Onna, nove anni dopo: giornalisti a confronto
6 Aprile 2018 Condividi

Onna, nove anni dopo: giornalisti a confronto

«Le macerie che fanno da sfondo alla nona primavera post-sisma hanno seppellito il nostro passato e parte del nostro futuro».

Tocca a Margherita Nardecchia Marzolo, presidente della Onna Onlus, affiancare il giornalista del Centro Giustino Parisse nel fare gli onori di casa. Nel giorno dell’anniversario, il borgo si apre al ricordo, attraverso la testimonianza del giornalista Paolo Boldrini (direttore della Gazzetta di Mantova, il quotidiano più antico) che ha inserito alcuni reportage sul terremoto in Abruzzo all’interno del suo libro “Mille lire a colonna”.

«Non sapremo mai come sarebbe stato questo paese se quelle vite spezzate avessero invece proseguito il loro cammino», continua la presidente della Onna Onlus. «Ora, a connotare il presente, c’è una nuova generazione di giovanissimi, nati nei Moduli abitativi provvisori. Piccoli che non hanno mai conosciuto l’odore di una vera e propria casa. La nostra sfida è quella di restituire a loro un luogo da cui ripartire».

Il volume di Boldrini è un buon pretesto per ritrovarsi, intorno a un tempo verticale che fa vivere in tanti come se il 6 aprile 2009 fosse ieri. Frammenti, storie, attimi strappati al cemento. Il volume raccoglie ventiquattro articoli scritti dal giornalista, dove le esperienze personali sono spesso spunto per attingere ai ricordi. Le testimonianze del direttore della Gazzetta di Mantova sono vivide, precise, al dettaglio, così come il ricordo di Luigi Vicinanza, nel 2009 direttore del Centro e oggi alla guida del Tirreno, che ha redatto la prefazione.  «Qui a Onna una suora ci disse che noi giornalisti eravamo la Bibbia dei terremotati, la nostra sfida quotidiana fu proprio quella di dare una risposta a migliaia di persone segnate da questa tragedia», ricorda Vicinanza. Al suo fianco Piero Anchino, direttore responsabile del Centro.

«La storia del nostro giornale è legata a questo evento sismico e poter raccontare gli eventi con gli occhi di professionisti del calibro di Giustino Parisse rappresenta un valore importante per tutti noi. La sua scelta di andare avanti insieme a noi ci ha dato la forza di affrontare tante battaglie nella sfida di raccontare le vicende controverse di questa terra». Al termine della presentazione c’è stata la presentazione di un documentario, accompagnato anche dalla mostra fotografica “Attimi” del Fotoclub 99, rappresentato da Antonello Golia.  «Quest’incontro dev’essere da esempio come momento di confronto con i giornalisti di quante più testate possibili», sottolinea il presidente del Centro spaAlberto Leonardis.

«È importante che i riflettori della stampa nazionale restino alti specialmente in un momento in cui dobbiamo affrontare l’ennesima battaglia legata alla richiesta di restituzione delle agevolazioni fiscali», gli fa eco l’onorevole Stefania Pezzopane del Pd. Analogamente, il deputato della Lega Luigi D’Eramo ribadisce l’importanza di «ritrovarsi una comunità unita e dare una risposta univoca alle istituzioni nazionali e all’Europa».
Del resto, come ricorda Boldrini, «il terremoto ci mette tutti sullo stesso piano. Di fronte a una grande tragedia non esistono più differenze sociali o idee politiche».

Tra i presenti il prefetto Giuseppe Linardidon Claudio Tracanna, responsabile delle comunicazioni sociali della diocesi aquilana e della Conferenza episcopale Abruzzo-Molise, il consigliere comunale Daniele Ferella e il presidente dell’assise civica, Roberto Tinari, oltre alla poetessa Anna Maria Giancarli e alla pittrice Lia Garofalo.