All’Olimpiade di Tokyo 2020 arriva anche una medaglia per la 29enne Jessica Springsteen, figlia di Bruce Springsteen e di Patti Scialfa. Assieme ai compagni del Team Usa di equitazione, Laura Kraut, Kent Farrington e McLain Ward, Jessica ha conquistato la medaglia d’argento nell’equitazione (salto a ostacoli a squadre). L’oro è andato alla Svezia. “Gratitudine infinita per il mio team, i miei amici e la mia famiglia per avermi aiutato a realizzare tutto questo”, è stato il messaggio che ha accompagnato la giovane atleta all’inizio della spedizione olimpica. La Springsteen viene spesso in Italia, dove ha trascorso anche il lockdown, dato che ha un compagno leccese, il 34enne Lorenzo De Luca, anche lui
Flag Day si gioca sul rapporto padre-figlia
C’è attesa anche tra i fan dei Pearl Jam per la nuova importante collaborazione tra Eddie Vedder e Sean Penn. Per la seconda volta in carriera (indimenticabili le canzoni di Into the Wild) il frontman della band di Seattle firma da solista la colonna sonora di Flag Day. L’album con la colonna sonora del film sarà disponibile dal 20 agosto, lo stesso giorno di uscita del film nelle sale. Tra le canzoni anche dei brani che vedono la collaborazione di Glen Hansard, cantautore irlandese spesso in tour insieme a Vedder. Novità è anche il debutto di Olivia Vedder, la figlia dello stesso cantante dei Pearl Jam, in un brano ripreso
#ITSCOMINGROME
Forte questo tweet dello scrittore londinese Aniefiok ‘Neef’ Ekpoudom: “Italy took Its Coming Home personally and haven’t let up since. We were joking. It’s enough, please”. Oh niente di personale eh…
Manuela Arcuri: così è cambiata la mia vita
«Miss Scuola a Latina mi ha cambiato la vita. Mi ha aperto le porte di quella che sarebbe stata la mia carriera, la mia vita. Per questo credo molto nei concorsi di bellezza e sono felice di essere qui». Manuela Arcuri è arrivata in città e stasera, alle 21, sarà sul palco dello Stadio del Mare di Pescara, come madrina e presidente di giuria di Mister Italia, il concorso promosso annualmente sotto l’egida di patron Claudio Marastoni. Negli anni trampolino di lancio per nomi del mondo dello spettacolo italiano tra cui Luca Onestini, Raffaello Balzo, Luciano Punzo, Paolo Crivellin. Accanto
La parola a Beppe Convertini
Nella giuria della finalissima di Mister Italia, in programma domani (ore 21.30) allo Stadio del Mare c’è anche Beppe Convertini, attore, conduttore televisivo e radiofonico. Proprio a questo concorso deve molto. «Vinsi io una fascia in una vecchia edizione, sempre targata Claudio Marastoni. Credo si trattasse quella del 1920», scherza. In realtà, nel 1993 salì sul gradino più alto del podio del “Più bello d’Italia”, un contest che si rivelò un vero e proprio trampolino di lancio. A 50 anni compiuti quest’anno, Convertini ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. In molti lo ricorderanno per le scene in Vivere e Le tre
“Sono stato felice di tornare sul palco dopo mesi difficili in cui la musica è stata comunque una compagna fondamentale”. Mancano ormai solo due date alla conclusione del piccolo tour estivo che vede impegnata la sua “Stef Burns League”, band del musicista americano celebre dalle nostre parti per affiancare Vasco Rossi, sin dal 1995. Entrambi gli appuntamenti sono in Abruzzo. Stef Burns, chitarrista e cantautore californiano, è atteso stasera (ore 21) a piazza Risorgimento di Avezzano (L’Aquila), in un concerto gratuito organizzato da Luca De Santis e dall’associazione Apery 90, in collaborazione con l’amministrazione comunale. L’area concerto, riservata a circa 400 persone, sarà transennata e si accederà solo
Terence Hill, il ritorno al passato
Cappellino con visiera, camicia da film anni Ottanta, jeans stretti sugli stivali e occhi che brillano. Terence Hill scende lentamente dalla Station wagon Volkswagen con cui ha attraversato la piana di Campo Imperatore, al fianco della moglie Lori Zwicklbauer. Cinquant’anni fa, da queste parti, furono girate alcune scene simbolo di “Continuavano a chiamarlo Trinità”, sequel del film cult di Enzo Barboni, in arte E.B Clucher. L’auto raggiunge il ristoro Mucciante e si fa strada fra turisti e appassionati. C’è chi è arrivato a piedi, da poco distante. Chi ha fatto centinaia di chilometri, come una famiglia di Ravenna, oppure come
Terence Hill sui luoghi di Trinità
Una pentola vuota, appoggiata su pietre disposte in cerchio. Proprio come 50 anni fa. Mancano i fagioli da mangiare tutti per davvero, magari senza pancetta e con molto peperoncino e, soprattutto, dopo 36 ore di digiuno. Ma il sorriso è sempre lo stesso e gli occhi brillano ancora. Siamo in Abruzzo, a Campo Imperatore, precisamente nella zona ribattezzata “Canyon dello Scoppaturo”, la zona dove sono state girate le battute iniziali del film “Continuavano a chiamarlo Trinità”, film cult di Enzo Barboni, in arte E.B Clucher. Sulla strada per Fonte Vetica, luogo scelto per la proiezione rievocativa del popolare sequel, la piccola carovana di
“C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. – No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze”. Un incipit del genere apre a qualsiasi strada. E le strade di questa frazione del comune di Pescia in provincia di Pistoia ti viene da percorrerle scandendo in mente i temi di Fiorenzo Carpi per le Avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, forse la trasposizione più