Una mobilitazione e una raccolta firme volta a intitolare una via o una piazza cittadina a Francesca Chiodi, storica cantante e attrice morta nel 1911, è stata avviata all’Aquila nel weekend. Diva dei cafè-chantant e del teatro di varietà, nonché simbolo di emancipazione femminile, uccisa quando aveva solo 27 anni, al culmine della sua carriera. Amore, passioni, tradimenti hanno accompagnato una vita da personaggio letterario, tanto che lo stesso Gabriele d’Annunzio si innamorò di lei. Prima l’adolescenza difficile, poi il riscatto sul palcoscenico grazie a una voce fuori dal comune. Il nome d’arte era quello di Paolina Giorgi. Infine, la

Due tende Quecha di quelle che trovi a Decathlon in offerta a fine settimana alterni, un materassino da gonfiare e sgonfiare ogni volta, un sacco a pelo. “Questo è stato il nostro hotel per 14 giorni”, scherzano i due fratelli Tito e Silvio Totani, rientrati da qualche giorno in Italia dopo una Dakar che ha testato nervi, concentrazione e resistenza alla stanchezza fisica e mentale. Le immagini di questa edizione hanno fatto il giro del mondo, specie quelle del fortunato salvataggio del camion olandese in notturna. Ma la prova in Arabia Saudita ha registrato una serie di vicissitudini che hanno

Chiusa da questa mattina l’edicola di piazza Battaglioni Alpini, di fronte alla Fontana Luminosa, unica rimasta nel centro storico dell’Aquila. Il proprietario, Paolo Lucari, ha deciso per ragioni familiari di accettare un’offerta di lavoro a Roma e ha messo in vendita la struttura. “Non l’ho fatto senza rammarico – spiega – era un punto importante per il centro storico. Essendo autorizzato alla vendita anche di giocattoli o prodotti alimentari confezionati, avevo pensato di diversificare l’offerta affiancando a quotidiani e riviste dei prodotti di altra natura. Le cose stavano andando anche bene”. Non è facile, tuttavia, gestire un’edicola, specie se si

Un giovane chef italiano, in servizio al Bulgari Hotel di Pechino, appartenente allo staff del pluristellato Niko Romito, è in gravi condizioni dopo un incidente stradale in scooter. Vittima dello schianto è Daniele Ferrari, 35 anni di Varese, che si trova in Cina da sei anni dopo una serie di contratti prestigiosi dall’Albereta, al Dorchester di Ducasse, fino al Mandarin Oriental di Londra. L’incidente risale al 13 gennaio scorso ma le circostanze sono state rese pubbliche solo nelle ultime ore, attraverso un articolo divulgato dal canale ufficiale WeChat – piattaforma cinese di interscambio messaggi e contenuti multimediali – della testata locale

Turni straordinari di prove, riunioni tecniche, modifiche last minute che tengono chiusi gli autori in albergo a cercare di trovare la quadra sulle partiture. A Sanremo, i giorni che anticipano la settimana del Festival stravolgono un po’ la vita della cittadina, trasformandola in una metropoli in fibrillazione. Ne sa qualcosa Leonardo De Amicis, confermato anche quest’anno, per la quinta volta consecutiva, come direttore musicale nella squadra dei fedelissimi di Amadeus. Nato a Corvaro, in provincia di Rieti, ma aquilano di formazione artistica, per la Rai ha curato gli arrangiamenti e diretto l’orchestra per Stasera pago io con Fiorello (2001 e

“Èsempre bello portare la mia musica in ateneo, perché le università sono i luoghi dove si scopre, si va lontano, si sogna”. A un certo punto del concerto, Paolo Fresu posa il flicorno per qualche istante, si siede vicino alla abat-jour di scena per condividere, col pubblico dell’aula magna ‘Benedetto Croce’, nel campus dell’Università di Teramo, le emozioni del momento. Le parole, in realtà, servono e non servono: c’è qualcosa di evocativo e quasi di “mistico” negli arrangiamenti declinati in trio, insieme a Dino Rubino (pianoforte) e Marco Bardoscia (contrabbasso), specie quando suonano la musica di Chet Baker. I tre

“Il tentativo di far dialogare una lingua musicale e pressoché perfetta come quella di Flaiano con un altro linguaggio musicale, quello del contrabbasso”. Dal suo albergo nel centro storico, l’attore, regista e sceneggiatore Fabrizio Bentivoglio parla così della sua ennesima collaborazione con il musicista Ferruccio Spinetti, qui in occasione dello spettacolo Lettura clandestina – La solitudine del satiro, omaggio a Ennio Flaiano concepito per il cinquantenario della scomparsa dello scrittore e aforista di origini abruzzesi, avvenuta nel 1972. Un testo ricavato dall’antologia postuma che ha proprio come titolo La solitudine del satiro. Proprio questo il nome che lo stesso Flaiano

Tra le pagine del libro di spagnolo è spuntata una scheda dedicata a Jorge Drexler, cantautore uruguaiano che, anni fa, ha scritto dedicato milonga al conflitto israelo-palestinese mettendo davanti la sua storia personale e i suoi pensieri. Ne è venuta fuori una canzone contro la guerra. Non sono un fan delle traduzioni, ma questa volta ho fatto un’eccezione. Ecco quello che ne è venuto fuori. Per ogni muro, un lamento a Gerusalemme dorata. E mille vite sprecate da ogni comandamento. Sono polvere del tuo vento e anche se sanguino dalla tua ferita, anche se ogni pietra che amo serba il

Se l’arte non è da considerarsi protagonismo, ma voglia di comunicare, c’è qualcosa di evocativo e quasi di “mistico” negli arrangiamenti declinati da Paolo Fresu, Dino Rubino e Marco Bardoscia. Il trio ha cominciato a suonare nell’ambito di un progetto teatrale avviato dal Teatro Stabile di Bolzano, con regia di Leo Muscati. Il progetto, dal titolo Tempo di Chet – La versione di Chet Baker ha poi conosciuto un’evoluzione parallela separando la parte musicale dal recitato. Dopo aver portato avanti concerti in Italia e in Europa, i tre raggiungeranno venerdì l’università di Teramo per il primo dei due appuntamenti della