L'incendio sul Morrone continua, e la gente che vive in zona è sempre più in difficoltà. Queste le parole di una giovane della zona

Interi territori devastati. Paesini e borghi che ambivano a diventare mete turistiche, finite nelle cronache per incendi ed evacuazioni. Non è edificante pensare che un popolo debba lottare per difendersi da biechi interessi che portano alla distruzione della natura delle nostre stesse case, minacciate e, in molti casi, danneggiate dalle fiamme appiccati da criminali. Perchè questo sono i piromani. Folli? Ma assolutamente no, perchè la sindrome della piromania è davvero molto rara.

Da una parte le autorità, proprio davanti alla statua di Celestino, dall’altra i comuni mortali – il cosiddetto “popolo di Dio” – con i capricci di questo caldo di fine agosto a restituire un po’ di “giustizia divina”, lasciando proprio a politici e rappresentanti istituzionali – insomma a chi si trova, giocoforza, a indossare il vestito delle grandi occasioni – le postazioni più assolate. In qualche modo, la platea di Collemaggio è lo sfondo adatto per le parole del sindaco, Pierluigi Biondi, al termine della celebrazione liturgica che precede la chiusura della Porta Santa. «Basta divisioni», ammonisce il primo cittadino, proprio

Nelle ultime edizioni avevano conquistato applausi a non finire e le loro divise, inconfondibili, avevano solcato strade e cantieri della città ferita. Da quei drammatici giorni dell’emergenza sisma del 6 Aprile 2009 e, ancora prima, dal fronte emergenza incendi del 2007, i vigili del fuoco sono sempre stati salutati come eroi della comunità aquilana. La loro assenza si è fatta però sentire ieri: infatti, solo due persone hanno rappresentato il corpo al Corteo della Bolla della 723ª Perdonanza Celestiniana. Tutti gli altri erano impegnati nell’emergenza incendi. Presenti, invece, tanti rappresentanti istituzionali di molti Comuni della Valle Peligna, i cui territori

Sui poster un autobus blu e una scritta bianca: keep on riding. Se c’è una cosa che mi lascia pensare è la velocità con cui appaiono e scompaiono i messaggi pubblicitari intorno a me. Come nel libro di Frederik Pohl, quei pannelli pubblicitari sembrano “la porta di un tunnel sotto il mondo”, l’ingranaggio della realtà in cui viviamo, o almeno la realtà percepita che, secondo qualcuno, non è più di un’illusione. Philip Dick è stato tra gli scrittori più efficaci nel formulare una teoria di questo tipo, qualcosa che assomiglia un po’ al film Matrix: ciò che sentiamo materiale –

Accidia, ignavia, superbia, peccati di omissione e persino di gola. Nel giorno di apertura della Porta Santa, il messaggio di papa Celestino V spinge in tanti a interrogarsi sul significato dell’indulgenza e sulla necessità di purificarsi da impurità piccole o grandi. Un momento di riflessione che ha spinto volti più o meno noti, tra quelli che hanno partecipato al corteo della 723esima edizione, a mettersi in gioco. «L’impegno mio personale e di tutti quelli che hanno lavorato all’Aquila nel post-sisma è stato grande, ma sicuramente ci saranno state delle omissioni da parte mia: spero che la Perdonanza mi lavi da

Com’era la vita delle donne aquilane nei secoli scorsi? I ragazzi della Consulta giovanile provano a raccontarlo in “Donne e dame – ovvero (S)passeggiando nel tempo”, uno spettacolo organizzato a palazzo Bonanni, in collaborazione con Spazio Rimediato. In scena Claudia Di Carlo (soprano), Luca Di Berardino (tiorba), gli attori Giancalro Curio, Alessia Fernicola e Francesca Piccinini, per la regia e drammatizzazione a cura di Giuseppe Tomei. L’appuntamento è martedì 29 alle 21 a palazzo Bonanni. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Spazio Rimediato e l’associazione “Ricordo”. La Consulta, organo di rappresentanza di tutte le associazioni giovanili presenti nel comune

Il figlio, Maurizio, allora capitano dell’Aquila Rugby Club, dentro la Scuola sottufficiali della Guardia di finanza a Coppito a regalare la maglia della squadra neroverde a Silvio Berlusconi, per ringraziarlo della donazione di 200 mila euro al sodalizio. E il padre, Mauro, presidente del club aquilano, fuori a contestare il premier e leader di Forza Italia. Per rincarare la dose, non fece mancare un siluro neppure a Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile: «E Bertolaso come capitano onorario della squadra non ce lo voglio…». Era l’11 novembre del 2010. Questo era Mauro Zaffiri, che ha lasciato questo mondo ieri

«C’è bisogno di perdono e di riconciliazione, in una città animosa e divisa. Bisogna guardare all’interesse collettivo, di tutta la comunità, dimostrando maturità, obiettività e onestà intellettuale». Così il sindaco Pierluigi Biondi ha aperto la Perdonanza numero 723. «E bisogna amare questa città, senza pregiudizi. Le battaglie le dobbiamo fare all’esterno delle mura, non dentro». IL FUOCO. Biondi ha acceso il Fuoco del Morrone, che per il 38° anno ha dato il via alla Perdonanza di Papa Celestino V, sul sagrato di San Bernardino (foto di Raniero Pizzi). Oltre 2mila persone hanno messo alla prova il Piano di sicurezza del