La Marcia della Pace dalla zona rossa a piazza d’Armi, la manifestazione a Collemaggio, il concerto-spettacolo in una tensostruttura davanti alla basilica di San Massimo: gli aquilani hanno salutato il 2009 – segnato indelebilmente dal terremoto dello scorso 6 aprile – ritrovandosi nelle piazze simbolo. “2010, riprendiamoci la citta”, recita lo striscione che ha accompagnato la festa di Collemaggio, il capodanno degli aquilani, come è stato ribattezzato in questi ultimi giorni, l’iniziativa più attesa. Sotto la tensostruttura della Protezione civile, si sono alternati in migliaia, per ascoltare musica, brindare al nuovo anno e ballare fino a scrollarsi di dosso questi

di Michael Kimmelman Testo originale: “New York Times” del 23 dicembre 2009 Leggi l’articolo in lingua originale L’AQUILA – Le città richiedono secoli per crescere, ma possono morire in un batter d’occhio Dopo che in aprile un terremoto ha ucciso centinaia di persone e ne ha lasciate decine di migliaia senza tetto, nel territorio di questa città medioevale e barocca, a circa 70 miglia a nord-est di Roma, gli sforzi profusi per i soccorsi di emergenza sono stati straordinari. Volontari da ogni parte d’Italia sono accorsi per offrire aiuto. Sono state rapidamente allestite tendopoli fuori dalla zona pericolosa. Sono stati organizzati

Privo di biglietto perché impossibilitato a farlo mostra i soldi al controllore. Ma viene costretto a scendere dalla polizia ferroviaria di Shulim Vogelmann Leggi anche: la replica delle Fs: mai fatto scendere Caro direttore (Fonte Repubblica.it), è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di ritorno alle proprie università, lavoratori un po’ tristi di dover abbandonare le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo senza braccia. Sì, senza braccia, con due moncherini fatti di tre dita che spuntano dalle spalle. È salito sul treno

Ascolti record  nelle edizioni dei Tg1 nei primi giorni del terremoto. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=2ElqRLM7hls] In un periodo in cui fa più notizia la percentuale di share che il numero degli sfollati.

Fonte: Repubblica.it TEHERAN – L’intelligence iraniana ha arrestato la sorella del premio Nobel per la pace, Shirin Ebadi. Lo ha annunciato su un sito web dell’opposizione la stessa avvocatessa pacifista premiata nel 2003. Secondo questa fonte, la donna è stata convocata ieri sera dalla magistratura e “non ha ancora fatto ritorno a casa”. Intanto continuano a salire i toni. Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, ha replicato alle accuse di Londra: se la Gran Bretagna non cesserà di parlare contro la repressione delle proteste in Iran, “riceverà un pugno in bocca”, ha detto il ministro.

IIl sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha comunicato in diretta telefonica al Consiglio Regionale dell’Abruzzo in corso di svolgimento all’Aquila la proroga della sospensione delle tasse per sei mesi e per tutti i terremotati. Letta ha reso noto di essere in riunione con il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e di essere in procinto di partire per Arcore per far firmare al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’ordinanza che “da domani sarà esecutiva e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale”.

Natale ad Onna

Ogni anno a Natale, Giustino Parisse, caporedattore del quotidiano “il Centro”, organizzava nel paese di Onna un incontro aperto ad amici per discutere di un argomento di interesse culturale.  Quest’anno, quello stesso appuntamento si è trasformato in un’occasione per vivere il Natale con una luce diversa e per riflettere su tutto quello che è successo in questi mesi del post sisma. Un confronto, moderato dallo stesso Parisse, insieme al caporedattore del giornale, Roberto Marino e al vice-caporedattore, Lorenzo Colantonio. Sono intervenuti, il presidente della pro-loco di Onna, Vincenzo Angelone, il presidente della Onlus del Paese, Franco Papola, il parroco, don

di Fabio Iuliano L’AQUILA. Arriva in punta di piedi il Natale nella città ferita dal terremoto del 6 aprile, che tra mille difficoltà riscopre in questi giorni la voglia di stare insieme e festeggiare. Una festa che si propone come messaggio di rinascita, per ritrovare quel centro storico perduto tra le macerie del sisma e i tanti problemi ancora da risolvere. E’ questo lo spirito che spingerà centinaia di persone, questa notte, a partecipare alla messa di mezzanotte, celebrata dai due vescovi, Giuseppe Molinari e Giovanni D’Ercole. Ancora una volta, come nella tradizionale festa di agosto della Perdonanza, il centro

“Siamo un gruppo di cittadini aquilani che dopo la casa stanno perdendo anche il reddito a causa della mancanza di lavoro. Siamo entrati o stiamo entrando negli alloggi temporanei del progetto C.A.S.E. ma accadrà che non potremo viverci a lungo perché non sapremo come mantenere le nostre famiglie. La politica e le Istituzioni non considerano questa come un’emergenza, dobbiamo far capire loro che lo è, che non è più solo il disagio di alcune categorie. Proponiamo l’iniziativa simbolica dell’addobbo di uno dei bellissimi abeti della Villa Comunale dell’Aquila con ciò che non potremo portare nel nuovo anno. E’ una proposta