco, calibrare distorsioni e regolare continuamente il ritorno del monitor; e poi le sessioni in studio, col metronomo che sembra tradirti ogni volta che non è a passo col tuo battito cardiaco. Suonare a lungo con le stesse persone è un po’ come essere sposati. Nel bene e nel male. Dividi chilometri, camere d’albergo, tavolate e bicchieri. Istantanee che scivolano sulla bacheca di Maurizio Solieri, per oltre trent’anni chitarra ritmica di Vasco Rossi, soffio vitale dei primi successi del cantautore di Zocca. Ricordi condivisi
Ricatti hard, l’inchiesta su Mi Manda RaiTre
Mi Manda Rai Tre, il programma condotto da Salvo Sottile, nella puntata serale del 16 marzo, ha affrontato il tema dei tanti pericoli on line, i sistemi utilizzati in rete per ricatti a sfondo sessuale e i cosiddetti stupri virtuali, ovvero l’utilizzo di foto di vittime inconsapevoli all’interno di gruppi chiusi su Facebook per gli scopi più turpi. Si è parlato anche di una nostra inchiesta, realizzata qualche tempo fa, in cui mi finsi preda di una ricattatrice on line che, attraverso la cattura di immagini video, realizza poi finti filmini pornografici con cui ricattare le vittime di turno. Qui
Yawp, diario di una passeggiata di notte
Che passeggiata di notte, con la tua assenza al mio fianco! Mi sta accanto il sentire che non vieni con me. Gli specchi, l’acqua mi credono solo; lo credono gli occhi. Sirene dei cieli ancora grondanti di stelle, tenere ragazze languide che scendono da automobili, mi chiamano. Non le sento. Ho ancora nelle orecchie la tua voce che diceva: “Non te ne andare”. E quelle ultime parole tue parlano ancora con me senza sosta, mi rispondono a ciò che ha chiesto la mia vita il primo giorno. Ombre, fantasmi, sogni, amori d’altro tempo, mossi a pietà da me, mi vogliono
Cara piccola città
Cara piccola città, avevo pensato di dedicarti delle pagine bianche ma poi, guardando bene in soffitta, ho trovato delle parole da dirti ora. Cara piccola città, per un po’ di tempo non ci rivedremo io e te, per un po’ di tempo non poserò il mio culo sulle tue panchine, né respirerò la tua aria fredda. Non starò via molto, non sentirai la mia mancanza come io non sentirò la tua. In fondo, cara mia piccola città, “mia” non sei mai stata al 100%. Sai, ho sempre cercato altrove le mie cose, forse ho sbagliato in questo, ma credo che